SGOVERNO CRIMINALE / FIANCHEGGIA I TRAFFICANTI. E MASSACRA GLI ITALIANI

Il nostro governo sfascista ha ormai toccato il fondo del più NERO fondo possibile. Da guinness dei primati.

Il riferimento è alla liberazione e ‘incoronazione’ di uno dei primi criminali trafficanti di esseri umani al mondo, non solo capace di ordinare esecuzioni di massa ma assassino lui stesso, autore di decine e decine di omicidi effettuati con le sue mani: al secolo Najeem Osema ALMASRI Habish, il capo della polizia segreta libica, il ‘comandante’ secondo le nostre cronache, il ‘generale’ come lo etichettano i suoi collaboratori carnefici. Un mostro.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha pronunciato parole vergognose per la sua ‘liberazione’, cercando di piazzare pezze a colori; come ha cercato di fare anche il Guardasigilli Carlo Nordio, in queste ore alle prese con le Riforme killer di quel poco che resta della nostra Costituzione. La premier che tutto il mondo ci invidia, ‘Giorgia’, è impegnata in continui voli transoceanici e non ha certo tempo per queste bazzecole.

Matteo Piantedosi. Nel fotomontaggio in alto, Najeem Osema ALMASRI Habish e Giorgia Meloni

Per la criminale scelta adottata il Governo nel suo insieme, ovviamente nel suo intero colluso con una scelta del genere, ben impacchettato, andrebbe tradotto davanti alla ‘Corte Penale Internazionale’ dell’Aja per i crimini contro l’umanità che ha emesso l’ordine di cattura per il boia libico. Vero è che le sue decisioni vengono ‘regolarmente’ non rispettate: ma stavolta è il primo caso nella storia che un esecutivo disobbedisce, in modo così palese e clamoroso, ad una decisione del genere.

E pensare che la mitica ‘Giorgia’ s’è sempre eretta a paladina contro tutti i trafficanti di esseri umani: ora che ne ha uno fra le mani, però, se lo lascia ‘sfuggire’ come un pesciolino…

Ai confini della realtà. Ma ben dentro i confini di un governo ormai alla frutta…, al Melone ve preferite. Ai titoli di coda: per il semplice motivo che si tratta di un esecutivo totalmente delegittimato, una band di criminali che ne combina ogni giorno di cotte e di crude, di tutti i colori – anche se il preferito, ovviamente, è il NERO – e adesso la ciliegiona sulla torta che fa inorridire chiunque abbia nel proprio cuore un minimo di senso della giustizia. Per non parlare di umanità o di etica, ormai sepolte sotto tonnellate di Delinquenza & Ignoranza: allo stato puro.

MELONI & MITIGA

Inutile spendere altre parole su un crimine che grida vendetta. E su cui le opposizioni dovrebbero occupare il Parlamento: invece sonnecchiano e blaterano soltanto, come al solito.

Non resta che leggere, grazie al sito ‘Progetto MeltingPot Europa’, quanto hanno significativamente denunciato due organizzazioni, ‘Mediterranea Saving Humans’ e ‘Refugees in Libya’.

Mediterranea Saving Humans e Refugees in Libya denunciano, in modo congiunto, la vergognosa protezione offerta dal governo italiano al comandante della polizia giudiziaria libica Nayeem Osema Almasri Habish, noto come trafficante e torturatore di Mitiga”.

L’arrivo a Mitiga di Najeem Osema ALMASRI Habish

La scarcerazione e il riaccompagnamento a Tripoli di uno dei più feroci criminali libici, trafficante di esseri umani e criminale di guerra su cui pende un mandato di cattura internazionale, ci lascia attoniti, increduli”.

Alcuni di noi hanno subito le torture proprio nel lager di Mitiga e hanno visto morire davanti ai loro occhi ragazzi innocenti o stuprare ragazze poco più che bambine. Il capo di questa milizia di banditi, la RAADA, è oggi uno dei più potenti funzionari del Governo Nazionale Libico, quello con il quale l’Italia e l’Europa hanno costruito una relazione a base di finanziamenti milionari”.

Quelli di noi che sono riusciti a sopravvivere avevano creduto che fosse possibile non solo ottenere giustizia per davvero, ma soprattutto impedire che questo criminale potesse agire ancora indisturbato. E invece abbiamo assistito allibiti in queste ore ad una cosa vergognosa, incredibile per quanto sia stata condotta sfacciatamente contro le leggi e la Costituzione, contro i principi e i valori alla quale si ispirano”.

Almasri, che si fa chiamare ‘generale’, è stato protetto dal governo italiano e addirittura lo hanno accompagnato con un volo di Stato fino a casa, proprio a Matiga, dove sorge il lager di cui conosciamo l’orrore. E al suo arrivo questo criminale ha addirittura festeggiato, accolto dai suoi complici, sotto gli occhi dei funzionari dei servizi segreti italiani. Libero e impunito”.

