Mani bucate, spot, flop

In gran parte dei Paesi europei che antepongono ad ogni altro impegno culturale e politico la protezione sociale dei cittadini, arricchire la famiglia con la procreazione è il presupposto prioritario di buon governo. Lo Stato prende in carico le madri, sposate o nubili, garantisce loro sostegno economico, qualità dell’assistenza, agevolazioni per conciliare maternità e lavoro. Cardine del programma di sostegno è la possibilità per tutte loro di affidare i bambini, tutti i bambini agli asili.  L’Italia, osservata anche da questo fondamentale flop degli incentivi per il riequilibrio anagrafico, denuncia ritardi indegni di una Paese con il nobile pedigree che vanta. Il rammarico per questo inaccettabile handicap accompagna il racconto della trasferta albanese di Schlein non dubita della credibilità di chi prima di lei ha denunciato lo scandalo dei centri di accoglienza-carcere-deserto su cui ‘vigilano’, (verbo improprio vigilare), un centinaio di inviati italiani delle forze dell’ordine, ospiti di vacanze fuori stagione in lussuosi hotel, che ingannano la noia della loro inutilità con attività di esplorazione turistica dell’Albania (un poliziotto italiano si è lasciato intervistare da una troupe televisiva albanese).

La segretaria Pd ha pensato “verifichiamo se la denuncia è esaustiva, quattro occhi vedono meglio di due”. Da leader pragmatica, Elly non ha sorvolato sulla natura di reclusorio dei Shenjin e Gjader (“sembrano carceri”) e nel bilancio dell’incursione, dopo aver sottolineato con la matita blu la cifra di 800 milioni accanto alla voce costi dell’operazione, ha fissato in 50 mila i nuovi posti asilo possibili utilizzando per questo obiettivo il folle finanziamento dei centri di accoglienza benedetti da Rama che si ritrova con strutture altrimenti utilizzabili senza avere sborsato un euro. La Schlein va oltre e non ha bisogno della calcolatrice per denunciare che con l’assurdo finanziamento dei centri di detenzione si potevano assumere seimila infermieri, settemila insegnanti. Di indagine in indagine, la segretaria del Pd potrebbe (dovrebbe) affrontare un tema parallelo non meno scandaloso. Questo: Bruxelles boccia l’Italia dell’accoglienza. Il Comitato europeo, che si occupa dei diritti umani, della prevenzione della tortura, dei trattamenti disumani, denuncia casi di maltrattamenti di cui sono responsabili agenti di polizia nelle strutture di detenzione, la carenza dell’assistenza sanitaria. Boccia, capogruppo del Pd al senato (su la Repubblica: “La politica sui migranti del governo si riassume in  due parole: repressione e propaganda”


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