Il termine “complotto” impera in questo governo Meloni. Non si contano le denunce di complotti da parte del governo. Ne abbiamo contati sinora ben sette. E, probabilmente, non è finita qui. Tanti ne sono stati sinora denunciati di supposti complotti evocati per giustificare propri errori, ingenuità o gravi defaiances.
Li elenchiamo di seguito, in rigoroso ordine cronologico, per consentire al lettore di non dimenticare e quale doveroso promemoria:
- Il primo risale al 2023 e consisteva in un rinvio a giudizio del sottosegretario Delmastro per un’inchiesta finalizzata, a dire del sottosegretario, solo a colpire un esponente governo. Andrea Delmastro fu rinviato a giudizio dal Gup di Roma nell’ambito di un procedimento che lo aveva visto accusato di rivelazione di segreto d’ufficio in relazione alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito.
- Seguì, di misura, il caso giudiziario che coinvolse la ministra Daniela Santanchè. Era il 2025 e la ministra fu indagata, per la prima volta, sul caso Visibilia per falso in bilancio. La ministra al Turismo è stata formalmente rinviata a giudizio per truffa allo Stato, ancora nel caso Visibilia, in occasione dell’uso truffaldino degli aiuti di Stato.
- Il caso delle critiche di Bankitalia sulla manovra economica, sempre nel 2025, a seguito della protesta di alcune banche private. Il caso scoppiò quando Bankitalia osò criticare la manovra del governo che rispose aggredendo Bankitalia e affermando che questa istituzione “… esprime la visione delle banche private da cui è partecipata e fa un racconto distorto”. Questa letteralmente fu l’accusa formulata dal sottosegretario Fazzolari, uno dei fedelissimi esponenti di governo della premier.
- Era iniziata già nel 2024 la presunta indagine su Arianna Meloni. Si trattava di un’indagine mai realmente avviata che il governo ha voluto attribuire alla magistratura “di parte”. Alessandro Sallusti, solerte direttore del Giornale, fece in quella occasione un gran rumore per far scoppiare il caso politico rispondendo polemicamente al Corriere della Sera, che aveva pubblicato una intervista alla sorella della premier Giorgia Meloni. Il reato che si ipotizzava nei confronti di Arianna Meloni era quello di “traffico di influenze illecite” per il suo attivismo sulle nomine governative nelle aziende di Stato.
- Veniamo ora al caso del caos e dei ritardi dei treni e dei supposti sabotaggi sulle linee ferroviarie che attengono la fallimentare gestione del ministro Matteo Salvini. L’episodio più grave esplose nel gennaio del 2025 quando una catena di bici fu lanciata e lasciata penzolare sui fili della rete ferroviaria presso la stazione di Montagnana (Padova). Fu quell’episodio, denunciato dai tecnici di RFI, ad essere immediatamente rilanciato dal ministro sul quale avviò un’indagine. La Digos allora spinse la Procura di Roma ad aprire una inchiesta per sabotaggio.
- Infine, la storia del fallimento del “Modello Albania”, che va avanti da quasi due anni. Il modello è fallito, a dire del governo, a causa della reiterata opposizione di alcuni “magistrati ideologizzati”, altrimenti definiti “toghe rosse”, che si opporrebbero volontariamente alle scelte del governo sulla immigrazione. La presidente del Consiglio aveva puntato tutto proprio su quel modello di accoglienza. Qualcuno afferma che la causa di tale insistenza risiederebbe nel fatto che Giorgia Meloni aveva già pronti i due video di propaganda da postare sui suoi social. Il primo nel quale poteva fare la parte della vincitrice, affermando che la sua intuizione aveva ben funzionato e che questo modello certamente sarà utilizzato da tutta l’Unione europea. Il secondo filmato, da utilizzare solo in caso di fallimento, nel quale recita il ruolo della vittima, denuncia i soliti magistrati ideologizzati che continuerebbero ad impedire al governo di lavorare.
- Ultimo, ma forse anche il più grave e importante, è quello della liberazione del torturatore Almasri, oggetto di un mandato di arresto internazionale (definito “ad orologeria”). Il 21 gennaio, le Autorità Italiane hanno rilasciato il torturatore generale Osama Elmasry, arrestato dalla polizia italiana in esecuzione di un mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI) per una sfilza lunghissima di odiosi reati.
Questi, ad oggi, i principali complotti denunciati da questo governo. Ma, ne siamo certi, presto ce ne saranno altri … almeno fino alla fine di questa legislatura.
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