Risiko bancario avvolto nel mistero. Ci mancava solo il Gioco (e giallo) dell’OPA del ‘Monte dei Paschi di Siena’ su ‘Mediobanca’ di queste ore.
E’ in arrivo il terzo grande polo bancario?
Proprio come succede nella sgarrupata scena politica di casa nostra, con quel Centro sempre da tanti vanamente vagheggiato, ultimo a salire sulla ribalta (da avanspettacolo) il trio griffato Prodi-Del Rio-Ruffini.
Eccoci alla maxi operazione finanziaria a bollire in pentola, con un ministro che dà subito, a carte ancora coperte, il suo ok.
Ma siamo già su Marte, caso mai in compagnia di mister Musk?
Protagonisti della singolar tenzone, la più antica banca italiana, il ‘Monte dei Paschi di Siena’ (MPS) sbocciato quasi sette secoli fa, nel 1472, ma poi finito quasi in crac e solo da un paio d’anni risorto come un’araba fenice; e la più ‘prestigiosa’ istituzione nel gotha della nostra finanza, ‘Mediobanca’, creata dallo Stato nel primo dopoguerra, 1946, presieduta da un mito come Raffaele Matteoli e diretta dall’eminenza grigia fino a metà anni ’80, Enrico Cuccia, l’uomo del divo Giulio Andreotti nelle ovattate stanze del Potere, quello vero.
Partiamo subito da una premessa da novanta, che tutti farebbero bene a porsi, trattandosi di un’operazione di gigantesche dimensioni, un super giallo finanziario che presenta punti oscuri a non finire, prima ancora di cominciare.
Come fa un pesce a inghiottirne uno dieci volte più grande?
‘MPS’, oggi, è una pedina ‘media’ sullo scacchiere: perché è il sesto gruppo bancario, ben alle spalle di ‘Intesa-SanPaolo’, ‘Unicredit’, ‘Banco BPM’, ‘ICCREA Banca’, ‘BPER Banca’. Solo dopo arriva MPS che appena qualche anno fa era sull’orlo di un clamoroso dissesto, evitato solo – dopo anni e anni di scandali da guinness dei primati – dalle erogazioni miliardarie allegramente concesse dal nostro generoso ‘Stato’: generoso soprattutto quando si tratta di coprire voragini e buchi che più neri non si può.
Eccoci al rebus: con quale faccia, con quale credibilità e attendibilità può il ‘Nuovo’ (ma solo dal 2022) Monte dei Paschi sperare di mettere a segno l’assalto e la conquista della prima banca d’affari nostrana, lo scrigno di Mediobanca, nel cui ventre spicca la chicca azionaria griffata ‘Assicurazioni Generali’, un 13 per cento ce fa gola a tutti?
Da dove arriva tanta miracolosa liquidità, la bellezza di 13 miliardi e mezzo, messi già sul piatto da MPS per mandare in scena l’epocale OPA totalitaria, vale a dire per beccarsi d’un sol colpo tutto il bottino Mediobanca al cui timone, ricordiamo, siede il super navigato Alberto Nagel?
Un’offerta “amichevole”, l’hanno subito etichettata i vertici MPS.
Respinta sdegnosamente al mittente in tempo reale da quelli di Palazzo Cuccia come “ostile”.
Un copione che vedrà subito una pagina da non poco la settimana prossima, quando si tiene uno strategico consiglio d’amministrazione: che, va rammentato, vedrà la presenza massiccia del tandem Del Vecchio -Caltagirone, i due boss del capitalismo di casa nostra, i quali controllano un quarto del pacchetto azionario Mediobanca. E, al tempo stesso, sono tra i soci principali della ‘preda’ MPS. E anche azionisti, of course, della Super Preda, ossia ‘Generali’.
Ai confini della realtà. Ma ben dentro i confini di un nostro universo finanziario del tutto – e da anni – taroccato, drogato, tutto fatto di scatole cinesi e partecipazioni incrociate, un dedalo che più opaco non si può. A solo favore dei ‘padroni del vapore’ e sulla pelle dei soliti cittadini-consumatori-risparmiatori presi regolarmente per i fondelli.
Vediamo subito le prime reazioni a caldo.
Partiamo dal sempre ineffabile ministro dell’Economia e delle Finanze, il leghista Giancarlo Giorgetti. Che pronuncia poche ma significative parole. Si tratta, commenta, di “un’iniziativa trasparente” e “che è nell’interesse dell’economia italiana”. E aggiunge appena, in modo che più scontato non si può: “Se il mercato risponderà saremo contenti. Se il mercato non risponderà ne prenderemo atto”. Elementare, Watson.