A questo punto, visto che alcuni di noi sono stati testimoni davanti alla Corte Penale Internazionale, e vista la totale impunità della quale godono i trafficanti di esseri umani in Italia, noi temiamo per la nostra vita e per quella di chi ha avuto il coraggio di denunciare”.

La sua liberazione e il suo riaccompagnamento in Libia con tanto di festeggiamenti a Tripoli è uno schiaffo in faccia alla giustizia e a tutti coloro che credevano in un mondo nel quale la legge sia davvero uguale per tutti”.

Adesso sappiamo che tutto sarà ancor più difficile, perché l’ingiustizia ha tanti complici e non solo in Libia. Siamo al fianco di tutte le vittime innocenti che anche in questo momento stanno soffrendo nel lager di Mitiga e in tutti gli altri”.

Ogni crimine che verrà commesso contro queste donne, uomini e bambini, ricadrà sulla coscienza di chi ha protetto e liberato un criminale di guerra come Almasri”.

MISFATTI DI CASA NOSTRA

Visto che Meloni & C. di tutta evidenza se ne fottono altamente della vita dei migranti, dei profughi, di chiunque cerchi di scappare dalle guerre, tutti trattati come carne da macello o da cannone, se preferite, vediamo adesso le ultime sul fronte di casa nostra.

Vale a dire come ce la passiamo noi, come va la nostra ‘salute’, non solo fisica ma anche economica.

Fior tra fiore, dalle news, eccone solo un paio, anzi tre: gemmate proprio nelle ultime ore. Ma che la dicono lunga sull’effettivo interesse di questo governo che definiamo l’ennesima volta sfascista (anzi, ora nazisfascista) per gli italiani: trattati – lo vediamo subito – come carne da macello, tanto per non cambiar musica, o marcetta ducesca, quale certo suona per le orecchie della seconda carica del nostro Stato ormai ridotto in macerie, Ignazio Benito La Russa.NERO per sempre.

Il primo esempio è terra terra: l’aumento appena deciso delle ACCISE.

Ricordate la mitica promessa della Giorgia nazionale? Ve lo giuro, non toccheremo mai le Accise, come invece hanno fatto sempre i governi precedenti.

Prezzi del carburante alle stelle

La bugiarda ormai seriale smentisce le sue stesse parole per l’ennesima volta: ora questo governo nazisfascista aumenta le Accise. Per ‘accidere’ (come si dice a Napoli) meglio tutti i cittadini: visto come tale incremento finisce per pesare su tutti i prodotti, dal momento che il gasolio viene utilizzato in tutti i trasporti. E quindi, of course, il prezzo delle merci, dei prodotti in tutti i negozi e supermercati ne risente.

Ma con che faccia lady Meloni e la sua band (o gang) al seguito riescono a parlare di italiani che stanno meglio, di disoccupazione ormai sconfitta, di Italia leader nell’export, di Sud locomotiva dell’economia? Con quale faccia di bronzo possono spacciare queste menzogne, queste colossali bugie, queste fandonie agli italiani? Forse c’è bisogno di chiedere il parere di uno psichiatra.

E allora, vi consigliamo di leggere il pezzo messo in rete un paio di giorni fa sul ‘caso Salvini’, firmato dal nostro prezioso e storico collaboratore, Walter Di Munzio, scrittore e psichiatra, appunto.

Il secondo ‘giallo’ è in corso già da mesi e mesi, anzi, da un paio d’anni, e riguarda un’altra faccia che più di bronzo non si può: quella della ministra del Turismo Daniela Santanchè. La quale, nonostante la gigantesca mole di accuse che anche i ciechi riescono a vedere, rimane avvitata al ‘Suo’ Ministero, incollata alla ‘Sua’ Poltrona, che fa ormai parte integrante del Salotto della sua Magione.

Daniela Santanché

E’ arrivato, finalmente, il rinvio a giudizio. Sempre detto, tra gli sfascisti: quando arriva se ne va. Ora no, siamo garantisti, ci vuole il terzo grado, la sentenza definitiva. A quanto pare ci ha provato perfino il nero La Russa a smuoverla, ma lei no, inflessibile: solo se me lo chiede Giorgia. La quale resta muta come una tomba, imperturbabile come una mummia, egizia o forse libica, vista l’aria che tira…

Passiamo subito al terzo ‘caso’, bypassando le altre ‘sceneggiate’ sempre di queste ore a far da sfondo: come, per dirne solo un’altra, quella della gravidanza avanzata della porticese Boccia Maria Rosaria, la femme fatal – proprio in tutti i sensi – dell’ex ministro della SUB-CULTURA, al secolo Sangiuliano Gennaro.

CHE BELL’AMBIENTE

Eccoci quindi alla terza FACCIA DI BRONZO, quella del ministro per l’Ambiente (sic), tale Pichetto Fratin Gilberto.

Che quatto quatto una ne fa ma cento ne pensa.

Zitto zitto, infatti, ha messo a punto con il suo team di cervelloni (capeggiato dal giurista Giovanni Guzzetta) il disegno di legge che premetterà al NUCLEARE di tornare prepotentemente sulla scena nazionale dopo anni e anni di assurdo esilio.

