Hallowen, la ‘festa’ protestante, tipica dei paesi anglosassoni, da anni ormai sbarcata in Italia, ma mai realmente ‘compresa’ nei suoi significati più antichi e autentici.
Solo bambini vestiti a festa, in costumi per tutti i gusti, e un po’ di dolcetto-scherzetto. Il dolcetto, il ‘soul-cake’, ossia ‘dolce dell’anima’, che dà quel tocco di spirituale, e anche di ‘soprannaturale’ alle celebrazioni. Con il 31 ottobre inizia il trittico dei giorni clou, perché ad Hallowen fanno seguito Ognissanti e la commemorazione dei Defunti.
La tradizione in Irlanda ed in Inghilterra, coltivata secondo i rituali celtici, si sviluppa man mano in tutti i paesi nordici e solo nel diciannovesimo secolo sbarca negli Stati Uniti, dove subisce delle trasformazioni che hanno progressivamente a che fare molto meno con spirito, anima & sovrannaturale e invece sempre più con feste, frizzi, lazzi & turbo-consumismo, come solo negli Usa si può.
Tragicamente facile, oggi, vedere Hallowen ‘recitata’ nella Striscia di Gaza. Gli americani, storicamente celebri per esportare la loro democrazia nel mondo, ora inviano aiuti umanitari alle popolazioni palestinesi: il ‘dolcetto’. Contemporaneamente l’esercito di Tel Aviv massacra con missili & bombe (in prevalenza di provenienza Usa) quella stessa popolazione: lo ‘scherzetto’.
Macabro. Come succede spesso nelle rappresentazioni di Hallowen declinate nella loro scala dell’orrore-terrore.
Un virus della paura sempre più terribile e soprattutto contagioso: proprio come è successo con la pandemia post Covid.
E proprio gli americani (apripista il super virologo italoamericano Anthony Fauci), perfettamente seguiti dagli europei e soprattutto dagli italiani – sempre scodinzolanti al seguito – hanno attivato quei meccanismi per rendere i cittadini tutti obbedienti sudditi, pronti ad accettare senza battere ciglio un ‘prodotto’ spacciato per vaccino non solo inefficace, ma addirittura dannoso per la salute: come è stato quello anti covid, soprattutto a mRNA griffato Pfizer e Moderna che ha causato, sta causando e causerà sempre più danni, soprattutto al cuore, ma non solo, visto ad esempio l’esponenziale aumento delle patologie tumorali.
Ma torniamo a bomba, ossia ad Hallowen, simboleggiato dalla classica zucca.
Per parlarvi dei 4 film firmati – il primo da regista e i seguenti da produttore o autore del soggetto – da un classico del brivido ‘come si deve’, John Carpenter. Canale 49 di Mediaset ha avuto la buona idea di mandare in onda il secondo (ieri) e il terzo (oggi) della serie: vale a dire ‘Hallowen’ del 2018 e ‘Hallowen Kills’ del 2021, per la regia di David Gordon Green, autore poi anche del terzo, ‘Hallowen Ends’ del 2022. Il tutto sulla scia del primo, uscito addirittura nel 1978, ‘Hallowen, la notte delle streghe’, un Carpenter doc.
Potete trovare ampie tracce (e trame) del poker di pellicole via Wikipedia, che le dettaglia in modo semplice e completo; come del resto potete trovare una lunghissima ‘story’ della festa di Hallowen.
Adesso solo per dirvi qualcosa e poi una breve ‘analisi’.
Eccezionale la performance, nei 4 film, di Jame Lee Curtis, figlia d’arte (il mitico Tony Curtis interprete, per dirne uno solo, del mitico ‘A qualcuno piace caldo’ con Jack Lemmon e Marilyn Monroe per la regia di Billy Wilder), l’epica nemica, Laurie Straude, del super killer mascherato, Michael Myers.
Ottimo l’intero il cast, ognuno è perfettamente calato nella sua parte. Perfetta la suspence: parliamo di tutte le pellicole. Da vedere: come esempio del miglior cinema dell’horror, del terrore, della paura.
Non raggiungono certo le vette di capolavori come quello firmati da Alfred Hitchcock (in primis ‘Uccelli’ e ‘Psyco’) o di Stanley Kubrick (‘Shining’), come abbiamo descritto nel pezzo messo in rete il 13 ottobre scorso,
PAURA, TERRORE / LA NOSTRA HIT DEI FILM DI SEMPRE
Ma stiamo comunque parlando di eccellenti prodotti, su quel fronte.
Per far ‘intuire’ le origini del Male, di quegli istinti verso la distruttività, l’annientamento, l’annichilimento di tutto e di tutti, come abbiamo cercato di descrivere in una nostra cover story dell’8 ottobre,
DISTRUTTIVITA’ UMANA / AI RAGGI X IL CAOS QUOTIDIANO
Non solo il Male, la distruttività, l’aggressività, comunque.
Ma anche il ‘senso di colpa’ che fa capolino con evidenza: sono/siamo tutti ‘colpevoli’, quindi ‘vulnerabili’, perciò in continuo pericolo di vita, minacciati da quell’entità senza volto, indistruttibile, uccisa cento volte e poi tornata regolarmente in vita.
Metafora di quelle paure, di quel terrore di cui parlavamo prima: quando li introietti è la fine, come appunto ha dimostrato la pandemia story, come mettono a nudo i cambiamenti climatici dei quali si ha paura, terrore.
Basta vedere quanto sta tragicamente succedendo in queste ore in Spagna, nella martoriata Valencia sommersa dall’acqua e dal fango killer, oltre un centinaio di morti ora e un esercito di feriti e dispersi: secondo le ultime news, tra la popolazione si sta contagiando l’uso di psicofarmaci per combattere l’ansia, l’angoscia provocata dal disastro.
Quando il nemico sta fuori ma ti entra anche dentro.
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