Lodi, congratulazioni e se il riferimento riguardasse l’esito di un’eccellente laurea, bacio accademico oltre a uno strameritato 110 e lode. Tutto questo, detto in fede, merita la nostra signorina presidentessa del consiglio. Ella vince alla grande il confronto con quegli illuminati imprenditori, che nel riconoscere ai dipendenti solerzia e partecipazione alle sorti aziendali, ben oltre le clausole contrattuali, contribuiscono alla buona salute produttiva ed economica del datore di lavoro, gratificati con l’offerta di vacanze estive pagate. L’aggettivo appropriato per riconoscere a Giorgia la sua attenzione amorevole al sociale è fuor di dubbio “geniale”. La fan di Orban e di Elon Musk impegna tempo e creatività per il progetto-meraviglia della migrazione albanese spedita in centri d’accoglienza, una ‘roba’ da 600 milioni di euro. Lei gongola “voilà”, ecco dichiara, “risolto il caso dell’invasione italiana di esuli da guerre e fame”.
Peccato, quei cattivoni di magistrati, le ‘zecche rosse’, si ‘mettono di traverso’, bocciano il tentativo di assecondare la xenofobia di Salvini, Piantedosi, La Russa e il patatrac investe la residua credibilità della premier. La nave militare assegnata al compito di esiliare i migranti nei centri di Shengjin e Gyader certifica il fallimento dell’operazione ‘esodo’. ‘Brucia’ mezzo milione di euro con il ‘va e vieni’ dall’Albania con a bordo uno sparuto gruppetto di esuli coatti e una settantina di uomini dell’equipaggio militare. Certo, il flop sconsiglierebbe di complimentarsi con l’ex di Giambruno, ma ‘mai dire mai’. In Albania a sorvegliare i centri di detenzione vuoti resta il presidio di un centinaio di poliziotti, finanzieri, carabinieri. Non è dato sapere il criterio con cui proprio quei cento godono di vacanze albanesi a spese degli italiani. Alloggiano nell’hotel a 5 stelle Rafaelo Resort, ospiti coccolati con accesso esclusivo alla sauna e alla buona tavola, ottimizzano la lussuosa trasferta con la frequentazione di discoteche, bar e programmano gite a Durazzo, Tirana, Scutari. Tutto gratis, con un gigantesco grazie di riconoscenza per chi consente loro la sontuosa vacanza. In verità c’è chi dissente. Sono in ansia da gelosia mogli e fidanzate dei militari in trasferta: “Si comportano da mariti e compagni fedeli, o ci tradiscono?” Mistero, nell’area riservata ai militari italiani è impedito l’accesso ai giornalisti. A rendere vano il divieto provvedono i cronisti della Tv albanese Piranjati. Si fingono turisti e chiacchierano con un poliziotto italiano. Il filmato, acquisito anche dalle nostre Tv è un breve, ma esaustivo, surreale racconto. Il poliziotto intervistato conferma: i centri di accoglienza sono vuoti, la vacanza dei nostri militari è ovviamente a carico dell’Italia e loro, inviati in trasferta, vivono l’esaltante esperienza di turisti ‘non per caso’, con trattamento da Vip. Non vorremmo essere nei panni del poliziotto in questione. Rischia di brutto, anche se non per il momento. Giorgia è in missione Notre Dame, alle prese con le moine riservate al truce Trump e all’ ‘amico Elon Musk.
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