Star lontani dal ‘sovranismo’ della Tv spazzatura preserva da patologie del nostro tempo malato. L’antidoto? La lettura, farmaco mentale da prescrivere e assumere con salutare regolarità, buon cinema e teatro, eventi culturali che arricchiscono il sapere. Ma…ma il contestato trash dei network televisivi, la Rai melonizzata e il colosso privato di Mediaset, di Del Debbio, Porro, Giordano e confratelli d’Italia, senza averlo concordato, ieri hanno proposto un serale post Tg di concomitanti attrattori e Napoli, ma non è la prima volta e non sarà l’ultima, ha interpretato il ruolo di protagonista. Rispetto per la sincerità vuole che questa riflessione sia di pubblico dominio, ovvero lo smanettare sul telecomando, detto zapping, indotto dalla molteplicità dell’offerta televisiva del 4 di gennaio, anticipata alle 18 dall’impresa di Lukaku e compagni in quel di Firenze, dove il Napoli ha violato lo stadio Artemio Franchi con un perentorio 3 a 0. Lo hanno raccontato Dazn, esoso detentore dei diritti televisivi per la serie A, Rai 1, la radio ufficiale degli azzurri in chiave “Forza Napoli sempre” (nessuno è perfetto). Il poi (21 e 30) è uno struggente elogio di Rai2 del genio musicale di Pino Daniele, firmato magistralmente da Giorgio Verdelli. Due ore di magie musicali. E Rai 1 ha celebrato il rito del festival del circo di Montecarlo, appuntamento storico con il meglio del mondo circense. Introduzione dei ‘numeri’ e conduzione dello show di Serena Autieri. Di nuovo Napoli protagonista. Mediaset ha risposto con ‘Non ci resta che piangere’, capolavoro di Benigni e Troisi (ancora Napoli), giganti della comicità pari al top della coppia stratosferica Totò-Peppino De Filippo.
“Napule”, ha cantato daniele “è ’na carta sporca e nisciuno se ne importa” ma anche “Napule è mille culture…e a’ sape tutto ’o munno”… “Napule è mille culure”. La sua Napoli ieri sera ha dato di nuovo il meglio di sé.
C’È, PER FORTUNA, CHI BEN MOTIVA L’OSTRACISMO al linguaggio scurrile che ‘infiora’ i testi di Tony Effe, chi risponde con le armi dell’onestà intellettuale all’incomprensibile assoluzione del rozzo machismo, delle volgarità del rapper, che hanno indotto il comune di Roma a cancellare sua la partecipazione al concerto di Capodanno. È incredibile l’endorsement di cantanti donne con un passato di combattivo femminismo, schierate nella circostanza contro la presunta censura che è solo rispetto per le donne e condanna di gratuite volgarità. Silvestri, leader dei Modà critica Tony Effe per i testi considerati volgari e irrispettosi verso le donne: “Sanremo 2025, “Non avrei mai invitato chi parla delle donne in modo così sconsiderato”. E sottolinea la responsabilità di ogni cantautore nei confronti del proprio pubblico. “Non c’entrano le parolacce. Oggi troppa musica oggi porta i giovani a pensare che le donne possano essere maltrattate. Mia figlia Gioia, 13 anni, mi parla di robe strane: papà cosa significa “Se mi guardo allo specchio mi viene duro, Lei ti salta sul c…o come un canguro?”’ (in “Bla” di Niky Savage). Ero in macchina con lei e un’amichetta, fan di Tony Effe, le chiedo: cosa ti piace? Parla delle donne come se fossero cacche di cane sul marciapiede, vorresti essere considerata così?” Pazzesco, l’influencer Giulia De Lellis (‘Uomini e donne’, Mediaset), soggetto di una chiacchierata relazione con Tony Effe lo difende a oltranza, bell’esempio di stridente contraddizione con il suo essere donna. Incantata spettatrice del concerto alternativo del rapper, dopo lo show gli ha dedicato u post sui social con annessa foto di un tenero bacio. Contenta lei…
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.