20 GENNAIO / TERNO SECCO SULLA RUOTA TRUMP-FAUCI-GATES

Entra subito di diritto nella storia, questo 20 gennaio 2020. Non solo per la trionfale proclamazione di Donald Trump al suo secondo mandato presidenziale, indiscusso re della Casa Bianca. Ma anche per altre due chicche non da poco. Censurate dal mainstream, dai media occidentali del ormai del tutto cloroformizzati.

In pole position, l’ultima performance dell’imperdibile Joe Biden, che mette a segno in extremis, a poche ore dall’ingresso del suo acerrimo rivale, il colpo ad effetto annunciato un mese e mezzo fa ma non ancora andato a segno: la ‘grazia preventiva’ al big friend Anthony Fauci, il virologo e gran regista del più grande massacro dell’ultimo secolo, lo sterminio via vaccini anti Covid.

Donald Trump che oggi s’insedia alla Casa Bianca. Sopra, Bill Gates e Anthony Fauci insieme ad un convegno

Non è finita qui. Perché ha appena preso il via, nell’incantato scenario di Davos, Canton dei Grigioni in Svizzera, la cinquantacinquesima edizione del ‘World Economic Forum’, per la magica regia di Bill Gates, un altro grande amico di Fauci e presenza ovunque sul fronte dei Vaccini a livello mondiale. Dio lo fa e poi li accoppia, come si diceva un tempo. E ‘tutto si tiene’, come si dice ancor oggi. Visto che del Trump day ne potete leggere e vedere di tutti i colori sui media, passiamo meglio ai raggi x gli altri due ‘fatti’ da novanta. Cominciamo dal virologo di ben 7 presidenti a stelle e strisce, killer Fauci.

 

Il NEO-GRAZIATO ANTHONY FAUCI

Al quale, come detto, il peggior presidente Usa dell’ultimo ventennio (ci vuole non molto, del resto) ha donato la ‘grazia preventiva’, prima di lasciare in modo che più vergognoso non si può le ovattate stanze della Casa Bianca.

Un ‘istituto’, la grazia-preventiva’, che il rincoglionito ma su questo fronte ‘lucido’ Joe (con l’ovvio ausilio della sua band) ha letteralmente inventato di sana pianta: perché nei codici, fra le leggi & normative Usa e non solo, non esiste.

Averte mai letto o sentito, nel pur tanto ‘libero’ (sic) e ‘democratico’ (sic) mondo occidentale di una grazia concessa a qualcuno che non sia mai stato condannato da alcun tribunale, né nazionale né internazionale, in nessuna aula di giustizia?

A memoria d’uomo, MAI. Perché ‘non esiste’ nei fatti: e anche un bimbo delle elementari è in grado di capire una assurdità del genere, alta come un grattacielo.

Il presidente uscente Joe Biden

E’ allora evidente: Biden ha, di tutta evidenza, voluto anticipare i possibili eventi con l’arrivo di ‘The Donald’ alla Casa Bianca. Sa bene che Fauci è responsabile di giganteschi crimini contro l’umanità, e per questo ha voluto piazzare uno scudo protettivo davanti al corresponsabile Anthony.

Ma quale valore mai può avere una ‘protezione’ del genere?

Che si dimostra, in modo che più palese non si può, una totale ammissione di colpa!

Farà bene, una qualsiasi Corte di Giustizia a stelle e strisce che abbia voglia di far rispettare un minimo la legge, a mettere subito, in tempo reale, sotto accusa sia Biden che Fauci (e la gang al seguito) per sterminio scientifico: non solo dei cittadini americani, ma di mezzo mondo.

I due, anzi, dovrebbero essere immediatamente denunciati davanti alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per i crimini contro l’umanità. Peccato conti come il 2 di briscola, perché le sue ‘sentenze’ (sic) non vengono mai eseguite.

