ENZO BIANCHI / PENA PER VANNACCI. E PER LA SINISTRA NARCISISTA

“La maggior parte dei credenti non segue Papa Francesco”.

“Negli Stati Uniti Biden o Trump fa lo stesso. La loro democrazia è solo capace di esportare guerra”.

“Il pianeta sta andando in fiamme”.

“Il governo italiano non ha alcun interesse per la giustizia sociale e l’uguaglianza”.

“Roberto Vannacci è un residuo fascista: mi fa pena”.

“Matteo Salvini è un uomo senza cultura”.

“A sinistra c’è ben poco, e quel poco è malato di protagonismo narcisistico”.

“Se domani ci sono le elezioni, io non vado a votare”.

Papa Francesco. Sopra, Enzo Bianchi

Giudizi taglienti come accette, come ben pochi hanno oggi il coraggio civile di azzardare. Un coraggio che non manca certo ad una delle menti più lucide – a 82 anni suonati – di casa nostra, il fondatore, addirittura 60 anni fa, nel 1965, della mitica comunità di Bose, in provincia di Ivrea, padre Enzo Bianchi. Quasi 5 anni fa, nel 2020, venne costretto ad allontanarsi dalla sua creatura per un inspiegabile e mai spiegato decreto papale, con ogni probabilità frutto della burocrazia vaticana che Bergoglio non è riuscito a sconfiggere e sradicare. Ora Enzo e i suoi fratelli vivono, come eremiti, nella Casa della Madia, ad Albiano d’Ivrea. E a pochi chilometri da Bose.

Ha appena firmato, in vista dello storico appuntamento, ‘Lessico del Giubileo’, pubblicato da ‘EDB’.

Giorni fa, in occasione dell’ottantottesimo compleanno di Papa Francesco ha messo in rete su X questo messaggio: “E’ un vegliardo più che un vecchio che veglia sulla Chiesa guidando un gregge che fatica a seguirlo. Ma lui non lo abbandona e continua da profeta a camminare davanti cercando le pecore che fuori dal gregge rischiano di perdersi”.

Così continua Enzo Bianchi nella sua analisi, profondamente visionaria e fortemente realistica allo stesso tempo. Un vero miracolo ai tempi d’oggi, schiacciati come siamo da parole al vento, sciocchezze allo stato pure & fake news: nella migliore delle ipotesi.

La maggior parte dei preti e della gente non segue le parole e il percorso di Papa Francesco. Una parte non è contenta di quello che lui vede come cammino della Chiesa, soprattutto quando parla dei poveri, degli scarti, dei peccatori: gli uomini religiosi non lo comprendono. E non lo capiscono nemmeno quelli che lo scimmiottano, tanti preti di strada che sono diventate star tivvù”.

Donald Trump e Joe Biden

Sugli USA: “Sono convinto che il presidente degli Stati Uniti non abbia alcuna soggettività di potere. Decide sotto dettatura dei grandi poteri dell’America: i fabbricanti di armi, i leader del settore energetico. Biden o Trump poco cambia: saranno comunque altri a decidere se finire le guerre, se ‘trasportare’ democrazia come hanno sempre fatto. Mi preoccupa molto la situazione internazionale, questo scontro da terza guerra mondiale: il pianeta sta andando in fiamme”.

Sul Medio Oriente: “Gli Stati Uniti, pur di avere un piede in quella area, stanno causando tutto questo tramite Israele. La guerra messa in atto è fatta a nome degli Usa, soprattutto per controllare le fonti petrolifere”.

Sull’attuale governo italiano:La realtà è una politica che deve assolutamente compiacere la Chiesa con le sue richieste a favore dalla natalità e della famiglia: ma manca del tutto l’occhio della giustizia e dell’uguaglianza”.

Sulla premier Giorgia Meloni: “Comunica bene con l’italiano medio e volgare che ha bisogno di qualcosa di gridato e di forte. Pur di non pensare, gli slogan e le dichiarazioni in pompa magna colpiscono”.

Roberto Vannacci

Su Roberto Vannacci: “Mi fa pena. Mi sembra sia uno di quei residui che purtroppo ci sono dovunque di una volgarità fascista che permane anche da noi”.

Su Matteo Salvini: “Manca proprio dei connotati minimi di cultura che dovrebbe avere un qualunque ministro di questo Paese”.

Sulla ‘sinistra’ (o quel che ne resta): “C’è ben poco. Continuano ad arrabattarsi gli uni contro gli altri senza mai avere una visione che non sia troppo personalistica e soggettiva. La sinistra è malata di protagonismo narcisistico”.

Sulle elezioni: “Domani non andrei a votare”.

Chiudiamo con le parole pronunciate poche ore fa da Papa Francesco nel corso di un incontro che si è appena svolto in Vaticano con il rettore dell’‘Università delle Religioni e delle Denominazioni’ dell’Iran, Abolhassan Navab. Ecco quanto ha testualmente detto Bergoglio a proposito del sempre più bollente e cruento conflitto in Medio Oriente.

Non abbiamo problemi con gli ebrei. Il nostro unico problema è con il premier Bibi Netanyahu, che ha causato la crisi nella regione e nel mondo senza portare attenzione alle leggi internazionali e ai diritti umani”.

E’ necessario che le assemblee internazionali possano arrivare rapidamente ad una soluzione”.

Parole che non ammettono dubbi.

E che, ovviamente, sono state oscurate e censurate dai media di casa nostra, totalmente genuflessi davanti agli interessi del gendarme del mondo – come ha lucidamente sottolineato Enzo Bianchi – ossia gli Stati Uniti.


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