E’ da un settimana che divampa, per l’ennesima volta, la questione dei neri, dei nazifascisti, del loro ignorante autoritarismo che si trasforma in violenza quotidiana.
Incredibile ma vero, gli sfascisti al governo che stanno massacrando e calpestando ogni giorno i diritti e quei brandelli di giustizia sociale rimasti sul campo, scaricano sugli avversari tutto quel peso di violenza, fisica e verbale, di cui accusano la sinistra, le zecche rosse, gli eversori comunisti.
Siamo arrivati ad una gigantesca ‘patologia di regime’. Loro, i neri e nostalgici per una vita, in modo ossessivo e totalmente taroccato ribaltano le evidenti colpe, le loro grossolane responsabilità, sugli avversari, ai quali addebitano ogni cosa, anche solo quella di esistere.
E succede lo stesso, con i neri e i boia al soldo di Bibi Netanyahu. Come è plasticamente successo ad Amsterdam una settimana fa, con un totale ribaltamento della realtà dei fatti.
Cominciamo proprio da qui per riepilogare quanto è successo in questi bollenti giorni, vera cartina di tornasole per analizzare, capire e quindi contrastare la piovra nera che rischia di soffocarci tutti.
QUEI FATTI “NERI” DI AMSTERDAM
Nella capitale olandese è successo quanto di peggio poteva mai succedere: perché è entrata in funzione una gigantesca macchina della disinformazione.
Prendiamo il nostro Paese, ormai regno delle fake news: per almeno 3 giorni aperture dei tiggì sulle violenze contro i tifosi del Maccabi. Il boia di Tel Aviv, Bibi Netanyahu, è arrivato ad evocare la ‘Notte dei Cristalli’ nazista, ha parlato di ‘Pogrom’. E i nostri media scodinzolanti al seguito (non ne parliamo la stampa di destra come Libero, il Giornale, la Verità, il Tempo e il Foglio), a straparlare di antisemitismo e caccia all’ebreo in tutto l’Occidente.
Ma come si fa a barare in modo così sfacciato e vergognoso?
Punto primo.
E’ successo ESATTAMENTE IL CONTRARIO. I giornali e le tivvù olandesi hanno documentato per filo e per segno quanto è successo nei due giorni precedenti: una vera caccia al palestinese, negozi arabi distrutti, bandiere palestinesi alle fiamme, botte da orbi contro inermi cittadini, basta che fossero musulmani. E anche prima della partita, solo che gli ‘avversari’ hanno minimamente reagito. Sapete qual è il bilancio dei feriti (lievissimi) tra i tifosi del Maccabi Tel Aviv: 3 in tutto! Roba che succede ogni domenica in ogni stadio del mondo. Ma per Adof Bibi è un Pogrom…
Spostiamo la scena e andiamo a Gaza.
Sapete quanti sono, ad oggi, i morti trucidati dall’esercito nazista di Tel Aviv (quello sì alle prese con un Pogrom in piena regola, e Notti di Cristalli tutte le serate per i palestinesi) dal 7 ottobre ad oggi? Circa 45 mila. La cifra è largamente in difetto, va almeno triplicata: a causa di ferite, infezioni contratte, malnutrizione, mancanza di cure e via tragicamente di questo passo, a caterve moriranno nella Striscia di Gaza nel giro di pochi anni, soprattutto i bambini. Ma nessuno se ne strafotte, neanche a sinistra, giusto qualche condanna di tanto in tanto a Israele e via, la coscienza è a posto.
L’origine del presunto antisemitismo è tutto lì: che non è poi antisemitismo, ma solo sdegno, schifo, condanna totale e senza appello per il governo, per tutti i governi israeliani che si sono succeduti dal 1947 ad oggi, l’anno in cui è cominciato – con il folle Piano ONU per la ‘Partizione della Palestina’ – il genocidio che ora sta trovando il suo tragico epilogo dopo il 7 ottobre con l’eliminazione capillare, scientifica di tutti i palestinesi.
Eppure, i media piangono lacrime e fanno titoloni di scatola per 3 feriti ad Amsterdam!!!
Una vergogna senza confini.
Per illustrare meglio quanto realmente successo nella capitale orange, bypassando le cavolate della nostra disinformazione quotidiana, vi proponiamo un illuminate intervento pubblicato dal sito ‘Minima cardiniana’, animato dal grande medioevalista Franco Cardini: messo in rete domenica 10 novembre si intitola “Fatti di Amsterdam – Qualche chiarimento necessario
https://www.francocardini.it/minima-cardiniana-487-5/
E poi il pezzo messo in rete da ‘Come don Chisciotte’ il 12 novembre, “Quella di Amsterdam è stata un’operazione del Mossad?
https://comedonchisciotte.org/quella-di-amsterdam-e-stata-unoperazione-del-mossad/
Passiamo alle vergogne di casa nostra.
LE IMPRESE NERE DI IGNAZIO BENITO LA RUSSA & C.
Bologna. Anche in questo caso i fatti sono incontrovertibili, parlano chiaro, ma è andata in scena una sorta di ‘golpe’ sul fronte dell’ordine pubblico.
A quanto pare, infatti, la manifestazione nera indetta dagli ultra-neri di Casa Pound non era autorizzata. E invece si è svolta: con l’accompagnamento di 300 ‘camicie nere’ a girare per il centro di Bologna e – insulto massimo – hanno osato arrivare fino alla Stazione di Bologna, il luogo simbolo del terrorismo che più nero non si può, un ceffone in faccia alla memoria delle vittime massacrate dai nazisti di allora, di cui quelli odierni sono la stessa, identica cosa se non peggio. Perché sono passati tanti anni ma i cromosomi sono identici.