E allora: perché non dar vita ad una Corte tipo Norimberga II, capace di prendere decisioni reali, non taroccate e solo di carta? E trovino attuazione, non restino solo nel libro dei sogni?

Così, ad esempio, possono finalmente andare alla sbarra criminali del calibro di un Fauci, di un Biden e di un Bibi Netanyahu. Per tutti i gusti.

Torniamo al virologo-assassino, alias Fauci.

In tempi certo non sospetti, vale a dire a novembre 2021, ne ha dettagliato in modo perfetto, davvero ‘scientifico’, il profilo criminale Robert Kennedy junior nel suo ‘The Real Anthony Fauci’, in grado di anticipare quanto è successo e di denunciare fatti & misfatti sulla pelle dei cittadini americani e certo non solo.

Robert Kennedy Jr. con Donald Trump

Non è finita qui. Perché il coraggioso fondatore della battagliera associazione ‘Children’s Health Defence’, dopo due anni esatti, novembre 2023, ha firmato un altro must, che tutti dovrebbero leggere (insieme al primo), ossia ‘Wuhan – The Cover Up’: un j’accuse che dettaglia, in modo inoppugnabile, non solo il Depistaggio scientifico portato avanti dalla Casa Bianca, per la regia di Fauci, sul fronte della pandemia; ma anche sulle famigerate origini del Coronavirus, ‘studiato’ e messo a punto nei laboratori cinesi di Wuhan, grazie ai fondi generosamente elargiti dagli Stati Uniti. E sapete da chi? Da quel ‘National Institute for Allergy and Infectiouse Deseases’ presieduto a vita dall’onnipresente Fauci (1984-2022).

La ‘Voce’ ne ha scritto in decine e decine di inchieste, a partire dal 2021.

E la connection, del resto, è stata documentata da due ponderose inchieste giudiziarie portate avanti con coraggio da due procuratori Usa, della Louisiana e del Missouri: però ‘tacitate’ dalla Casa Bianca. Da qui nasce la perversa ‘ratio’ della grazia preventiva elargita da Biden: teme, of course, che quelle inchieste ora balzino alla luce e i responsabili, finalmente, vengano portati in tribunale affinché siano condannati per i loro crimini.

Capito?

IL ‘WEF’ MADE IN BILL GATES

Passiamo all’appuntamento WEF che in queste ore si sta celebrando tra le nevi griffate Davos.

Un mega meeting ormai ‘storico’ che da cinque anni ha ormai superato il mezzo secolo di vita. Storicamente animato dal banchiere tedesco di trascorse forti simpatie nazi, Klaus Schwab. Il quale ha da circa un anno passato il fronte organizzativo nelle mani del figlio: mentre il deus ex machina, da oltre un decennio, è uno e uno solo, l’onnipresente miliardario & filantropo Bill Gates. Il grande amico (nonché compare di merende a botte da miliardi di dollari) dell’imperdibile Fauci.

Facciamo subito un salto nel tempo, 15 anni suonati indietro, per entrare meglio nel ‘clima’ che si respira alle alte quote del Canton dei Grigioni.

Klaus Schwab

Perché proprio all’edizione WEF 2010 Super Bill si esibì nella sua famosa (o meglio famigerata) profezia. Così infatti vaticinò: “Il prossimo decennio sarà caratterizzato da terribili pandemie. E quello seguente da ancor più catastrofici cambiamenti climatici”.

Aveva davvero la Palla di cristallo, il fondatore di ‘Microsoft’…

Il quale, proprio in quel miracoloso 2010, ebbe la altrettanto profetica idea di tenere a battesimo una ‘start up’, una piccola sigla, inaugurata in quattro stanze. La chiamò, in modo sempre avveniristico, ‘Moderna’: un po’ come Lucio Dalla (speriamo non si rivolti nella tomba per il blasfemico paragone) titolò la sua ‘Futura’.

