Giallo di Capodanno per Ursula von der Leyen.
Ha beccato una brutta polmonite o cosa?
Gli interrogativi si rincorrono frenetici nei corridoi dei suntuosi palazzi di Bruxelles e di Strasburgo. Dopo l’annuncio ufficiale verrà stravolto il prossimo calendario ufficiale degli appuntamenti della neo riconfermata Presidente della strategica Commissione UE.
Alle prese in queste settimane, lady Ursula, con un’altra rogna, stavolta di stampo giudiziario, per il ‘Pfizergate’ che bussa alle porte del Tribunale di Liegi e la vede alla sbarra con il CEO della star di Big Pharma, Albert Bourla.
Proprio mentre corrono in rete le esplosive dichiarazioni rilasciate dall’ex vice presidente di ‘Pfizer’, lo scienziato e super esperto di vaccini, Mike Yeadon: “Quei vaccini a mRNA stato stati progettati scientificamente per danneggiare la salute, menomare, uccidere e minare la fertilità umana”.
Una bomba.
Ma riavvolgiamo il tragico nastro e partiamo dalle news.
MAXI BUSINESS SULLA PELLE DEI CITTADINI
Partiamo dalle ultime parole pronunciate dal portavoce della Commissione UE, Stefan De Keermaeker. “Il presidente von der Leyen ha annullato i suoi impegni esteri per le prime due settimane di gennaio. Sta affrontando una grave polmonite”. Si tratta degli appuntamenti, fissati da mesi, prima a Lisbona, in Portogallo, e poi a Danzica, in Polonia. Secondo l’autorevole sito ‘Politico’, il sempre infaticabile presidente – nonostante la preoccupante affezione – sta cercando di gestire alcuni “affari ufficiali” da remoto, ossia dalla sua magione ad Hannover, dove vive con il marito, Heiko von der Leyen, vertice della società americana di biotecnologie ‘Orogenesis’, in affari con ‘Pfizer’.
E ‘Politico’ raccoglie alcune voci che circolano ai piani alti griffati UE: “C’è chi si chiede se la grave affezione che la affligge non possa caso mai essere la ‘polmonite di Wuhan’, che si è preferito chiamare Covid-19”.
Non solo una bomba, ma un ‘ordigno’ di difficilissima gestione per i vertici UE, se così fosse.
Per una sfilza di motivi.
In pole position il fatto che lady von der Leyen è stata ed è la autentica portabandiera dei vaccini fin dai tempi della pandemia, sostenendone a spada tratta l’efficacia e la sicurezza.
Come mai – si chiederebbero non pochi cittadini UE e non solo – s’è beccata il Covid se quel vaccino era efficace al 93-94 per cento come sempre sbandierato da Pfizer e Moderna, le prime a tagliare il traguardo sulla produzione dei vaccini anti covid nell’estate 2020?
Che dire poi dell’altrettanto sbandierata (o millantata) sicurezza, vista la montagna di effetti avversi in mezzo mondo? Una pessima pubblicità per quei ‘prodotti’ (che è meglio non chiamare più neanche vaccini, per rispetto a quelli ‘tradizionali’), soprattutto tenuto conto che una settimana sì e l’altra pure fanno capolino sui media continui allarmi per le prossime, devastanti pandemie: dall’aviaria alla fantomatica ‘Malattia X’ è da un anno SOS continuo.
Per non parlare – vera ciliegina sulla torta – del ‘Pfizergate’ di cui abbiamo fatto cenno all’inizio e su cui la Voce ha scritto decine e decine di volte.
Il processo di Liegi, infatti, punta i suoi riflettori su tre maxi contratti stipulati dalla Presidente della Commissione UEnel 2021 con il Ceo di Pfizer, il veterinario greco Bourla. Non pochi dubbi sui primi due, per via soprattutto delle clausole totalmente vessatorie per la stessa UE, visto che venivano escluse sanzioni & penali a carico di Pfizer per eventuali effetti avversi dei vaccini.
Ma il terzo contratto di fornitura, e anche il più pingue, da ben 31 miliardi di euro (non proprio noccioline), è quello che ha fatto drizzare le antenne agli inquirenti belgi, che hanno formulato capi di imputazione da brivido: corruzione, frode, distruzione di documenti, associazione a delinquere. Subito spiegato il perché: di quel terzo contratto, infatti, non è rimasta alcuna traccia. A quanto pare è stato stipulato via sms, ossia un messaggino. Addirittura scomparso, letteralmente volatilizzato.
