IN TENDA CON MOHAMMED

‘Sora tentenna’ è muta a giorni alterni. Tace se le fa comodo l’afasia difensiva, ma dialoga a lungo con agenzie di stampa, quotidiani italiani e stranger, Tv nazionali e locali, per pubblicizzare il suo governo del nulla. Il caso Santanchè, dei reati per cui è indiziata dalla magistratura: la signorina presidentessa del consiglio tace e parla contemporaneamente, sceglie la reticenza, ma dichiara il suo endorsement per la cara amica Daniela. Insomma tentenna, rinvia ogni decisione sulle dimissioni della ministra a quando avrà smaltito il “ma quanto sono brava” che si attribuisce per il sodalizio italo-arabo e allora deciderà se confermare l’omertà tra sorelle d’Italia o implorare la Santanchè perché esca ‘dalla comune’, come a teatro, con un colpo di scena liberatorio.

Le disavventure giudiziarie della ministra sono quattro. È indagata per truffa ai danni dell’INPS e falso in bilancio. INPS, il magistrato ritiene che ci siano elementi validi a sostenere le accuse nei confronti di Santanchè. La Procura di Milano chiede alla Guardia di Finanza accertamenti sulla compravendita della villa in Toscana, affare concluso dal Dimitri Kunx D’asburg, compagno della ministra e dalla moglie di La Russa, amicissimo e sponsor dell’indagata. Acquistata dal sociologo Alberoni per 2,45 milioni, subito rivenduta a 3,45 milioni. S’ndaga per riciclaggio. Altre due inchieste. La Santanchè potrebbe essere accusata di concorso in bancarotta nella gestione di alcune aziende e nell’altra di falso in bilancio. Sullo sfondo il fallimento di Visibilia Editore, di cui la ministra è stata presidentessa e amministratrice, ma anche socia di maggioranza.  Sul caso pende un esposto dei soci di minoranza per irregolarità nella gestione e il debito di circa un milione di euro nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. In Senato, a luglio,  mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle, ovviamente bocciata. Truffa ai danni dell’INPS, l’accusa: la Santanchè avrebbe fatto lavorare tredici dipendenti pagati con fondi pubblici 126mila euro) della cassa integrazione ricevuti nel periodo della pandemia da Covid. Indagato anche il compagno per ruoli di dirigente in Visibilia. La ministra, a capo dell’azienda ha provato a sostenere di non saperne nulla, smentita dai lavoratori!

Fatti, non parole e i guai della Santanché alimentano le contestazioni per la sua permanenza al governo, ma come non capire i tentennamenti di Giorgia. Una seconda espulsione dalla compagine di governo, dopo l’esodo di Sangiuliano, farebbe traballare la precaria coesione della maggioranza e la sorella d’Italia ha ben altro a cui prestare la sua preziosa attenzione. Ma a cosa? Le accuse dell’Europa per la liberazione del torturatore libico iraniano, responsabile Nordio,  il tentativo di deportare migranti in Albania senza il parere della Corte di Giustizia Europea, la rivolta dei magistrati contro la separazione delle carriere, l’inversione di marcia della Meloni che quando era opposizione ha duramente contestato l’Arabia, perché ‘regine fondamentalista’ e ora conclude un accordo commerciale di 10 miliardi prevalentemente per forniture di armi (Leonardo, Fincantieri).

ITALIA: Crisi sanitaria, lunga stasi del mondo industriale in mancanza di un piano, povertà. Per Giorgia sono  “Noiose lamentele dell’opposizione”.


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