Il letale diktat governativo d’inizio 2020, il famigerato ‘Tachipirina e vigile attesa’ per fronteggiare il Covid sta per arrivare davanti alla ‘Commissione parlamentare d’inchiesta’ affinché accerti tutte le responsabilità politiche e scientifiche di quella scellerata gestione della pandemia.
Tanto per proseguire sempre sull’onda del panico e del terrore pandemico periodicamente e regolarmente sbandierato da ricercatori, medici & politici al servizio di Big Pharma, è sempre più di moda l’allarme aviaria. Tra le virostar, sempre in pole position Matteo Bassetti e Ilaria Capua: ma ora è la volta della ‘prestigiosa’ (sic) rivista ‘Science’ che ospita una lettera-appello firmata da un manipolo di scienziati che lanciano il loro SOS.
Intanto, fra 3 giorni, per la precisione l’11 marzo, va in ‘rete’ la giornata delle vittime dei vaccini killer, soprattutto quelli a mRNA: con una 24 ore di testimonianze, racconti, denunce di chi ha subito pesanti danni da quei prodotti che hanno fatto molte più vittime rispetto al numero delle persone ‘guarite’ dal virus, come ha sottolineato tre settimane fa il neo ministro della Sanità negli Stati Uniti, Robert Kennedy junior, una vita dedicata alla salute dei più indifesi, i bambini, soprattutto sul fronte dei ‘vaccini’.
Procediamo con ordine.
IL KILLER “TACHIPIRINA E VIGILE ATTESA”
Partiamo dal folle diktat – in perfetto stile nazista – impartito dal ministro della Salute, Roberto Speranza, all’inizio della pandemia di Covid, quel ‘Tachipirina e vigile attesa’ che è stato una fortissima concausa per la morte di tante decine di migliaia d’italiani – il totale, ricorderete, è stato di 120 mila – ai quali, fino a dicembre 2020, è stato impedito l’accesso a farmaci e cure che pure esistevano: erano in tutte le farmacie, come idrossiclorochina e invermectina, per fare solo due esempi. Incredibilmente legalizzate solo a dicembre 2020, grazie ad un’ordinanza (comunque tardiva) del Consiglio di Stato, come la ‘Voce’ ha tante volte denunciato.
Adesso arriva, sul tavolo della ‘Commissione Covid’, una delle prime denunce, sottoscritta da alcuni medici ‘indipendenti’ (dal potere corruttivo di Big Pharma), familiari di vittime e associazioni.
Ecco un paio di passaggi del j’accuse sia contro il Ministero della Salute che contro ‘AIFA’, ossia l’Agenzia Italiana del Farmaco, in cui vengono puntati i riflettori su “la morte di innumerevoli malati di Covid tra il 2020 e il 2021, attraverso l’emissione e la mancata modifica di Linee Guida errate, tra cui il protocollo ‘Tachipirina e vigile attesa’”.
Nella denuncia si sosteneva, a perfetta ragione, che il Ministero ha “omesso di comunicare alla popolazione italiana e ai medici di base dati e informazioni scientificamente validi che indicavano la necessità di cure tempestive del Covid sin dai primi sintomi per le fasce di popolazione a rischio di morire per l’infezione, con la consapevolezza che tali omissioni potessero provocare effetti pregiudizievoli per la salvaguardia della vita e della salute pubblica”.
Fara luce su quelle gigantesche responsabilità, la Commissione, dopo i più che colpevoli flop da parte (fino ad oggi) della magistratura?
L’ORMAI “RITUALE” ALLARME PANDEMICO
Passiamo all’ennesimo allarme suonato dalle ‘autorità’ scientifiche negli ultimi mesi, sempre a botte di pandemia, come fa ‘regolarmente’, almeno ad ogni cambio di stagione, l’‘Organizzazione Mondiale della Sanità, ormai pilotata ed eterodiretta dal miliardario-filantropo Bill Gates, il suo primo finanziatore-donatore a livello internazionale.
Nonché dai virologi de noantri.
Stavolta il profeta di sciagure è la ‘star’ (sic) della Georgetown University Jesse Goodman, il quale ha firmato un appello, insieme ad un gruppetto di ‘colleghi’, subito pubblicato dalla rivista scientifica ‘Science’, sempre pronta ad ospitare pareri di ‘Vate’ pro Big Pharma.
Ecco, anche in questo caso, alcuni passaggi clou del messaggio al mondo: e finalizzato ad ‘esortare’ governi, istituzioni, industrie e autorità scientifiche a “prepararsi subito per una prossima pandemia”. E gettare nel panico ancora una volta al punto giusto i cittadini di mezzo mondo: in modo che più terroristico e ‘scientifico’ non si può.
“Prepararci adesso può salvare molte vite e può ridurre gli impatti sociali ed economici se H5N1 (il virus dell’aviaria, ndr) o un altro virus portasse ad una pandemia”, è l’incipit della lettera. Subito ‘contraddittorio’: si tratta di aviaria o di ‘un altro virus’? Boh.
