WADA / IL FLOP DELLA TRAPPOLA ANTI-SINNER

Come mai la ‘World Anti Doping Agency’ (WADA) dopo aver minacciato fuoco e fiamme (da 1 a 2 anni di squalifica) contro il nostro campione di tennis Jannik Sinner ora fa clamorosamente marcia indietro e opta per una sospensione di soli 3 mesi?

Cosa c’è dietro l’anomalo comportamento del tentacolare organismo internazionale che ha tantissimi scheletri nell’armadio e da almeno un decennio vive nella più totale opacità e nella più completa autoreferenzialità che minano alle base la vera lotta al doping?

Come mai ex campioni del calibro della tennista Martina Navratilova puntano l’indice contro il ‘MARCIO’ che c’è in WADA e chiedono un totale cambio di rotta?

Alex Schwazer e Sandro Donati. Sopra, Sinner

Un’ottima chiave di lettura viene fornita da chi ha lottato e lotta da una vita contro la piaga del doping, lo ‘scienziato’ dell’atletica, Sandro Donati, autore di un libro che tutti dovrebbero leggere per districarsi fra le dirty storiesdi quel mondo non poco corrotto e ben poco trasparente: si chiama i “I Signori del Doping”, un possente j’accuse, tra gli altri, contro WADA.

Come un possente j’accuse è stata la lunga e minuziosa verbalizzazione di Donati al tribunale di Napoli, due anni fa, in occasione di una delle udienze clou nel processo che ha visto contrapposti WADA e la ‘Voce’, rea di aver pubblicato nel 2017 una ventina di articoli e inchieste sul giallo del nostro campione di marcia Alex Schwazer.

Partiamo dalle news.

Il lapidario commento a botta calda di Sinner: “Questo caso incombeva su di me ormai da quasi un anno e il processo era ancora in corso. Si sarebbe arrivati a una conclusione solo a fine anno”.

Sbotta il presidente della Federazione Nazionale del Tennis Angelo Binaghi: “E’ la prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici, perché il primo pensiero è per il ragazzo, che vede finire un incubo. Resta il rammarico per tutto quello che ha dovuto passare e per tutto il tempo che Jannik ha dovuto trascorrere con questo macigno. Se non altro, questo sarà forse l’ultimo grande errore di WADA che, come sappiamo, ha deciso di cambiare alcune sue regole che hanno costretto Sinner ad accettare un compromesso”.

Ed eccoci ai passaggi salienti dell’intervista rilasciata da Donati a ‘La Presse’.

Sinner ha dimostrato grande equilibrio e tenuta nervosa”.

La WADA ha elevato la negligenza allo stesso livello di una positività”.

Trovo assurdo che fino all’altro ieri suoi funzionari importanti abbiano fatto dichiarazioni sui rischi di uno o due anni di squalifica e ora offrono tre mesi”.

Questa vicenda dimostra ulteriormente l’inaccettabilità di questo organismo. Basta citare il caso Schwazer, con le 87 pagine scritte da un giudice che danno un’immagine molto diversa di questo organismo”.

Il gip Walter Pelino

Si tratta del gip del tribunale di Bolzano Walter Pelino che ha firmato una monumentale, ‘storica’ ordinanza nel 2021, un atto d’accusa contro WADA che più forte non si può.

Torniamo alle parole di Donati: “Avevo previsto che la WADA avrebbe abbaiato per poi trovare una soluzione, per non mettersi in guai ulteriori. La WADA era in grande imbarazzo, in una situazione contraddittoria e molto esposta: perché per la stessa sostanza, e per quantitativi irrilevanti di Clostebol, sono stati squalificati tanti atleti. E’ chiaro che da una parte c’erano queste persone squalificate anche per più di due anni, dall’altra un tennista forte e potente dal punto di vista mediatico come Sinner, che giustamente ha difeso la propria posizione, perché ai fini del doping è irrilevante”.

Siamo di fronte a una WADA minata da altri scandali. L’attacco della Navratilova è emblematico, così come la posizione degli Stati Uniti che hanno ritirato i loro fondi con la motivazione dell’occhio di riguardo, a loro avviso, della WADA per i nuotatori cinesi”.

Ci sono casi inaccettabili, di positività microscopiche che loro trasformano in positività”.

Io stesso, quando ero loro consulente, esaminai un database gigantesco dal quale risultava che su un migliaio di atleti con valori anomali, con il silenzioso avallo di WADA, non veniva effettuato alcun approfondimento”.

A proposito del processo WADA-VOCE.

Dicevamo della verbalizzazione-fiume resa da Sandro Donati davanti alla prima sezione penale del tribunale di Napoli.

Una testimonianza davvero storica. Perché ha ricostruito per filo e per segno, tappa per tappa, tassello per tassello, fatti & misfatti nella lunga dirty story di WADA, ben compreso, ovviamente, il caso di Alex Schwazer che conosce meglio di chiunque altro, essendo stato il suo preparatore atletico per alcuni anni. Ha descritto in modo minuzioso tutti i risvolti della combine anti-Schwazer, il quale doveva per forza essere ‘delegittimato’ e ‘distrutto’ per aver osato testimoniare, al processo di Bolzano, sui più che anomali comportamenti di WADA e di alcuni medici ‘affiliati’ al Sistema.

Un’aula del tribunale di Napoli

La Voce, per farla in breve, ha scritto una ventina di reportage sul caso nel 2017, WADA ha querelato a inizio 2018, il processo è iniziato a Napoli nel 2020 e nel 2021 i legali svizzeri e milanesi dell’Agency hanno chiesto di poter ritirare la querela: ovviamente spaventati dall’ordinanza del gip di Bolzano Pelino, che ha messo spalle al muro WADA accusandola di una sfilza di reati gravissimi, che culminano addirittura nella frode processuale.

Esattamente un anno la sentenza: la Voce non è stata condannata per il contenuto dei suoi articoli, tutti perfettamente in linea con le regole del giornalismo e totalmente inattaccabili nei contenuti. Ma sostanzialmente per un fatto: aver anticipato, nel 2017, quanto il gip di Bolzano ha messo nero su bianco 4 anni dopo, nel 2021.

Come facevamo a sapere in anticipo quel che sarebbe poi successo?

Quali erano le nostre fonti misteriose?

Davvero ai confini della realtà.

Solo pochi giorni fa, il 13 febbraio scorso, è iniziato il processo d’Appello.

Vi terremo informati su una vicenda che sembra uscita dalla penna del grande autore de ‘Il Processo’, Franz Kafka.

Vi proponiamo la lettura di due pezzi per rammentare meglio i fatti.

Messo in rete l’11 settembre 2024,

JANNIK SINNER / STAI ATTENTO ALLE “TRAPPOLE” DI WADA

Poi, del 14 gennaio 2025,

WADA / E’ MARCIA, IL J’ACCUSE DI MARTINA NAVRATILOVA


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