Sorge spontanea la domanda: come fa, senza ‘carte’ in mano, ad affermare una roba del genere, dichiararsi comunque certo che si tratta di una iniziativa trasparente e nell’interesse della nostra Patria?
Ha la palla di vetro? Conosce fatti e cose che nessuno sa? Dovrebbe allora, di tutte evidenza, riferirne in Parlamento: perché non si tratta della compravendita di una bottega sotto casa Giorgetti, ma di un’operazione leggermente più grossa.
O forse conta la prima offerta avanzata dall’amministratore delegato MPS Luigi Lovaglio? Da pochi mesi approdato sulla poltronissima di Siena e appena avviato il ‘risanamento’, infatti, a dicembre 2022, una settimana prima di Natale, il fiero e tenace Lovaglio ebbe un incontro proprio con il fresco ministro MEF nell’esecutivo Meloni. E buttò sul piatto tre opzioni, con riferimento al destino MPS: “camminare da soli; fare un’operazione tra pari: oppure fare un’operazione con Mediobanca. Adesso è arrivato il momento”. Le sue testuali parole.
Un momento che di tutta evidenza ha avuto bisogno di alcuni mesi per ‘maturare’ meglio e fare in modo che l’offerente si potesse presentare ‘vestito’ in modo più decoroso, ‘ripulito’, meno indebitato e più ‘liquido’.
Ma come ha mai fatto ‘mago’ Lovaglio, in questi appena 2 anni e spiccioli, a racimolare tutto quel ben di Dio, 13 miliardi e rotti, e metter su un programma che di certo prevede investimenti altrettanto corposi?
Come miracolosamente può Cenerentola trasformarsi nella principessa più ricca al mondo (o almeno nel Belpaese) in un così breve lasso di tempo?
C’è lo zampino di un San Gennaro, autore dei prodigiosi miracoli, in salsa senese?
Vediamo la versione del ‘cacciatore’ senese. Che rassicura subito: “Si tratta di un’operazione del tutto amichevole e soprattutto innovativa, e che avrà un grande valore sia per gli azionisti di Monte dei Paschi che di Mediobanca. Ed anche per l’intero sistema Paese”. Per il resto dell’Umanità c’è ancora tempo.
Non è certo finita qui. Perché in questo modo nascerà un grande polo bancario, “al terzo posto in assoluto e in prima linea su business chiave, combinando la rete commerciale Mps e l’expertise di Mediobanca nell’investment banking, nel wealth management e anche nel credito al consumo”, Capito la ricetta magica che da cuoco di provincia ti fa diventare in un baleno chef super stellato?
Qualche nota in più sulla stella – a proposito – che brilla sempre più forte nel firmamento finanziario di casa nostra, Mago Lovaglio.
Trent’anni di grigia carriera nella oggi rivale Unicredit, con uno ‘sfizio’ finale: la direzione della controllata polacca, ‘Bank Pekao’, che con il suo tocco magico diventa in un paio di anni una gallina dalle uova d’oro e dai fatturati da sogno.
Poi il passaggio, nel 2019, in sella a ‘CREVAL’, un piccolo istituto di Sondrio che però decolla ed entra nel mirino del ‘Credit Agricol’ francese e ne fa un boccone.
E’ ora maturo, il prode Lovaglio, per il salto in serie A. Ed ecco spalancarsi, d’incanto, la porta anzi il portone di Palazzo Salimbeni, la storica sede MPS. Dove fa il suo ingresso nel 2022, subito si ambienta e a fine anno fa già la voce grossa e si mostra vorace, ben accolto da un altro che è da poco diventato ministro, il leghista Giorgetti. Dio li fa e, si vede, poi li accoppia. Anche se le nozze ci celebrano due anni dopo, in queste ore.
Se son rose fioriranno. La primavera è quasi alle porte…
P.S. Se volete saperne e leggerne di più sulle acrobatiche performance della più antica banca di casa nostra, vi consigliamo di sfogliare il libro firmato da Elio Lannutti e Franco Fracassi, “Morte dei Paschi di Siena”, uscito una decina d’anni fa e dedicato non solo al giallo del ‘suicidio’ del responsabile Mps per le comunicazioni, David Rossi; ma anche ai tanti scandali dell’ultimo ventennio, dalla farsesca acquisizione di Antonveneta, ai prodotti finanziari taroccati Alexandria e Santorini e a tutte le gestioni in perfetto stampo affaristico-massonico.
La ‘Voce’ ha messo in rete, sempre nell’ultimo quindicennio, una sfilza di articoli e inchieste. Per trovarle e rendersene conto basta andare alla casella CERCA che si trova in alto a destra della nostra home page e digitare MONTE DEI PASCHI DI SIENA oppure MPS, o DAVID ROSSI: ne ritroverete di tutti i colori.
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