Come fa un Ignazio Benito La Russa a capovolgere i fatti e sostenere che è la sinistra a dover tagliare col suo passato? Vede solo la pagliuzza, che nemmeno c’è, e non la gigantesca trave che è nel suo occhio e in quello dei sui camerati al governo?
Secondo Lega e Fratelli d’Italia vanno chiusi e smantellati tutti i centri sociali nel nostro paese. Perché osano ogni tanto protestare, scendere in piazza e reclamare diritti per chi non ne ha più.
Come mai a nessuno viene in mente che il marcio e tutta la violenza eversiva che c’è stata, c’è, e continua ad esserci, più pericolosa che mai, sta tutta nella destra più estrema, da Casa Pound a quella Forza Nuova di cui nessuno parla?
La formazione capeggiata da quel Roberto Fiore, latitante 8 anni e mezzo a Londra per sfuggire alla condanna da ‘tentata strage’, un grande amico di Ignazio Benito, il quale lo ha ricevuto in pompa magna, appena nominato, nel ‘suo’ Senato. A poche settimane dall’altra condanna (6 anni e spiccioli) beccata in primo grado dal candido Fiore per l’assalto alla sede nazionale della Cgil.
Perchè la seconda carica dello Stato, che non ha MAI rinnegato il fascismo, il suo essere fascista fino al midollo, è sempre attaccata alla sua poltrona? Un insulto, un ceffone vivente alla Resistenza, ai suoi morti e alla Costituzione che – lui e la sua band lo dimenticano ogni giorno – è antifascista.
A proposito: dimenticate quando mesi fa definì proprio una ‘banca musicale di pensionati’ quel drappello nazista che fece la strage alla Fosse Ardeatine? Parole pronunciate a ruota libera non da un ubriaco al bar, ma dalla Seconda carica dello Stato: che se viene qualcosa a Mattarello ce lo ritroviamo come Presidente della Repubblica… Per ricordare meglio ecco un paio di pezzo della Voce: del 14 ottobre 2022
IGNAZIO BENITO LA RUSSA / BASTA UN ‘FIORE’ E SCORDAMMOCE ‘O PASSATO
E poi, del 9 dicembre 2023,
IGNAZIO BENITO LA RUSSA & C. (CAMERATI) / LA (VERGOGNOSA) SCENEGGIATA CONTINUA…
Ora gli sfascisti passano alla lapidazione del sindaco di Bologna Matteo Lepore, reo di aver avuto il coraggio di dire come stanno le cose, 300 camicie nere a zonzo per la città simbolo della furia nazifascista e bombarola, tanto per rievocare meglio i ‘loro’ (LORO) trascorsi neri e di morte.
Sempre a Bologna la polizia manganella i poveri manifestanti che osano issare le bandiere palestinesi e urlare che il genocidio finisca. Giù botte e applausi del ministro Matteo Piantedosi: un altro che non ha più alcun motivo per restare sulla sua poltrona. E dovrà spiegare in Parlamento, il capo del Viminale, chi ha dato ordini a Bologna, perché e da chi è stata autorizzata una manifestazione vietata. Perché è stato dato l’ok di arrivare fino alla stazione di Bologna. E come mai risulta che un politico di destra impartisse ordini alla polizia. Non proprio pagliuzze…
Ma dove siamo, ai tempi di Pinochet o di Videla?
I BISBIGLII DELLA “SINISTRA”
Un altro che finalmente s’è svegliato da un infinito letargo è il capo Cgil Maurizio Landini, il quale a quanto pare s’è accorto che gli italiani non se la passano bene, che il governo Meloni fa schifo e sta riducendo pensionati & ammalati, per dirne solo due, alla fame e alla morte. Parla, vivaddio, di auspicabile rivolta sociale. E subito comincia la caccia all’untore per quelle 3 parole tre uscite chissà per qual miracolo.
Chiudiamo il giro con D’Alema. Un altro che, uscito pieno di naftalina dall’armadio, azzecca però alcune parole che colgono nel segno, rivolte alla gestione Schlein del partito: “se pensi solo ai diritti civili e te ne freghi di quello che succede a Gaza, alla fine a sinistra non ti votano più”.
L’abbiamo sempre sostenuto a lettere che più chiare non si può.
Per combattere contro questa destra nera che sfascia ogni giorno l’Italia non c’è che da lottare per una GIUSTIZIA SOCIALE vera, senza se e senza ma. Per la ‘struttura’, le ‘strutture’ – come diceva un tempo il ripudiato e invece sempre più attuale e profetico Carl Marx – come lavoro, salute, pensioni, scuola, pane. Poi vengono le ‘sovrastrutture’, come i diritti civili, sacrosanti, ma che dovrebbero essere un prerequisito, quasi dati per scontati in una società che funziona.
Come quando vai al ristorante: contano il primo e il secondo, poi vengono antipasti, contorni, dolci e leccornie. Oppure se entri in una casa nuova: guardi i quadri alle pareti e le porcellane nelle vetrine, oppure se c’è il bagno (che funziona), la cucina e i letti?
Da noi mancano perfino le pareti…
Sinistra, se ci sei, batti un colpo. Caso mai di piccone, o meglio di falce e martello. Persi per strada dopo la morte di Enrico Berlinguer, 40 anni fa.
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