“Again”. Buon ascolto

Ingenuità. I fari del mondo illuminano il caso dell’oligarga Elon Musk, sul  flirt di questo bizzarro miliardario border line della normalità umana con lo squinternato Trump e la borgatara della Garbatella, in versione ‘tessitrice di affinità elettive con i grandi del mondo e nella circostanza a debita distanza dal vezzo di proporsi a poveri e derelitti come popolana, come “una di voi”. Concentrare l’attenzione dei media e degli sprovveduti su Musk per la sua ricchezza da nababbo è errore da ‘ignoranza’. Di seguito la lista color platino di very big emuli del re Mida: Jeff Bezos (Google), Steve Jobs (Apple), Bill Gates (Microsoft), Alphabet (Google), Warren Bufffet (Berkshire), Johnson & Johnson, Jack Ma (Alibaba), Mark Zuckerberg (Facebook), Jaime Dimon (Jp Morgan Chase & Co., Ma Huateng (Tencent Holdings).

‘Africano naturalizzato Usa’, per ovvia convenienza a degli States a far proprio il fantasioso plurimiliardario, Musk non è fra i dieci. Anche per questo non è da includere nel notes dei massimi responsabili dell’ossessione che subisce l’umanità sotto attacco per le bombe ‘a grappolo’ della pubblicità. Per capire gli effetti collaterali dell’orgia di spot promozionali televisivi, è utile consultare la proposta serale di un qualunque network e scoprire che un film della durata di un’ora e trenta in realtà occupa più di due ore della rete che lo trasmette. L’incredibile somministrazione di spot manca poco che provochi il supplizio della durata doppia di talkshow e fiction interrotti al loro via, con innumerevoli break conditi con l’ammiccante invito dei conduttori “Solo un minuto, poi torniamo, restate con noi”. In molti, che condividono la rabbia per la violenza delle raffiche pubblicitarie hanno suggerito il drastico “cambiate canale”. La strategia non funziona, l’arcipelago delle Tv, ha sventato il pericolo di perdere destinatari della ‘propaganda’ come la chiama Antonella Clerici, con l’accordo ‘universale’ di trasmettere gli spot contemporaneamente, su ogni canale di ogni Tv.

Furbi no? Allora oltre l’efficacia dei messaggi, perplessità per molti  incomprensibili e sdegno, per l’abuso di captatio benevolentiae che coinvolge i bambini in molti spot,  che propone il racconto di una giovane donna seduta sul water e giura sulla perfetta tenuta di un assorbente, di un signore di bell’aspetto e capelli rigorosamente grigi,  che a torso nudo assicura con il malloppo nascosto a malapena nel boxer rigonfio al punto giusto di aver risolto il problema delle piccole perdite urinarie. Il perché della denuncia proprio oggi 25, novembre: ieri sera Sky, autorizzato dal contratto con Dazn a teletrasmettere il ‘derby del sud’ Napoli Roma, ha oscurato l’emozione del Maradona Stadio per la diffusione di una splendida, inedita canzone di Pino Daniele, per dar spazio alla pubblicità. Lo sgarbo della regia di Sky, è andato in onda quasi contemporaneamente con un’offerta “Per te che sei cliente Sky da più di tre anni”. Niente male come contraddizione. Provo a rimediare. Per ascoltare “Again”, l’inedito di Pino Daniele, ecco il link per cercarla su  internet:
https://www.youtube.com/watch?v=CeweKlxOBxcA.
Buon ascolto.


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