ARIANNA MELONI / IL FILO NERO DI COLLUSIONI & MISFATTI

Raramente alcune Parole entrano dritte dritte nel Mito. Per farsi immediatamente Verbo: e pronunciate da un Vate, in questo caso una Vate, che certo incarnerà la prossima eroina nella magica saga griffata Tolkien.

Il riferimento, ovvio, è alla vera Mente del nuovo Pensiero della Destra del Presente già tutta proiettata nel Futuro, come una navicella spaziale alla ricerca del Sacro Graal: è Arianna Meloni, sorella della ‘Giorgia’ nazionale che mezzo mondo ci invidia, la vera timoniera dei destini della povera Europa costretta a navigare tra i marosi più infidi e affrontare onde da vero tsunami.

Il Verbo di Arianna si è dipanato come un argenteo e fulgido filo nel corso del fresco Direttivo Nazionale di Fratelli d’Italia che si è svolto nello ‘Spazio Eventi’ a Piazza di Spagna, Roma.

Ma non perdiamo Tempo e andiamo subito ad abbeverarci alla Sacra Fonte. Ecco alcune frasi che sono già Scolpite nella Storia, con la S due volte maiuscola, SS.

Arianna Meloni, che vediamo anche nella foto in alto, con la sorella Giorgia Meloni

La Grande Visione: “Avanti uniti al fianco di Giorgia Meloni, perché questo è il tempo delle responsabilità”.

Da autentico Profeta (o Profetessa): “La traversata nel deserto è stata lunga: ma oggi Fratelli d’Italia è il Grande Partito della Nazione, e ognuno è destinato a fare la propria parte, rispettando onori ed oneri”.

Abbiamo riportato i nostri Valori in sicurezza”. Cassette o cosa?

L’Italia è stata svenduta a lungo: ora è il tempo di capire da che parte stare. Dobbiamo realizzare ciò che ci eravamo promessi di fare quando abbiamo iniziato a fare politica”. Ma chi era Mosè?

Ho l’onore di essere la sorella di Giorgia Meloni, una Grande Donna a cui ho visto fare, in questa fase, un salto 10 volte più alto di questi durissimi anni”. Da primatista del salto per le prossime Olimpiadi, una Sara Simeoni bis.

Ha messo gli italiani prima della sua Famiglia e di se stessa”. Maria Teresa di Calcutta era solo una dilettante.

Giorgia è il nostro Frodo e noi siamo la Compagnia dell’Anello. L’Anello è pesante: dobbiamo aiutarla nella fatica di portarlo senza mai indossarlo”.

Frodo Baggins

Siamo finiti dritti dritti, di nuovo, nel Mito disegnato del celebre Tolkien, un must per la Destra di casa nostra. Non dei più azzeccati il riferimento al protagonista della saga ambientata nel 2969, ‘Il Signore degli Anelli’, e al suo giovanissimo protagonista, Frodo Baggins.

Perchè di Frodo, di Illegalità, di Menzogne e di tanto altro ancora che più lurido e NERO non si può è lastricato il cammino di questa Destra Sfascista e totalmente distruttiva, come quella che ormai sta portando la nave-Italia a inabissarsi nei marosi, come un Titanic.

Ma Lorsignori, di tutta evidenza, fanno finta di non rendersene conto, e cercano di raccontare Favolette a quello che ritengono un Popolo Bue, incapace di intendere e volere.

E che, invece, sta vedendo bene e vivendo sulla propria pelle il baratro economico, sociale e anche culturale nel quale i NERI ci stanno spingendo, in modo che più scientifico, violento e anche profondamente ignorante non si può.

L’ultima chicca dal cilindro di Maga Giorgia. Che conduce anche all’ennesima domanda delle cento pistole, come avrebbe chiosato l’inviato Rai d’un tempo, Sandro Paternostro: come mai, per la terza volta nell’arco di pochi mesi, la nostra inaffondabile premier ripete – come un disco rotto – “io non sono ricattabile?”. Si dice, ‘la coda di paglia’, oppure, ‘excusatio non petita’ o ancora ‘gatta ci cova’.