E sapete quale è poi stato il futuro della novella star di Big Pharma? Quello – dopo neanche 10 anni – di tagliare da primatista il traguardo nella progettazione, produzione e commercializzazione dei vaccini anti Covid. Preceduta di un’incollatura da un colosso del calibro della statunitense ‘Pfizer’, nell’occasione gemellata con un altro pezzo da novanta, la tedesca ‘BionTech’. Anche in questa circostanza, sempre arcimiliardaria: Dio li fa e poi li accoppia. Anche se sulla salute & la pelle di tutti i cittadini: trattati come cavie. O, se preferite, come carne da macello.

Perché ormai tutti avete sotto gli occhi i devastanti effetti avversi prodotti dai sieri anti Covid: ben peggiori della patologia che, sulla carta, avrebbero dovuto curare. Avendo ottenuto un ok del tutto super anomalo dalla ‘Food and Drug Administration’ ad agosto 2020: dopo appena 4 mesi di sperimentazioni, di ‘trials’. Per di più taroccati.

Ma torniamo a bomba. Ossia al WEF. Prima di illustrarvi succintamente il programma 2025 che in queste ore va in scena (o in vomitevole sceneggiata), qualche altra notizia utile sul ‘burattinaio’, alias Gates.

Che ormai è saldamente al timone dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Visto che da donatore-finanziatore maximo a livello internazionale ormai precede nazioni del calibro di Francia, Regno Unito e Germania. Con gli Stati Uniti che, secondo le ultime parole di Trump, hanno saggiamente deciso di non finanziare più un organismo che punta solo a insabbiare & depistare, ‘OMS’ appunto: sulla pelle, anche stavolta, di tutti i cittadini del mondo (almeno delle 192 nazioni aderenti). E, addirittura, in loro nome: bestemmia altrettanto maxima.

Eccoci, allora, al finale col ‘Programma WEF 2025’.

Partiamo dal titolo che è già tutto un programma, “Collaborazione nell’era dell’intelligenza”.

Subito i numeri, come pomposamente reclamizzati dagli ‘organizzatori’.

3 mila i partecipanti, una folla oceanica di super esperti e autorità da tre quarti del mondo.

60 fra Presidenti e Capi di Stato; primi ministri, premier o cancellieri.

1.600 i capitani d’industria, il gotha dell’imprenditoria mondiale.

Poi le presenze ‘top’.

Ursula von der Leyen

La appena ‘risanata’ (dopo 20 giorni di ‘quarantena’) Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, in attesa della prossima convocazione davanti al tribunale di Liegi per il ‘Pfizergate’. Il suo grande amico, il pupazzo di Kiev, Volodymyr Zelensky. Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, che tra meno di un mese si presenta davanti al plotone di esecuzione per il voto in Germania che sancirà – grazie agli autogol a raffica targati SPD – la vittoria dei nazisti. Il presidente dello Stato d’Israele, protagonista del fresco genocidio, Isaac Herzog. Il vice primo ministro cinese, Ding Xuexiang.

Sulla sicurezza dei partecipanti vigileranno 5.000 gendarmi della Polizia Cantonale dei Grigioni. Il 23 gennaio, in video conferenza, è previsto un intervento del neo ri-presidente Usa Trump.

Cin cin.

P.S. Per rileggere articoli e inchieste messi in rete dalla Voce sul WEF, vi consigliamo come al solito di andare alla casella CERCA che si trova in alto a destra della nostra home page, e digitare, ad esempio, WEF o WORLD ECONOMIC FORUM, OMS o ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’; BILL GATES oppure ANTHONY FAUCI, o URSULA VON DER LEYEN; o ancora ROBERT KENNEDY. Buone letture.

Comunque, vi proponiamo l’ultimo pezzo pubblicato dalla Voce sul virologo killer Fauci: è del 10 dicembre 2024,

MONDO CAPOVOLTO / ANTHONY FAUCI GRAZIATO E ROBERT KENNEDY BOCCIATO?


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento