Malpensa ‘malpensato’

Un simpatico terzetto recita di nuovo il copione stantio “meno male che Silvio c’è” (fuori tempo massimo dal momento che il ‘cavaliere’ riposa in pace nel suo sontuoso mausoleo da faraone del nostro tempo): il ‘coretto impegna Barbara, quarantenne figlia di Berlusconi, Salvini, a cui si deve il ‘go’ dell’aeroporto Malpensa intitolato al fondatore di Mediaset, soggetto alle prese con non pochi guai giudiziari e il velenoso prezzemolo ogni minestra, seconda carica dello Stato, lo sfegatato mussoliniano La Russa. In sospetta sincronia hanno accusato Sala, sindaco di Milano, che ha fatto ricorso al Tar per annullare l’improvvido provvedimento, di occuparsi di ‘fatti non suoi’ e di trascurare i mali della sua città. Si associano l’indagata Santanchè e il leghista Borghi.

Ma che Bel Paese: non ci fa difetto la riconoscenza per grandi uomini che hanno raccontato al mondo l’eccellenza dell’italianità e come estenderla oltre i confini dello ‘Stivale’? Ma certo con la visibilità nei terminal degli aeroporti, dove transitano gli stranieri dei Cinque Continenti.

Roma e l’imponente aeroporto di Fiumicino, uno degli più importanti hub internazionali,  celebra con Leonardo da Vinci il genio italiano nel mondo. L’aeroporto di Venezia, che rende omaggio a Marco Polo, nato nella ‘Serenissima, è punto di connessione con il turismo internazionale. Per Bologna è stata una scelta obbligata onorare la memoria di Guglielmo Marconi, premio Nobel per la fisica, celebrato inventore. Verona con la sua meravigliosa Arena romana, importante bacino aeroportuale del nord, celebra Valerio Catullo, uno dei più grandi poeti latini. E Pisa, aveva forse alternative per la scelta di intitolare il suo aeroporto a Galileo Galilei, padre della scienza moderna? Il Bergamo Orio al Serio, uno dei principali scali internazionali dell’Italia rende omaggio a Caravaggio, alla profonda impronta che ha lasciato nella cultura. Il primato italiano della grande musica annovera tra nomi di altissimo livello il celebre compositore siciliano Vincenzo Bellini e Catania gli intitola il suo aeroporto. A Milano, lo scalo urbano di Linate sceglie per il suo aeroporto di ricordare il pioniere dell’aeronautica Enrico Forlanini. Quello di Genova è universalmente noto come Cristoforo Colombo: è adagiato su una penisola artificiale per suggestivi decolli e atterraggi. Napoli, lo scalo di Capodichino, completamente rinnovato e ampliato, vanta un record crescente di passeggeri. Onora la memoria di Ugo Niutta, aviatore che si è distinto durante la prima guerra mondiale. Uno sguardo al mondo racconta degli aeroporti noti con i nomi di Kennedy, De Gaulle…

Esaurito il compito di un prologo significativo, diventa di estrema semplicità giudicare la bizzarra idea di beatificare Berlusconi dedicandogli post mortem l’aeroporto internazionale di Malpensa. Salvini, ministro meloniano dei trasporti esulta. “L’aeroporto è ufficialmente intitolato a Silvio Berlusconi con effetto immediato”. Lo dice in una nota del ministero e avalla un’ordinanza dell’Enac. Ieri, a caldo e oggi reazioni e commenti. Si teme che fuori dai confini italiani, l’‘evento’ susciti scetticismo, diventi materia viva della satira, di stupore e risate di scherno. Parte subito la contestazione della sinistra su modalità improprie della scelta e sul merito. Interrogazione del Pd a Salvini e ricorso al Tar per cancellare la decisione del sindaco di Milano Sala a cui si sono associati i comuni dell’area nelle vicinanze dell’aeroporto.


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