OLANDA / IN PARLAMENTO LA BOMBA USA-NATO-SERVIZI

Il governo olandese è uno strumento nelle mani degli USA, della NATO e del super Servizio segreto per la Sicurezza e l’Antiterrorismo. Sono loro che tra l’altro hanno deciso in questi anni, e ancora decidono oggi, la politica contro la pandemia di Covid. E l’assistenza sanitaria olandese, dal 2020, è stata praticamente militarizzata.

Si tratta delle esplosive dichiarazioni appena rilasciate dal neo ministro per la Sanità, Marie Fleur Agema, subentrata a Pia Dijkstra che si è dimessa in aperta polemica con l’esecutivo a proposito del ‘Piano Pandemico’ elaborato dall’‘Organizzazione Mondiale della Sanità’ (OMS) e nel corso di queste settimane alla stretta finale per l’approvazione nei paesi membri (194) dell’OMS. Per maggiori ragguagli potete leggere il pezzo messo in rete dalla ‘Voce’ proprio ieri, titolato

OMS / AL RUSH FINALE IL TRATTATO PANDEMICO KILLER

 

Ma vediamo cosa è successo all’Aja in queste ore bollenti.

Dick Schoof. Sopra, Marie Fleur Agema

Prima di tutto, però, è necessario chiarire i contorni del Servizio segreto al quale abbiano accennato, ossia il ‘National Coordinator for Security and Counterterrorism’. Sboccia quasi vent’anni fa, nel 2005, come ‘Coordinator Terrorismestijding’, NTCVper i suoi fans, ed agisce sotto il controllo e la responsabilità del ministro della Giustizia, anche se il suo capo è nominato da quello degli Interni. Per molti anni ne è stato al vertice l’attuale premier dell’esecutivo, Dick Schoof: come a dire che i Servizi contano non poco nelle super gerarchie del Potere orange. Attualmente è a capo dell’NTCV Pieter Jaap Aalbersberg. NCTV, inoltre, lavora in stretta collaborazione sia con il ‘Servizio generale di Intelligence e Sicurezza’ (AIVD) che con il ‘Servizio militare di Intelligence e Sicurezza’ (MIUD), un pò come da noi per tanti anni hanno fatto Sisde e Sismi.

Veniamo ai concetti forti espressi da Agema, una sorta di autodenuncia d’impotenza. “Purtroppo non posso mantenere le mie promesse elettorali perché sono costretta, siamo costretti a seguire gli ordini della Nato, dagli Usa e dell’NTCV, soprattutto per quanto riguarda il Covid, che è stata ed è ancora oggi un’operazione militare”.

Da brividi. Mai un’autorità di governo, e soprattutto di un paese dei più allineati sotto il tallone statunitense, era arrivata a manifestare un così aperto, pubblico e palese ‘dissenso’. E, in particolare, ad alzare il sipario su una realtà certo immaginata e immaginabile, ma mai fino ad oggi espressa in modo così plateale, clamoroso, ‘storico’.

Ha subito rincarato la dose, la neo ministra che a questo punto non si sa quanto ‘durerà’, vista la schiettezza palesata: “Il Covid e l’attuale preparazione per la pandemia (come previsto dal Trattato griffato OMS, ndr) sono né più ne meno che un’operazione militare, come lo è stata tutta la gestione del Covid in questi quasi cinque anni. Un’operazione militare che non ha niente a che vedere con l’assistenza sanitaria intesa in senso tradizionale”.

Els Van Veen

Ha poi parlato un medico di base, Els Van Veen, inizialmente favorevole alle strategie governative per la gestione della pandemia, e poi man mano deciso oppositore. Ecco alcune sue espressioni davanti ai membri del parlamento orange.

“Adesso capisco molte, tante cose. La censura dei critici e soprattutto dei medici critici. Da qui la visita della polizia nella mia casa a Dalfsen nel 2021, presumibilmente a causa di un tweet sulle iniezioni dei vaccini. Da qui lettere e un’indagine della Autorità di regolamentazione basata su segnalazioni anonime e infondate secondo cui stavo diffondendo disinformazione. La NCTV governa ormai questo paese: governo e NCTV descrivono i cittadini ignari come una minaccia per lo Stato, così come i medici di famiglia”.

Ancora: “Non si può più parlare di democrazia quando un ministro ammette apertamente di dover servire i non eletti dell’NCTV e la Nato. Mi sento estremamente insicuro che un gruppo di persone dell’NCTV, pagate con il denaro dei contribuenti, possano dare l’ordine di agire contro i medici di base come me e come tanti. Ciò che è accaduto negli ultimi anni non corrisponde all’immagine che ho di uno Stato costituzionale. Ma preferisco sapere come stanno le cose piuttosto che rimanere all’oscuro e non capire perché i ministri si comportano in un certo modo. Adesso finalmente c’è chiarezza: il ministro della Sanità ha ricevuto istruzioni dall’NTCV quando è entrato in carica e ora deve rispettarle”.

Qualche elemento in più sulla ministra Agema.

Solo da poche settimane ricopre l’incarico non soltanto come titolare della Sanità, ma anche in qualità di vice premier, ossia la numero due dopo il capo dell’esecutivo Schoof. Proprio per questo le sue parole pesano come degli autentici macigni e bisogna vedere ora l’effetto che produrranno a breve: un terremoto politico o cosa, visto che proprio tra poche ore negli Usa pesantemente tirati in ballo si vota per la Casa Bianca?

E’ un esponente da non poco, Agema, del primo partito del paese all’ultimo voto, ‘Partij vor der Vrijheid’ ossia ‘Partito della Libertà’ (PVV), formazione chiaramente di destra, nazionalista e populista; al timone da anni il suo vate, Gert Wilder, il quale ha scelto come premier l’ex capo del Super Servizio Schoof.

Dopo il tonfo di 5 anni fa, dove ha raccolto appena il 3,5 per cento dei voti, alle ultime politiche del 2023 PVV ha fatto un gigantesco balzo (come del resto è successo per le destre in molti paesi europei), arrivando al 23,5 per cento dei suffragi e risultando quindi il primo partito nella terra dei tulipani.

Mark Rutte

E solo a maggio scorso è sbocciato il nuovo esecutivo, una colazione capeggiata da PVV e della quale fanno parte varie formazioni di destra: il ‘Movimento civico contadino’ (Bbb), il ‘Nuovo Contratto Sociale’ (NSC) e il ‘Partito popolare per la libertà e la democrazia’ (VVD). Non poco strategico il ruolo, all’interno dell’esecutivo, proprio di quest’ultima sigla,VVD: visto che si tratta del partito dell’ex premier, Mark Rutte, che oggi siede su una poltronissima, strategica sul fronte degli equilibri geopolitici internazionali, quella di Segretario Generale della NATO.

 

Sorge a questo punto spontanea la domanda delle cento pistole, come un tempo diceva il mitico inviato Rai a Londra Sandro Paternostro: cosa ne pensa l’ex premier e oggi primo vertice NATO, mister Rutte, a proposito della bomba lanciata dall’‘amica’ Marie Fleur Agema contro la sua NATO, gli USA e i Super Servizi orange?


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