L’amico Musk

Tracotanza, menzogne, spocchia, megalomania, complesso di superiorità, strafottenza, trance da dispotismo, egocentrismo, aggressività da vittimismo, onnipotenza, cioè status di delirio: eredi d’eccellenza del mitico fondatore della psicanalisi racchiudono in queste tre righe l’identikit freudiano di soggetti al vertice di quote crescenti della frastornata umanità. Uno fra tutti?  Elon Musk, e non è da respingere perché fantapolitica il pronostico di vederlo prima o poi inquilino della Casa Bianca, nel Paese definito per chiara superficialità e nostra interessata subordinazione esempio mondiale di democrazia.

Sono note, negativamente significative, le immagini (foto allegata) delle effusioni di Giorgia con il generoso finanziatore di Trump, della destra regressiva degli Usa e per sua esplicita minaccia di chiunque nel mondo operi contro la democrazia, i sorrisi ‘affettuosi’ con il rapidamente miliardario sud africano americanizzato, cioè migrante, che non verserebbe lacrime se una devastante pandemia risolvesse radicalmente il ‘problema’ emigrazione, eliminando intere etnie di profughi. Fatti loro? E no, “chi se ne frega” è patrimonio esclusivo di nostalgici del fascismo, dell’Italia che si prostra agli Usa dai tempi bui del piano Marshall e li stiamo ancora ripagando, nel ruolo di  comparsa nello scenario dominato da Washington, dell’America che assolve il tycoon coinvolto in più processi,  finora salvato dalla galera per la ‘generosa’ imperfezione del sistema giudiziario americano, considerato ‘grande amico’ dalla nostra premier, in estasi per un reiterato “ma quanto sono brava” per auto esaltazione alimentata dai  media del suo ampio amichettismo nostrano, da testate di Paesi per loro fortuna non coinvolti dal nulla del governo di destra italiano.

Dunque Musk, Giorgia e il rischio di affidare ai satelliti del politicamente squinternato tecnocrate la rete italiana di copertura internet, ovvero il pericoloso dominio di dati sensibili e di tutti noi. Un’anteprima del pericolo Musk? La minaccia ai magistrati italiani per l’ostacolo all’idea folle della Meloni dei centri di detenzione in Albania, l’insulto “fesso” rivolto a Scholz, schierato contro la xenofobia e il criminale di guerra Netanyahu. Giorgia, intervistata dal Corriere della Sera: “Elon Musk è un uomo geniale ed è sempre molto interessante (?) confrontarsi con lui… Musk è una grande personalità del nostro tempo (!!!), un innovatore straordinario e che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro. Certo, ci sono cose su cui il nostro punto di vista è più simile (quali? nrd),  altre che ci vedono più distanti (quali?ndr), ma questo non impedisce il confronto… Fa abbastanza sorridere chi fino a ieri esaltava Musk come un genio (cioè lei, ndr) e oggi invece lo dipinge come un mostro (i democratici, ndr) solo perché ha scelto il campo ritenuto “sbagliato” della barricata (la destra antidemocratica, ndr)”. Domanda: “Non crede, che alcune opportunità concesse alle aziende di Musk (copertura satellitare dell’Italia, ndr) possano diventare un rischio rispetto alla sicurezza?” “In primo luogo, ho lavorato e lavoro per avere maggiori investimenti in Italia e valuto l’utilità di ogni investimento con la lente dell’interesse nazionale (interesse nazionale i satelliti di Musk? ndr). Pardon, lo spazio concesso alla questione Musk ha impedito di citare altre effusioni, tutte collegate all’esordio di questa riflessione, cioè ai termini “Tracotanza, menzogne, spocchia, megalomania”, eccetera, appropriate  se riferite all’affettuoso rapporto della signorina presidentessa del consiglio con Trump, Milei, Orban, Erdogan, Al Sisi…


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento