La lenta locomotiva del Sud

I soliti persecutori, soci del club “Professionisti del complotto”, non conoscono il bello della siesta rigenerante, il pisolino post prandiale, le notti di sonno pieno, ristoratore: stakanonisti indefessi accumulano ore e ore di lavoro straordinario non retribuito per pescare con solerzia full time nel ‘torbido’ della vita accelerata della premier, del suo permanente va e vieni, ‘urbi et orbi’. E cosa ti vanno a scovare: la Giorgia del “ma che me frega” degli impicci scomodi che le infligge lo squinternato entourage, non ha sottolineato sul calendario dell’agenda la data dell’inaugurazione della Fiera del Levante, che convegno di vecchi scapoli in pensione proprio non è e l’ha disertata, benché la presenza all’inaugurazione sia storicamente un diritto-dovere istituzionale dei presidenti del consiglio. La dura critica: Meloni diserta la Fiera del Levante mentre loda, ma sono solo parole, il Sud, locomotiva dell’Italia “che stiamo mettendo nelle condizioni di competere ad armi pari con il resto della nazione”. E come? Spaccando il Paese in due con il discrimine dell’autonomia differenziata?

Replica Emiliano, presidente della Puglia: “Allora l’autonomia differenziata non serve. Anzi rischia di interrompere questo ciclo virtuoso. Allora, è da fermare il progetto Calderoli”. Avvertita dello tsunami di polemiche per l’assenza, la premier globetrotter ha inviato un video messaggio. E da dove? È maligna la supposizione dei suoi persecutori, ma solleva comunque molti dubbi. Dicono i denigratori che Giorgia all’evento di Bari avrebbe preferito un ‘salto’ in Albania per verificare se la pizza del ristorante a lei intitolato è paragonabile alla classica margherita napoletana. Nella ‘Trattoria Meloni’ di Shengiin, primo ristorante intitolato alla premier, nei pressi di uno dei centri per migranti espulsi dall’Italia, messo su grazie all’oneroso patto stipulato dalla Meloni con il primo ministro Edi Rama, le pareti sono totalmente ricoperte di ritratti di Giorgia. Il proprietario del locale, amico di Rama, evidentemente follower della premier italiana, scrive di lei su Instagram: “Una grande donna che ha consolidato l’amicizia italo-albanese”. Ma no, dai, non crediamo all’impertinente tesi dei suoi persecutori, preferiamo dubitare della trasferta albanese, ma resta confermata l’assenza ingiustificata alla Fiera del Levante. Emiliano: “L’assenza della premier Meloni” alla Fiera del Levante è dovuta probabilmente anche al fatto che qui in Puglia non trova gente che la applaude…”


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