Perché no, bazooka, lanciafiamme, bombe a mano

Per chi contribuisce alle cifre dello share di cui godono i film di guerra proposti dai mille canali televisivi, l’aggettivo ‘tattico’ è un richiamo suggestivo. Evoca strategie belliche, scontri armati, morti e feriti, eroi e supermen immortali. Questa cognizione militaresca deve aver motivato la ‘felice intraprendenza’ del governo di cui è ministro Crosetto, preoccupato per l’incolumità dei militari in trasferta ‘premio’ nel carcere albanese per migranti di Gjader, anche se consapevole del loro stato di disoccupati di lusso. Certo, la prudenza non è mai troppa, avranno pensato a Palazzo Chigi: in totale scandalosa assenza di profughi detenuti’ i nostri uomini potrebbero essere bersaglio di assalti armati di pirati in agguato nel mare Adriatico (!). Che dire, in patria uomini e donne della polizia lamentano inascoltati perfino la mancanza di scarpe, del carburante per le auto di servizio, stipendi inadeguati,  ma per  il nostro governo, depauperato di 800 milioni per finanziare il clamoroso flop dell’Albania, non è la priorità. Raschia il fondo della disponibilità monetaria e si concede lo ‘sfizio’ molto patriottico di acquistare 200 giubbotti di protezione ‘tattici,’ ‘antisommossa”, per gli agenti che vigilano il nulla del campo di internamento, del carcere vuoto per venti migranti. L’iniziativa non è inedita, già ad agosto il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ne aveva comprati cento.

“SE LA SCUOLA INSEGNI”. L’uso del congiuntivo non è patrimonio di Valditara, ministro in vacanza pagata a Palazzo Chigi, più volte incappato in sgrammaticature, invitato dalla satira di esponenti dell’opposizione a frequentare corsi serali della lingua italiano, magari anche uno stage di perfezionamento che renda comprensibili le sue elucubrazioni. Il suo ultimo exploit potrebbe costargli caro, ovvero azioni legali del linguista Arcangeli, citato senza autorizzazione come consulente da Valditara, a difesa della correttezza del citato tweet (“se la scuola insegni”), che a sua volta aveva minacciato di agire (risarcimento di 20mila euro) contro lo scrittore premio Strega Nicola Lagioia, ospite di Rai 3, che ha ironizzato sulla sintassi zoppicante del ministro. Minaccia poi ritirata. Arcangeli si dichiara di sponda politicamente opposta a Valditara e ricorda di avere consegnato alla sottosegretaria all’istruzione un dossier di800 pagine che elencano tutti gli errori del peggiore concorso scolastico di sempre. Il linguista informa di aver troncato ogni contatto con il ministero quando ha scoperto che la sottosegretaria Frassinetti frequenta ambienti neonazisti: e Valditara, che non può ignorarlo, ci convive felicemente?

I ‘PECCATI DI GIOVENTÙ’, per essere espliciti il disastro del referendum che ha scandito il tempo del ridimensionamento del Pd, impedisce ai dem di apprezzare la confermata intraprendenza dialettica di Renzi, che al momento e come annuncia per il futuro prossimo, si candida al ruolo di primo oppositore della destra di governo. Già adesso sono esemplarmente efficaci gli strali scagliati contro il nulla della ‘signorina presidentessa dell’esecutivo. Ieri al Senato, un saggio della sua vis polemica. In veste di antagonista vincente di La Russa, che ha tentato invano di disturbare la filippica del leader di Italia Viva contro il governo, rivolto al vice della ‘borgatara’, che presiedeva la seduta, lo ha così annichilito: “Lei, camerata,  deve abituarsi a rispettare  le istituzioni in questa aula”.


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