Secondo i firmatati, “il virus H5N1 si è ormai adattato a mammiferi come i bovini, causando anche casi nell’uomo. Finora la transizione si è verificata solo da animale a uomo” e non da uomo a uomo.
Ma “il virus potrebbe provocare conseguenze gravi soprattutto a causa della sua elevata capacità di diffusione”.
Il primo e principale sforzo, quindi, va fatto subito per “mettere a punto un vaccino efficace che si possa produrre in grandi quantità e in tempi rapidi”.
“Occorrono le nuove tecnologie per vaccini a mRNA e quelli che utilizzano nuovi antigeni”.
Un altro grosso sforzo deve essere finalizzato ad “implementare una strategia di comunicazione con i cittadini basata su dati scientifici, il cui obiettivo deve essere quello di rispondere nel modo migliore alle preoccupazioni sui vaccini e ricostruire la fiducia nella sanità pubblica”.
Infine, secondo Goodman & C., “i piani di risposta alla pandemia dovrebbero essere testati in modo trasparente e condivisi tra i Paesi in una collaborazione globale che trascenda le divisioni politiche”.
Esattamente il contrario di quanto è successo con la pandemia e con i vaccini a mRNA killer, approvati in modo totalmente anomalo e criminale dalla ‘Food and Drug Administration’ Usa ad agosto 2020.
E soprattutto con quelli griffati ‘Pfizer’, acquistati subito per addirittura 71 miliardi dal presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen. Via sms, addirittura spariti, volatilizzati: da qui il ‘Pfizergate’ in scena al tribunale di Liegi per maxi corruzione in combutta con il Ceo della star di Big Pharma, Albert Bourla.
LA SENTENZA DI DUSSELDORF
Una maxi lite giudiziaria tira l’altra, ed eccoci davanti al tribunale di Dusseldorf. Che qualche giorno fa, il 5 marzo scorso, ha pronunciato una ‘storica’ sentenza in tema di ‘vaccini’ Covid. Dando ragione a ‘Moderna’ contro il tandem Pfizer-BionTech proprio sul fronte dei sieri a mRNA.
La corte tedesca ha appena condannato le ultime due per aver ‘scippato’ il brevetto arci-miliardario alla prima, che l’aveva citata sia davanti al tribunale di Dusseldorf che a quello del Massachusetts, negli Usa. E la condanna prevede anche un risarcimento, da calcolare in base ai profitti illecitamente e fraudolentemente accumulati dalle due aziende con le mega vendite dei loro prodotti, resi addirittura obbligatori da tanti governi occidentali: sempre in perfetto stile hitleriano. La sentenza – va sottolineato – è comunque ‘appellabile’. Niente di più probabile, quindi, che i ‘finti’ rivali e concorrenti “trovino un accordo” …
Così dichiarava, all’inizio del contenzioso, il Ceo di Moderna, Stephan Bancel: “Stiamo intentando azioni legali per proteggere l’innovativa piattaforma tecnologica mRNA che abbiamo sperimentato, investendo miliardi di dollari nella creazione, e brevettato durante il decennio precedente la pandemia di Covid 19”.
Il periodo al quale si riferisce Bancel è quello compreso tra il 2010 e il 2016.
Sorgono spontanee un paio di domande alte come un grattacielo. Se Moderna nasce come una piccola start up, tra 4 stanze, 15 anni fa esatti, nel 2010, grazie ai miliardi investiti dal mago Bill Gates, come fa ad aver subito ‘intuito’ il virus pandemico che avrebbe flagellato mezzo mondo 10 anni dopo?
Forse valeva la ‘profezia’ griffata proprio Gates al ‘World Economic Forum’ 2010 in cui preconizzava un decennio di terribili pandemie e poi di altrettanto catastrofici cambianti climatici?
Per finire, un appuntamento per tutti voi. Quello con l’iniziativa che, l’11 marzo, mette in rete tanti che hanno subito i danni dai letali vaccini a mRNA e titolata “Giornata nazionale della MEMORIA DELL’OLOCAUSO SANITARIO”.
Un vero Olocausto senza confini: e i cui responsabili sono oggi, in mezzo mondo, ancora a piede libero.
Ecco la locandina dell’evento.
P.S. Per rileggere articoli e inchieste messe in rete dalla Voce sui personaggi e le sigle citate nel pezzo, nonché sui 5 anni di pandemia, basta andare alla casella CERCA che si trova in alto a destra del nostro sito e digitare nomi e cognomi (da ROBERT KENNEDY a BILL GATES, da URSULA VON DER LEYEN ad ALBERT BOURLA, da MATTEO BASSETTI a ILARIA CAPUA e così via) oppure sigle (PFIZER o MODERNA, FOOD AND DRUG ADMINISTRATION od ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’) per ritrovarne a bizzeffe.
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