Gilberto Pichetto Fratin

Ecco cosa esce fuori dal magico cilindro ministeriale, una vera manna per tutti gli italiani.

Finalmente rieccoci al nucleare, che diventa un tassello ultra-strategico per la nostra economia e anche per il nostro Ambiente, disastrato più che mai e solo in attesa messianica del suo ritorno alla grande in campo.

Tra i prodigi, la drastica diminuzione delle bollette elettriche che massacrano imprese & famiglie; l’autonomia e l’indipendenza energetica del nostro Paese, che quindi non avrà più bisogno del gas criminale griffato Putin; una fornitura pulita e inesauribile, che potrà miracolosamente coprire tra l’11 e il 22 per cento del fabbisogno nazionale.

Cosa chiedere di più dalla vita?

Il trucco? Semplicissimo, proprio come bere un bicchier d’acqua.

Basta dotarci di tanti ‘piccoli reattori nucleari’, caso mai uno per provincia. In stile molto familiare, in futuro da progettare per ogni comune.

Lo stesso Ddl prevede che non ci saranno ostacoli lungo il (speriamo brevissimo) cammino procedurale: sembra scongiurato lo spettro di un comunque inutile referendum.

Soprattutto visto che lo strumento è stato già utilizzato nell’epoca in cui quei rivoluzionari quesiti andavano di moda. Dopo quello, mitico, sul Divorzio che spaccò l’Italia, fu un vero diluvio. Culminato nel 1987, quando gli italiani vennero portati alle urne in due fredde giornate di novembre, per la precisione il 7 e 8 di quello ‘storico’ anno.

Ricordate cosa successe? 4 voti in campo ‘energetico’ (nucleare, carbone & dintorni) e 1 in tema di ‘giustizia’.

Partiamo succintamente da quest’ultimo: perché doveva, in teoria, rappresentare un vero spartiacque, riguardando la ‘responsabilità civile dei giudici’. Un referendum, di tutta evidenza, taroccato fin dal suo parto: perché non prevedeva una risposta vera, ma un cavillo, un arzigogolo. Motivo per cui, pur affermandosi largamente un inutile SI, nulla è cambiato. Tanto che ancora oggi ci troviamo alle prese con la stessa, gigantesca patata bollente: che il guardasigilli Carlo Nordio fa solo finta – ennesima Faccia di Bronzo – di voler risolvere.

Altrettanto taroccati gli altri 4 quesiti referendari dell’epoca. Pensate ancora si sia mai votato sul nucleare SI o NO, dentro o fuori? Macché, solo prese per il culo, giri di parole in perfetto stile Azzeccagarbugli, come anche un bimbo delle elementari può agevolmente riscontare via Wikipedia.

Centrali nucleari

Chiudiamo tornando ad oggi. E al Ddl, altrettanto criminale, che sta per essere approvato. Sulla pelle degli italiani. Perché anche stavolta basta uno studente stavolta liceale per capire quanto ‘questo’ nucleare quasi fatto in casa sia una vera e propria ‘bomba’ ad orologeria. E una gigantesca bufala giocato sulla salute di tutti.

Una sola considerazione. Se le centrali nucleari d’un tempo erano comunque super controllate ma in grado di produrre danni epocali, a cominciare da Chernobyl, passando per Fukushima e transitando sulle rive del nostro Garigliano con la centrale che ha causato colossali danni ambientali (la ‘Voce’ ne denunciò gli obbrobri fin dalla metà degli anni ’80, grazie ai reportage di Silvestro Montanaro), cosa pensate possano produrre centraline pret a porter?

A conferma della devastante pericolosità per le nostre popolazioni del folle progetto governativo, basti pensare per un solo momento a due semplici circostanze.

Primo: i nostri grandi ‘esperti’, i soloni della ‘Ricerca’ non sono ancora in grado oggi, a 40 anni dalla sua ‘dismissione’, di ‘spegnere’ la centrale killer del Garigliano. Né tantomeno di trovare, dopo un quindicennio di vana ricerca, un sito dove stoccare tutte le scorie nucleari killer.

Secondo: resta sempre sullo sfondo, e anche oggi in questo totalmente insensato Ddl, la ricerca della ‘fusione’ felice, alla quale vengono dedicati pochi spiccioli di eterna sperimentazione.

Capito, di nuovo, la mortale aria che tira con questi nazi-sfascisti al potere come neanche le orde degli Unni?

P.S. Strada facendo, abbiamo glissato sul Maxi Complotto ordito alle spalle del Vice Premier, Capo Carroccio e Ministro di tutte le Infrastrutture & i Trasporti di casa nostra Salvini Matteo (erede del Cav. Lup. Man di fantozziana memoria), del quale peraltro abbiamo scritto nei giorni scorsi. Dimenticavamo i sabotaggi più freschi: come il gigantesco CUBO pizzato sui binari di una stazione del nord.

In arrivo da Marte? Fa bene, ‘O Capo Fs, a chieder lumi all’amico Elon Musk


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento