Una ne fa (al giorno) e cento ne pensa (per i giorni successivi).
Stiamo parlando, of course, del Nuovo Imperatore Elon Musk. Che già progetta l’ormai prossimo sbarco su Marte, come del resto ha annunciato trionfalmente ‘The Donald’ nel suo primo, già storico discorso per l’insediamento bis alla Casa Bianca.
Ma è il mitico saluto rivolto da Elon alle folle oceaniche dei suoi fans che fa un momentino riflettere.
Quella mano sul cuore e poi subito il braccio teso. La ‘scenetta’ si ripete per ben 2 volte nel giro di pochi secondi: proprio come un robottino di marca Tesla, o Space X, se preferite.
Commenta in tempo reale il portavoce italiano di Super Elon, al secolo Andrea Stroppa, che posta sul suo account, ovviamente X: “L’Impero Romano è tornato. A cominciare dal saluto romano”.
Non sta nella pelle, il maggiordomo speciale nel Belpaese.
Ma poco dopo, viste le prime ‘reazioni’ sempre via social, è costretto a metterci su una pezza che più a colori non si può, innestando la retromarcia: “Quel gesto che alcuni hanno scambiato per un saluto nazista, è semplicemente Elon, che è autistico e così ha espresso i suoi sentimenti, dicendo ‘voglio darti il mio cuore’ ed è esattamente cosa ha comunicato al microfono. A Elon non piacciono gli estremisti!”.
In un italianoide che più improbabile non si può, il ‘portavoce’ dà al mondo intero, a tutta la popolazione del pianeta, una notizia bomba: Elon Musk, il suo ‘Imperatore’, è autistico.
Meno confuso il pensiero del futuro ottavo Re de Roma, che sbotta: “Francamente avrebbero bisogno di ‘sporchi trucchi’ migliori”. E aggiunge: “L’attacco ‘sono tutti Hitler’ è stucchevole”. Davvero.
Vanno in brodo di giuggiole i nazi di mezzo mondo che inondano il web di capriole e tric trac.
“Stanno già accadendo, fin dal primo giorno, cose incredibili”, esulta Andrew Torba, fondatore di ‘GAB’, un social molto popolare tra suprematisti bianchi, antisemiti e neonazi.
Fa eco Christopher Pohlhaus, leader del gruppo nazi americano ‘Blood Tribe’: “Non mi interessa se è stato un errore, mi godrò le lacrime”.
Dà il massimo un commentatore di estrema destra, negazionista dell’Olocausto da sempre, Evan Kilgore: “Porca miseria. Elon Musk ha appena fatto Heil Hitler al raduno per l’insediamento di Trump a Washington… E’ incredibile!”.
Analizza il reporter d’inchiesta che segue da vicino i gruppi estremisti di mezzo mondo, Nick Martin: “Musk ha fatto due inequivocabili saluti romani e loro hanno ricevuto il suo messaggio forte e chiaro”.
Gongoleranno certo, uber alles, i neonazi di ‘Allianz Fur Deutschland’, in rampa di lancio per il voto politico tedesco tra meno di un mese, con il Cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz alle corde, destinato ad una epocale sconfitta. E il fresco endorsement griffato Musk è tutta benzina per il rombante motore AFD che più nero non si può.
Brevi note sul ‘portavoce’ italico dell’Imperatore.
Scorrendo in rete, si può leggere che il suo nome fa capolino nella maxi inchiesta SOGEI, la società controllata dal ministero dell’Economia che si occupa di gestione dei servizi informatici di diversi Enti pubblici di casa nostra. Stando alle accuse formulate dai pm (peraltro nebulose), un ufficiale della Marina Militare italiana gli avrebbe passato informazioni top secret in cambio della promessa di agevolare un accordo commerciale tra Space X e un’azienda legata ad un’altra azienda di cui l’ufficiale possiede delle quote societarie. Staremo a vedere.
Scorrendo il curriculum del rampantissimo Stroppa da Tor Pignattara (uno dei mega quartieri dell’hinterland romano), risulta che addirittura ultra minorenne si fece notare delle ‘autorità’ per la sua vicinanza al gruppo di hacker internazionali ‘Anonymous’. Un paio d’anni dopo lo notò anche un fedelissimo di Matteo Renzi, l’imprenditore Marco Carrai. Nel 2017, ad appena 22 anni, il suo nome rimbalzò tra le cronache nazionali per alcune vicende legate ad una (presunta) campagna di disinformazioni di pagine Facebook della Lega e dei 5 Stelle. Boh.
Ma la sua stella si illumina meno di tre anni fa, nel 2022, quando lo nota, eccome, Twitter che diventa X grazie a Musk. Che da allora in poi si trasforma nel suo Mito, nel suo Vate, nel suo Dio sceso in terra a miracol mostrare. Ne raccontiamo solo una: ha più volte, mister Stroppa, paragonato il Genio di Capo Elon a quello di Leonardo da Vinci. Capito la musica?
Non ci resta che consolarci con qualche tragicomica risata. Tutto grazie al talento indimenticabile di uno dei più grandi attori di tutti i tempi, Peter Sellers, protagonista de Il Dottor Stranamore per la regia di uno dei più grandi registi di tutti i tempi, Stanley Kubrick.
Imperdibile una delle scene finali, quella di Seller-Stranamore, ex colonnello hitleriano alla corte del presidente Usa (interpretato sempre dal magico Sellers). E il braccio destro che ‘automaticamente’ si alza: autismo anche quello…
A questo punto vi proponiamo due link. Il primo vi fa vedere la scena con Elon protagonista; il secondo quella con Peter. Godetevele. Ma riflettete…
VIDEO tratto da Mediaset Infinity
VIDEO DAL FILM IL DOTTOR STRANAMORE
https://www.youtube.com/watch?v=mT1hyCf_KwE
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