Un messaggio a chi deve intendere?

Ai nostri Servizi?

Oppure a chi e per cosa?

Un premier della Sua Statura dovrebbe svelare l’Arcano, tanto per restare in campo ‘misterico’…

Ma sul serio: cosa cova sotto la cenere?

Come mai la nostra Prima Ministra deve ossessivamente ripete a se stessa, al suo entourage, al ‘popolo’ che è vergine come un giglio candido, che è immacolata, che ‘non è ricattabile’?

Dipani la matassa, Faccia Luce una buona volta. Per non lasciare tutti gli italiano al buio e con il fiato sospeso: come nei thriller più azzeccati e che ti tengono incollato allo schermo.

Bruno Vespa durante la puntata di 5 Minuti

Da una Lux sperata ad una dichiarazione che più chiara e lampante di autentica militanza politica il passo è breve. E lungo l’itinerario ci conduce lo storico anchorman de nostri, che una volta per tutte getta la maschera e si genuflette: srotolandosi, nei suoi proverbiali ‘5 minuti’, come un tappetino ai piedi della Vate, Giorgia for ever: parliamo, of course, di Vespa Bruno.

E’ successo qualche sera fa al termine di una ‘puntata’ dello spazio vespiano (o vespasiano, se vi ricordate quegli ‘storici’ luoghi d’un tempo) che occupa Rai1, e incombe come una tragica mannaia dopocena, tanto per bloccare la digestione a tutti quelli che anno ancora – e sono tanti, nonostante la disinformazione Rai ormai imperante da anni – sale in zucca e materia grigia per capire.

La ‘puntata’ vede un faccia a faccia tra il verde Bonelli e il forzista Sisto, tema giustizia-migranti-caso Almasri. Ma il vero protagonisti è Lui, il Vespone, per meglio dire la sua Mascella volitiva, il suo Sguardo ducesco che occupa per 35 secondi da horror movie l’intero schermo.

Realmente da brividi.

Molti, purtroppo, lo avranno visto, e avranno sentito accapponarsi la pelle: quindi inutile commentare oltre, ma rammentare solo le Parole del Vate tivvù: un perfetto, emblematico spaccato del nostro Sfascio (anche informativo, con i media-monnezza propinati ai cittadini, per rincoglionirli meglio e a tutte le ore) quotidiano.

A proposito dell’immonda liberazione e recapito a casa, con tutti gli onori su un volo di Stato, del boia-generale e tenutario del lager di Mitiga, a Tripoli, ecco il Verbo Maximo.

Quello che i signori dietro la lucetta rossa non sanno ma che i parlamentari sanno bene, è che in ogni Stato si fanno cose sporchissime, anche trattando con i torturatori per la sicurezza nazionale. Questo avviene in tutti gli Stati del mondo”.

L’arrivo a Mitiga di Najeem Osema ALMASRI Habish

Per carità di Patria scorriamo solo un commento, all’acqua di rose, elaborato delle Menti dell’Opposizione, che fanno al solito solo il solletico al governo NERO e ai suoi lacchè, o maggiordomi se preferite.

Vespa ha superato se stesso. Altro che Terza Camera, è diventato il portavoce di Palazzo Chigi. Con uno zelo tale che neanche i ministri in carica riescono più a mostrare senza imbarazzo. Vespa ha guardato dritto in camera, puntando gli indici come un tribuno e sentenziato che i Paesi trattano regolarmente con i torturatori. Questa non è informazione: è giustificazione, è propaganda. Un consiglio a Vespa: se proprio ci tiene così tanto a sostenere il governo, faccia il passo definitivo. Si candidi con Fratelli d’Italia. Almeno avremo finalmente chiarezza”.

Come al solito, la sempre sonnecchiante ‘opposizione’ (sic) usa la vasellina.

Mentre i NERI preparano l’olio di ricino.


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