PACE / E LA “SINISTRA” VA IN MACERIE

La sinistra si spacca per l’ennesima volta.

O meglio i cocci della fu sinistra vanno ancora una volta in frantumi proprio sul fronte della Pace. O della Guerra che non finisce mai.

Il 15 marzo è l’occasione per celebrarne il funerale.

Da brividi.

Ecco i fatti.

Tutto nasce dalla (sic) provocazione di uno dei padri della satira di casa nostra: che oggi fa ridere i polli o meglio piangere chi ha ancora un po’ di sale in zucca e un ventricolo che ancora batte a sinistra. Stiamo parlando di Serra Michele, uno dei fondatori del mitico ‘Male’ che ridicolizzò per anni i padroni del vapore e i centi-maitre a penser della para sinistra pariolina.

Ora è lui il pariolino a dettare i tempi, in combutta con ‘la Repubblica’, ormai diventato il foglio   (peggio de ‘il Foglio’) dove avvolgere i broccoli di stagione, senza alcuna offesa per uno dei più prelibati prodotti della nostra agricoltura.

Ha infatti proclamato, e propalato con l’effetto Serra che ne è seguito in modo nefasto, l’adunanza a Piazza del Popolo per il 15 marzo, in perfetto stile ducesco (tanto valeva indirla a piazza Venezia), ‘Una Piazza per l’Europa’.

Elly Schlein. Sopra, Michele Serra

Vi ha subito aderito, in modo entusiastico, il pezzo forte della (ri-sic) sinistra, ossia il PD targato Elly Schlein: compiendo una piroetta davvero acrobatica, da autentico Guinness dei primati.

Da un lato, infatti, aderisce all’adunanza di Piazza del Popolo pro UE, di tutta evidenza griffata Ursula von der Leyen. E dall’altro si spacca letteralmente a metà (11 astenuti contro 10 sì) proprio sul quel pacchetto ‘REARM EU’ voluto e imposto dalla presidente nazi della strategica Commissione europea. Sindrome ‘bipolare’ (non in senso politico, ma psichiatrico) o cosa?

Ecco le frasi, non poco sconnesse (lessicalmente e politicamente) pronunciate dal segretario PD: “L’Europa deve essere federale”. Boh. Deve “avere una voce univoca ed esercitare quel ruolo politico e diplomatico fin qui mancato nella promozione della pace. Per questo – aggiunge – ad una manifestazione per la UE come quella di piazza del Popolo noi ci saremo”.

Bandiera blu in pugno sfileranno anche i cespugli di AVS: “è giusto reagire contro il tecno-capitalismo”, gonfia il petto Nicola Fratoianni; cui fa eco il verde Angelo Bonelli, tutto a favore di “un’Europa costruttrice di Pace”.

Giuseppe Conte

Così come quelli centristi: capeggiati dell’inossidabile Carlo Calenda leader di ‘Azione’ (“Aderiamo con convinzione all’appello di Serra per una piazza che colga il significato profondo dell’essere europeisti”); dal numero uno di + EuropaRiccardo Magi; e di ‘Italia Viva’ Matteo Renzi. En passant, bastano queste ultime adesioni per rendere il ‘significato’ della sceneggiata pro Pace, ma in realtà pro REARM EU made in von der Leyen. Non ci vuole Einstein per capirlo!

Pur tra non pochi tentennamenti, marce avanti e marce indietro, a quanto pare non prenderanno parte alla sceneggiata i 5 Stelle. Dovrebbero valere, a meno di colpi di scena dell’ultimo momento, le parole pronunciate da Giuseppe Conte: “Noi siamo europeisti veri: e in questo momento Europa vuol dire, ufficialmente, essere a fianco del piano di Ursula von der Leyen per un riarmo da 800 miliardi di euro. Questo è il tema”.

Come al solito in mezzo al guado la Cgil targata Maurizio Landini, ormai totalmente incapace di tutelare gli interessi dei lavoratori e meno che meno dei cittadini. Ecco le criptiche parole del suo numero uno: “Parteciperemo alla manifestazione sulla base delle nostre idee”. E di quali, sennò? Poche ma ottime per chiamare, comunque, il 113.

Roberto Gualtieri

La manifestazione romana, naturalmente, è super sponsorizzata dal sindaco capitolino, il PD ed ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Il quale ha avuto la faccia di bronzo da mettere in rete sul sito del Campidoglio una nota di tale tenore: “Roma aderisce e invita a partecipare tutti i cittadini alla manifestazione. Piazza del Popolo accoglierà il desiderio di ribadire con forza il bisogno di unità, al di là da ogni fede politica, in un momento di grande difficoltà e cambiamenti nel mondo”.

Il nuovo Gandhi de Roma aggiunge: parlando di sé, ormai, in terza persona: “Il sindaco Gualtieri, con tanti altri sindaci di ogni schieramento, invita a partecipare tutti coloro che si sentono europei e vogliono ritrovarsi sotto ad un solo colore che li rappresenta, il blu della bandiera dell’UE. Solo un’Europa più unita, più solida, forte dei suoi principi fondativi, convinta che il suo processo federativo debba accelerarsi, può essere capace di fare fronte al presente e preparare un futuro migliore”.

Non contento, il Vate capitolino conclude: “Il 15 marzo la manifestazione di Roma sarà l’occasione per ribadirlo con convinzione. Senza simboli di partito, solo da cittadini europei”.

Ma armati fino ai denti, secondo il Verbo ‘progressista’.

Capito?

Non resta che piangere. Per una sinistra che fu: ridotta, come possiamo vedere ogni giorno di più, in macerie. E certo tale fa far girare come una trottola l’ultimo dei comunisti autentici, Enrico Berlinguer: uno che di Pace (vera), di Democrazia (vera) e soprattutto di Giustizia (sociale e quindi sostanziale) se ne intendeva. Dopo di lui il diluvio.

Per organizzare un po’ di resistenza, e fare qualcosa, val la pena di partecipare alla contro-manifestazione che si tiene, sempre a Roma, in piazza Barberini, promossa da non poche associazioni studentesche e formazioni politiche, tra cui ‘Potere al Popolo’.

E per leggere qualcosa di ‘istruttivo’, vi proponiamo un pezzo messo in rete da sito ‘volerelaluna’ firmato da Tomaso Montanari,  Per cosa manifesterà la piazza del 15 marzo?  


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