Dopo il presunto terrorista iraniano, che l’Italia è stata costretta a liberare per ottenere la scarcerazione di Cecilia Sala, Nordio restituisce alla Libia il feroce generale Almasri, torturatore che la Corte Penale Internazionale ha chiesto di arrestare e ci rimettiamo anche il costo del trasferimento con un aereo di Stato italiano.
AUGIAS, NOVANT’ANNI IN SALUTE FISICA E MENTALE, tanto giornalismo di qualità, frutto di cultura enciclopedica, protagonista di televisione d’élite…(Arrivarci così, alla sua splendida età, magari!)
COME NIENTE FOSSE: Giorgia (niente di nuovo) temporeggia come, più di Quinto Fabio Massimo e Daniela Santanchè recupera l’appartenenza alla ‘Fiamma tricolore’, il “Me ne frego” del Ventennio. Implicata in molteplici reati continua a occupare la casella di ministra del turismo.
ALL’IMPERTINENTE RENZI non fa difetto la creatività. In Senato, rivolto a Salvini: “Lei è riuscito in una grande impresa. Doveva fare il blocco navale, ha fatto quello ferroviario”. Cioè, il bello della satira.
È DI UNA DEI NUMEROSI FIGLI di Musk, plurisposato e pluridivorziato, ovvero di Vivian Jena Wilson, il commento al saluto romano del padre: “saluto fascista!”
GIORGIA PROPONE DI PREMIARE con la medaglia d’onore il carabiniere Giuseppe Vassallo, perché prigioniero di guerra internato in un lager nazista. Un’autorevole ricostruzione e testimonianze di sopravvissuti, lo ricordano invece come rastrellatore di partigiani nel ruolo di Guardia Nazionale repubblicana, al servizio delle forze di occupazione tedesche.
OMERTÀ. IL TURPE SCANDALO DEI PRETI PEDOFILI del Nord Italia gode di colpevoli silenzi dei media, della complicità morale della Chiesa, di scandalosa negligenza che impedisce di affrontare il tema del sesso ‘malato’ dei preti, impediti da norme assurde, contro natura, a privarsi di normali relazioni sessuali.
SABRINA FERILLI, SIGNORA SIMPATIA, largo sorriso accattivante, curve giuste e se non è una svista cattivella, zigomi pronunciati, da ‘ritocchino’ discreto, poco invasivo se paragonato ai deformanti eccessi di colleghe della terza e quarta età. Ne abbiamo ignorato la dote di politologa e nello specifico le disquisizioni ideologiche, la severità di giudice nel processo al Pd. Inclini al sospetto si è affacciato alla mente un possibile perché dell’arringa da pm rivolta ai dem e alla Schlein, ovvero gli effetti dell’ingaggio Mediaset non rivelato nel rispetto della privacy, ma immaginiamo generoso, pari alla riconosciuta notorietà dell’attrice romana che partecipa come ospite dello show di seconda serata “Tù sì che que vales”. Sabrina, non ha mai fatto mistero di vivere politicamente nella scia del padre militante comunista: piccona lo status attuale dei dem, che “operano in colpevole distacco dai problemi degli italiani”. E va oltre, addebita alla Schlein di ignorare i temi della sicurezza e dell’immigrazione, del benessere sociale, tutte opportunità per tornare a parlare al cuore del Paese. Manca solo l’indicazione del leader in grado di “cambiare rotta”. La requisitoria è apparsa nelle pagine del “Fatto Quotidiano”, che non fa mistero del ruolo di portavoce di 5Stelle. C’entra qualcosa la velleità di Conte di competere con la Schlein per assumere la leadership del centro sinistra?
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