Ai confini della realtà. Ma ben dentro i confini di una UE dove la corruzione, soprattutto griffata Ursula, regna sovrana. Con un popolo suddito addirittura reso cavia: visto che quegli sporchi affari messi a segno da lady Ursula in combutta l’amico Bourla (anche in affari con il marito, Heiko), sono stati ‘giocati’ sulla pelle e sulla vita di tutti i cittadini europei, costretti a vaccinarsi, in perfetto stile nazista. E, non dimentichiamolo, lady Ursula, prima della scalata ai vertici UE, ha occupato la poltrona di ministro della Difesa nel governo tedesco. Per lei & il compare di merende, quindi, sarebbe ben più appropriato un processo davanti alla ‘Corte dell’Aja per i crimini contro l’Umanità’. C’è sempre tempo, perché tra Liegi e l’Aja la distanza non è poi molta…
Per illustrarvi in modo più dettagliato crimini & misfatti made in von der Leyen & C., vi riproponiamo la lettura di due inchieste messe in rete dalla Voce negli ultimi mesi.
Ecco quindi, del 17 luglio 2024,
URSULA VON DER LEYEN / E’ CORROTTA. PERCIO’ LE SPETTA IL BIS AL VERTICE UE
E, del 21 dicembre 2024,
COVID & VACCINI / VERRA’ MAI FATTA LUCE SU CRIMINI & MISFATTI?
IL J’ACCUSE DELL’EX VERTICE PFIZER
Guarda caso, proprio nelle ultime settimane, sono tornati alla carica due scienziati che hanno svolto per anni super ricerche sui vaccini, o meglio su quei prodotti a mRNA che hanno invaso il mondo e ora lo stanno massacrando.
Due ‘pentiti’ di grande coraggio scientifico, perché si sono accorti dei mostri che avevano contribuito a creare e da un paio d’anni stanno denunciando i giganteschi pericoli per tutta l’umanità. E stanno scoperchiando dei colossali Vasi di Pandora.
Stiamo parlano di Robert Malone e di Mike Yeadon.
Il primo è il vero inventore della tecnologia mRNA per la produzione dei vaccini ‘genici’, come quelli messi in campo da ‘Pfizer’ e ‘Moderna’. La Voce ha ripreso il suo ultimo j’accuse solo pochi giorni fa, nell’articolo dedicato ai continui allarmi suonati dalla virologa (sic) de noatri, Ilaria Capua. E’ infatti del 3 gennaio il pezzo (dove ritrovate le parole di Malone) titolato
ILARIA CAPUA / ENNESIMO SOS PANDEMIA. DOPO “X”, ORA E’ “AVIARIA”
Il secondo è un rinomato ricercatore britannico, per molti anni al servizio di ‘Pfizer’, tanto da esserne nominato vice presidente. Ma ad un certo punto, proprio come l’apprendista stregone, si è reso conto di quello che stava combinando con i suoi colleghi ricercatori. Ha capito e se n’è andato, rinunciando al dorato incarico che però lo portava ad essere un killer: o quanto meno un complice.
Ecco gli ultimi fatti. A fine ottobre il coraggioso ex deputato inglese Andrew Bridgen, dopo mesi e mesi di vane richieste, è riuscito ad ottenere il privilegio di parlare davanti al Parlamento britannico. Ottenuta l’autorizzazione, ma davanti ad un’aula praticamente deserta, ha illustrato i nefasti effetti avversi causati dai prodotti Covid.
All’uscita da Westminster, s’è radunata una folla che gli ha chiesto di parlare di nuovo. Al suo fianco si è subito schierato l’ex numero due di Pfizer, Yeadon. Che ha pronunciato frasi da brividi, un atto d’accusa in piena regola contro i colossi di Big Pharma, che conosce come le sue tasche per avervi lavorato molto a lungo.
Un paio di passaggi salienti vi fanno capire tante cose e aprire gli occhi.
“Se mi seguite, sapete che ho trascorso più di 30 anni nella ricerca dell’industria farmaceutica e biotecnologica, ho una specializzazione in tossicologia e ho lavorato con i colleghi alla progettazione di molecole sperimentali che speravamo potessero diventare dei farmaci”.
Così prosegue: “Andando dritto al punto, potete anche non crederci, ma io ne sono sicuro, e non poco: questi prodotti(i sieri a mRNA, ndr) sono stati progettati intenzionalmente per danneggiare la salute, mutilare, uccidere e per ridurre la fertilità umana”.
Una bomba che più dirompente non si può.
E aggiunge: “Questo è il mio verdetto, posso sostenerlo, documentarlo, e a breve sarò in tribunale davanti alla Corte Suprema della Costa Rica, ed userò esattamente queste argomentazioni, fornendo tutti i dettagli. Sono progettati per danneggiare tutti. I prodotti a mRNA sono pericolosi, per favore non assumeteli”.
