Forse lo ignora, presa dai flirt politici con il sessista Trump e lo smargiasso Musk e qualcuno, perché no, il suo ’ministro del merito’, tale Valditara, puo’ sopperire alla lacuna. Le suggerisca di trovare un buco spaziale nella vita di indefessa vice Meloni, perché frequenti la scuola serale, affidata a un bravo prof. di italiano. Eviterà in futuro di dialogare con il popolo dei followers di Giorgia storpiando la lingua di Dante. Non è mai troppo tardi, lo insegnò il maestro Manzi, che in Tv fece scuola a qualche milione di analfabeti. Alla borgatara della Garbatella non sfugge l’opportunità di incassare qualche ‘like’ e invia una mail di auguri ai dipendenti di Palazzo Chigi, ma la furbata si trasforma in un amen nel classico boomerang. A redigere il messaggio di Giorgia è tale Patrizia Scurti, sua fedelissima segretaria e collaboratrice storica da 18 anni in un ruolo cruciale. Il testo è un concentrato di strafalcioni, di errori grammaticali, sintattici, di cui si fanno beffa in tanti.
Le conseguenze del dileggio sono anche peggiori. La mail sparisce, rossa di vergogna. Un passo del messaggio: “Il Presidente (ma non è più corretto e rispettoso per le donne preferire ‘la presidentessa? ndr) Giorgia tutti coloro che, quotidianamente, lavorano Meloni desidera rinnovare la tradizione”. Fantastico! La mail, redatta da quella che la Meloni definisce “la mia padrona, la mia Kissinger”, propone elementi di pathos grammaticale: “Anche quest’anno il Presidente Giorgia tutti coloro che, quotidianamente, lavorano Meloni desidera rinnovare la tradizione dello scambio di auguri”. Ironia dei dipendenti e il messaggio sparisce dalle caselle della posta, sostituito da un secondo riveduto e corretto.
L’accaduto solleva interrogativi sull’attenzione ai dettagli nelle comunicazioni istituzionali, considerando l’importanza dell’immagine pubblica del governo. Non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte di Palazzo Chigi o di Giorgia Meloni in merito all’incidente. La premier, come le leggendarie tre scimmiette, non vede non sente, non parla del testo disastroso, della mail ritirata in tutta fretta, quando la frittata era stata servita. Lo stipendio della Scurti, segnalata a suo tempo da Gianfranco Fini? Livello da Vip, 180 mila euro l’anno lordi. È lei che gestisce l’agenda, filtra gli incontri della presidentessa, vi partecipa. Per eccesso di empatia ha adottato anche la dieta di Giorgia. Il marito è il caposcorta della premier, la nipote lavora con il sottosegretario Fazzolari. Amichettismo al cubo! La solerte segretaria di “Yo soy mujer, madre, cristiana” ‘avrebbe anche firmato il rogito della nuova casa di Meloni (lo scrive il ‘Foglio’ ndr). Stroppa, uomo di Musk in Italia, ha rivelato che la Scurti ha organizzato l’incontro tra Elon e Giorgia. I dipendenti non la vedono di buon occhio e uno di loro deve aver segnalato ai giornali la gaffe dell’email incriminata. Simpatica storia, vero?
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