Benvenuto Kimbal

È malignità ‘comunista’ accusare il melonismo di praticare parentopoli e amichettismo? Vediamo, la destra mondiale e italica è in affollata compagnia. Il dittator scortese Putin è leader del clan, tutt’altro che virtuoso di oligarghi, che grati, barattano arricchimenti illeciti con una cortina di fedele omertà. Non è da meno Trump e basterebbe a qualificare la sua generosità per amici e parenti il vincolo di fratellanza che quasi lo fa schiavo del genio e sregolatezza folle di Musk, il quale elegge a inviato degli Usa il fratello Kimbal, parodia di cow boy, con cinturone in vita e cappello texano. Lo hanno ricevuto Giorgia e il neolaureato Giuli, successore di Sangiuliano a Palazzo Chigi con gli onori dovuti a rappresentanti di massimo livello istituzionale.

Il Musk Junior propone di esportare in Italia lil programma per la copertura mediatica di spettacoli d’ogni genere con la sua flotta di droni (ne possiede novemila). A proposito di amichettismo: presente all’incontro Veronica Berti, la signora del tenore Bocelli, il quale non fa mistero dell’empatia per la destra. Kimbal non si è risparmiato e con la Berti ha fatto ‘visita’ a Salvini, ad altri ministri. A che titolo e con mancato rispetto per il cerimoniale di casi del genere. Escludiamo, perché nota, descritta con dovizia di dettagli, l’infornata di familiari e amici del cuore imbarcati dalla signorina presidentessa del consiglio e da suoi fedelissimi nell’esecutivo del governo, in Rai, al vertice di importanti enti e comunque in luoghi di potere. Per non farle torto, nel senso di non sminuire la sua vocazione di protettrice di amici e parenti, è giusto riconoscerle il reiterato silenzio su atti e misfatti in corso, sul caso Santanchè e il via libera al generale torturatore libico riportato in patria con un aereo di Stato, nonostante il mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale e la richiesta di estradizione degli Usa.

In parallelo, la spregiudicata sottovalutazione del massacro di palestinesi e il bel gesto di accogliere amichevolmente Netanyahu, se vorrà volare in Italia per ragione di stato e per diletto, così eludendo il mandato internazionale d’arresto e l’accusa di criminale di guerra. S’intuiscono le conseguenze di quest’ultimo, surreale capitombolo politico? Una è di giornata, protagonista la comunità ebraica italiana che nel Giorno della Memoria diserterà le manifestazioni dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, perché ritenuta filo palestinese, in assonanza con politici e giornalisti italiani di destra che giudicano ben più grave la strage compiuta da terroristi di   Hamas il 7 ottobre, e non il genocidio di Gaza, i settantamila morti, una intera regione rasa al suolo.  Sostenitore del dissenso ebraico nei confronti dell’ANPI, guarda caso è Walker Meghnagi, presidente della comunità ebraica di legato da antica amicizia a La Russa, esplicito estimatore di Mussolini, nostalgico conclamato del Ventennio, che in tema di parentopoli ha ‘sistemato’ i figli perché suoi figli. Come presidente del Senato, merito al merito, l’ha voluto lei, Giorgia, pur sapendo che in caso di assenza di Mattarella per motivi di salute, La Russa, seconda carica dello Stato, assumerebbe oneri e onori di presidente della Repubblica.


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