Il reporter olandese Robin De Boer, sul suo sito ‘nineforevernews.nl’ ha documentato la notizia. E, soprattutto, sta spopolando in rete un messaggio postato su X dall’ex deputato orange Henk Krol. Per leggerlo, basta digitare X HENK KROL MIKE YEADON
Ultima ciliegina sulla torta alla vaccinara.
LE MIRACOLOSE ZANZARE DI SUPER BILL
Adesso dedicata al filantropo miliardario Bill Gates, il fondatore dell’impero Microsoft che nell’ultimo quindicennio s’è rimboccato le maniche e ha fatto correre palate da decine di miliardi di dollari proprio sul fronte dei vaccini. Finanziando, tra l’altro, la nascita e la fulminea scalata di ‘Moderna’ nel gotha di Big Pharma.
Profetica, esattamente 15 anni fa, al ‘World Economica Forum’ di gennaio 2010 nella sontuosa location a Davos, la sua profezia: “Il prossimo decennio sarà caratterizzato da devastanti pandemie e quello successivo da ancor più catastrofici cambiamenti climatici”. Aveva davvero la palla di vetro, mister Bill, che nel frattempo è anche diventato il più grande latifondista degli Stati Uniti e, soprattutto, il deus ex machina dell’‘Organizzazione Mondiale della Sanità’essendone ormai diventato il primo finanziatore-donatore a livello planetario.
Eccoci alla sua ultima, sempre più acrobata performance.
Sempre sul fronte dei vaccini, e stavolta giocata a botte di ‘zanzare’.
Ecco cosa denuncia il reporter scientifico Frank Bergman.
“Bill Gates ha investito milioni di dollari nel suo progetto per usare ‘un esercito di zanzare’ come ‘vaccinatori volanti’ per vaccinare in massa intere popolazioni senza il loro consenso”.
Esattamente un anno fa, infatti, è stato portato a termine presso l’olandese ‘Leiden University Medical Center’ (ULMC) un dettagliato studio, poi pubblicato dal non poco autorevole (ma ‘sponsorizzato’ con i dollari di Big Pharma) ‘New England Journal of Medicine’. La ricerca sentenzia che le zanzare possono essere ottimamente utilizzare per veicolare i vaccini, perché pungono un po’ tutti. Elementare, Watson.
La ‘Bill and Melinda Foundation’ – documenta carte alla mano Bergman – ha generosamente finanziato lo studio, elargendo a settembre 2023 oltre 1 milione e mezzo di dollari (per la precisione 1.578.317) e poi una seconda tranche 2 mesi fa, novembre 2024, ancor più pingue, quasi 2 milioni 300 mila dollari (per la precisione 2.227.871).
Da veri Babbo Natale!
Nel corso del 2024 sono andate avanti le sperimentazioni prima sulle cavie e poi su una pattuglia di 43 di ‘volontari’ (sic), ossia adulti compresi tra i 19 e i 35 anni. E in queste settimane cominceranno i test su un campione ‘umano’ molto più ampio.
Ma cominciano a fiaccare le prime, accese polemiche: soprattutto sul fronte del ‘consenso informato’ e della ‘sicurezza medica’.
Non si tratta certo delle prime ricerche sul tema. Nel 2010, ad esempio, lo scienziato giapponese Shigeto Yoshidar aveva modificato la saliva delle zanzare per somministrare ai topi vaccini contro la leishmania.
Da anni, poi, il nostro super zanzarologo, una delle super star tivvù dei vaccini, ora parlamentare PD, al secolo Andrea Crisanti, sta portando avanti ricerche sulle zanzare, alcune svolte addirittura presso l’Imperial College di Londra e finanziate anche sapete da chi? ma dalla onnipresente ‘Bill & Melinda Gates Foundation’. Of course…
Non è ancora finita. Perchè il benefattore di tutta l’umanità, alias Bill Gates, in un’intervista di fine anno gentilmente concessa ai microfoni della ‘CNBC’, non le manda certo a dire: contro chi solo osa mettere in dubbio il suo Verbo…
Ecco le parole del Profeta: “I cittadini che mettono in discussione le narrazioni ufficiali sui vaccini verranno censurati tramite l’intelligenza artificiale”.
E subito rincara la dose, per far intendere a chi non vuol intendere: “Quelli che esortano a evitare i vaccini stanno incitando alla violenza”.
A quando il taglio delle mani e, soprattutto, della lingua, per i nuovi terroristi ‘no vax’?
O meglio, di tutti coloro che osano mettere in discussione quei prodotti che causano malattie, invalidità & morte?
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