America ‘First’, strepita al mondo il sempre più invasato Donald Trump che vuole conquistare mezzo mondo. Dalla Groenlandia al Canada, passando per il canale di Panama e il Golfo del Messico.
America ‘Last’, ormai ‘Ultima’. A ‘Fondo’, nel baratro più totale, come dimostrano non pochi fatti già ‘storici’ degli ultimi mesi. A cominciare dal folle, incredibile disastro aereo di ore fa, con 67 vittime a pochi chilometri dalla Casa Bianca, la zona aerea con ogni probabilità più controllata, monitorata e trafficata al mondo…
Davvero, come ormai siamo soliti dire, ‘ai confini della realtà’: quando nella nazione più potente al mondo, nella città più blindata della Terra accadono robe del genere. E negli Stati Uniti ne sono successe davvero di tutti i colori nel corso degli ultimi mesi.
Partiamo dalle drammatiche news.
L’Eagle 5322 della storica compagnia aerea a stelle e strisce ‘American Airlines’ s’è schiantato, a poche decine di metri dal suolo, contro l’elicottero militare ‘Blackhawk’ (già il nome è tutto un programma). Il velivolo era decollato da Wichita, nel Kansas, e stava per atterrare al celebre scalo ‘Ronald Reagan’ di Washington.
Commenta a botta calda sul suo social ‘Truth’ il fresco presidente Trump, incoronato appena dieci giorni fa per il suo epico bis. “Era notte limpida. Le luci dell’aereo erano accese. Perché l’elicottero non è andato su e giù, o perché non ha girato? Perché la torre di controllo non ha detto all’elicottero cosa fare, invece di chiedergli se vedeva l’aereo? Questa è una brutta situazione che avrebbe dovuto essere evitata”.
Parola di ‘The Donald’, il quale si sarà subito consultato con il suo braccio destro e ‘sinistro’, Elon Musk, super esperto di voli interplanetari, prossima destinazione Marte.
Dopo alcune ore di evidente riflessione, il Tycoon coglie al ‘VOLO’ l’occasione per buttarla in caciara. E rivela al mondo: “Tutta colpa delle politiche di inclusione”. E per il popolo bue o i fessi che non hanno ben compreso chiarisce che ogni responsabilità va attribuita ai suoi predecessori dem, Barack Obama e Joe Biden, i quali “hanno utilizzato i piani di inclusione per assumere nell’aviazione persone non qualificate, con disabilità fisiche o psichiche”.
Siamo di nuovo ai confini della realtà. Delle due l’una: o Trump dà i numeri e va quindi ricoverato immediatamente nel più vicino presidio psichiatrico; oppure dimostra che alla torre di controllo del ‘Ronald Reagan’ lavoravano in quel momento operatori totalmente incapaci di intendere, volere e, soprattutto, vedere. Non c’è alcuna terza via.
E’ vero. Gli ultimi presidenti dem, da Clinton a Biden, passando per Obama, ne hanno combinate di tutti i colori, addirittura peggio della feccia repubblicana ai vertici della Casa Bianca, come i Bush.
Soprattutto l’ultimo, Biden, è responsabile di crimini & misfatti da Corte Penale Internazionale dell’Aja per i crimini contro l’umanità.
Visto che quella Corte conta come il 2 di briscola, almeno davanti ad un ‘Norimberga 2’: per il genocidio dei palestinesi e non solo; per il conflitto in Ucraina e la quasi terza guerra mondiale che stiamo sfiorando; per la strage degli innocenti in combutta con il killer Anthony Fauci e le politiche anti pandemia via vaccini killer.
Ma accusarlo anche di questo, ossia della tragedia di Washington, è francamente troppo… Bastano e avanzano i crimini appena detti per una galera a vita: ma se ci fosse in questo sciagurato mondo una Legge autentica, di nome e soprattutto di fatto.
Abbiamo accennato, all’inizio, di quanto è successo negli Usa – ancora una volta, incredibile ma vero – negli ultimi mesi.
A cominciare dal primo ‘tentato attentato’ a Trump nel pieno della rovente campagna elettorale. Con il cecchino libero di gironzolare sui tetti delle case vis a vis con il meeting trumpiano e di beccarlo di striscio all’orecchio. Cose che neanche in un thriller di vent’anni fa girato da Clint Eastwood!
Ma cosa cavolo faceva la CIA? Che combinavano le intelligence? Si giravano i pollici i celebri servizi di sicurezza a stelle strisce? Neanche nell’ex Congo belga.
Eppure stiamo parlando della prima potenza al mondo…
Musica identica, anche se copione ne ben diverso, in occasione dell’ultimo uragano che ha distrutto i dintorni di Miami e messo in ginocchio gli States: possibile, di nuovo, robe del genere nella nazione più progredita al mondo? Farsi trovare impreparata e disarmata di fronte ad un evento ampiamente annunciato?
Sorge spontanea l’interrogativo: ma ci sono o ci fanno? Sono davvero il colosso che si è sempre narrato o sono soltanto un colosso dai piedi di argilla?
Ciliegina sulla torta, nei giorni scorsi, la querelle a botte di intelligenza artificiale, con le star Usa quasi in ginocchio di fronte alle ‘scoperte’ cinesi.
E a questo punto la domanda delle cento pistole, come rammentiamo spesso ricordando il mitico inviato Rai Sandro Paternostro. Si parla tanto di intelligenza artificiale: ma possibile che non si possa avere un minimo di sale in zucca e almeno occhi per vedere al fine di evitare sciagure come quelle all’aeroporto ‘Ronald Reagan’?
Forse una mini intelligenza, artificiale o no, sarebbe servita…
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