Endorsement, caccia ai like del potere

Scrive qua e là, oltre a occupare spazi televisivi permanenti e al tramonto, dopo sessant’anni di carriera che lo collocano tra gli ultra milionari de Bel Paese, pensa forse di godere gli agi, il lusso da pensionato felice? Macché, strizza l’’occhio a Mediaset. In vista dell’addio a ‘mamma Rai’, con un lampo di genio da Pulitzer nomina la signorina Giorgia “regina d’Europa”, sviscera con palese disprezzo della realtà elogi entusiasti per i due anni del nulla dell’esecutivo di destra. Più di quanto i pazienti raccontano del sé con selfies autobiografici, l’anamnesi del disagio comportamentale è facilitata dalle comunicazioni non verbali: la postura difensiva o aggressiva, quanto trasmettono gli sguardi, le mani, il respiro, le esitazioni, il tono e il volume della voce. Traslato questo prologo ((da dilettante, ma informato) sul ‘caso Vespa’, si conferma la tesi che di là dall’evidenza percepita da tutti è possibile scannerizzare le osservazioni, per arricchirle di dettagli. La satira di Dagospia: “Bru-neo” (Vespa, ndr)…loda la sua amata ducetta Meloni e dipinge l’talia come un paradiso terrestre (ignorando completamente stagnazione, fabbriche che chiudono e salari da fame)… “è difficile non riconoscere al governo Meloni un bilancio positivo. La maggioranza è solida…il Governo durerà dieci anni…”.

IL SORRISO ABBONDA SUL VISO DEGLI SCIOCCHI è la definizione proposta dal lessico semplicistico dei motti popolari. Altro è il sorridere in molte varianti, con molteplici motivazioni del mitico Bruno Vespa. Sorriso permanente il suo, che piova o splenda il sole, che l’Italia goda del prestigio di Mattarella e gli Usa finiscano nelle grinfie del tandem Trump-Musk. È perfetta la superbia euforica del giornalista. Egli, solo per la gestione personalistica di ‘Porta a Porta’ versa sul conto corrente la cifra oscillante tra un milione e settecentomila, un milione e novecentomila euro per ogni edizione. Tutto qui? Ma no, è solo la cifra base e si completa con i diritti d’autore per la pubblicazione di un libro all’anno, con i lauti compensi di moderatore di dibattiti, convegni, eventi della politica. Tutto qui? Macché, quanto gli rende l’attività di imprenditore agricolo, di produttore di vini a grande, ‘politicizzata’ diffusione? Per valutare quantità e qualità dei sorrisi televisivi di Vespa, basta l’accesso alle teche Rai, per estrapolare dall’infinita sequenza di ‘Porta a Porta’ le puntate progettate e gestite con faziosa abilità e acquisire benevolenza, non astratta, protezione dei detentori del potere, purché rigorosamente di destra. Come si perfeziona l’analisi freudiana di Vespa? Ma sì, enumerando i sorrisi da giullare alla corte di Berlusconi, le espressioni di intolleranza per il pensiero ‘altro’ di ospiti imposti dalla ‘par condicio’, le facce da “specchio delle mie brame..chi è il giornalista più Vip del reame?”.  Acquisita la tessera di socio del club presieduto dalla ‘sorella d’Italia’, l’immarcescibile portavoce del potere ha già lo sguardo proiettato sul domani. A chi gli chiede se il post Rai è in quota Mediaset, risponde, ovvio con un sorriso e le pupille a forma di euro: “Perché no?”


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