Stesso sangue, identica fede politica. Connesse gomito a gomito nella gestione del regime cresciuto sulle radici del neofascismo, Giorgia e Arianna, regnano nel feudo della destra in stretta contiguità e per consolidare la sinergia percorrono a braccetto sentieri affettivi, ahiloro divergenti dalla d’ideologia del “dio, patria, famiglia”. Il Dio del loro sbandierato credo scuoterebbe il capo se l’informassero sullo stato della ‘sorelle d’Italia’ che hanno convissuto sine sponsali rispettivamente con il bunga…iolo Giambruno e il folcloristico Lollobrigida.
Si abbatte sullo sconquassato Bel Paese l’uragano del cosiddetto ‘dossieraggio’ e tra i nomi di eccellenti hakerati c’è anche lei, Arianna. Il breve tempo di pensarci su e Giorgia con un colpo di genio da manuale di prestidigitazione, voilà, pubblica la foto dell’estratto conto di Arianna, che si direbbe prossima alla povertà. La cifra del ‘saldo disponibile’ è: poco più di duemila euro. Uno degli ottocentomila segreti, che gli spioni hanno reso noto, privato della privacy, coinvolge il deus ex machina di Fratelli d’Italia, la maggiore delle Meloni, la sfiora, ma solo per un attimo. La minore della famiglia rimedia con evidente urgenza: “Arianna? Sul suo conto corrente solo duemila euro”. Spioni e loro interessati fans ‘colpiti e affondati’? Malpensanti della sparpagliata opposizione per ora a bassa voce esternano un paio di impertinenti sospetti: la foto del modesto bilancio bancario di Arianna potrebbe essere stata scattata un attimo dopo aver trasferito altrove ben cifre ingenti. La dichiarazione dei redditi, che non è stata hakerata, potrebbe enumerare beni di proprietà, investimenti, azioni, o, certo, fugare ogni dubbio sulla situazione finanziaria della Meloni senior. Comunque non c’è che da pazientare ed è quanto al momento tiene in sospeso le valutazioni dell’opinione pubblica. Ancora sull’inchiesta dossieraggio. Matteo Renzi contro Giorgia Meloni e il governo, ha dato mandato ai suoi legali di costituirsi parte civile nei procedimenti legati allo spionaggio, alla pubblicazione illegittima di documenti illegalmente acquisiti. “La Meloni fa la vittima un giorno sì e un giorno sì e da due anni è a palazzo Chigi. Racconta internet la polemica del leader di Iv che chiede alla premier: “Cosa fa l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale? E che cosa fa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti? Anziché il solito piagnisteo alla ‘Calimero’, possiamo sapere che cosa sta facendo il nostro governo per difendere i diritti inviolabili dei cittadini di questo Paese? Non sarà che l’Autorità delegata ai servizi segreti passa il tempo a sedare le faide interne di Fratelli d’Italia e non ha il tempo per fare il suo lavoro?
Coda della nota news sulla chiave d’oro regalata a Sangiuliano dal sindaco di Pompei. L’ex ministro dice di averla consegnata al ministero come si fa per i regali del valore di oltre 300 euro ricevuti in dono di aver protocollato il tutto. La Boccia: “Lo dimostri, ce la faccia vedere!” La sicurezza di questa sua impertinente affermazione legittima il sospetto che Sangiuliano l’abbia donata a lei.
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.