Deficit di ‘materia grigia’

Poco si sa del meraviglioso motore degli esseri viventi e solo da poco la medicina olistica sembra rassegnata a mettere in discussione il suo percorso di scienza accademica per liberarsi del ‘buco nero’ dell’ignoranza sull’infinita complessità del cervello, dello split brain, del cervello di due emisferi con specializzazioni tra loro parallele e indipendenti, ma collaborative in circostanze eccezionali. E è però nota, accertata dalla neurologia la progressiva morte, senza risurrezione, delle sue cellule. Effetti collaterali: in vecchiaia, fatte salvo rare eccezioni, se ne avvertono i sintomi.  In particolare vuoti di memoria, perdita di lucidità. Le religioni, in ‘buona fede’, hanno finora ignorato l’importanza del cervello, del suo emisfero destro, poco attivo in persone di cultura occidentale, perché  privilegiano il sinistro, che governa il linguaggio, i processi logico analitici, la razionalità rinunciando alle funzioni del sistema immunitario, prerogativa del destro. Solo di recente la scienza indipendente dai vincoli del passato ha codificato il ruolo decisivo del sistema immunitario nel contrasto a una serie di ‘guasti’ della macchina umana e in particolare dei tumori, bloccando e privando di effetti letali le cellule ‘cattive’ del cancro. Lo scetticismo delle religioni non ha tardato a attribuire le guarigioni ‘prodigiose’, anche di tumori, a miracoli di Santi e Madonne. Da questo postulato è nata la diffusione in tutto il mondo di luoghi di culto fondati sulla suggestione collettiva di Madonne piangenti sangue e fantomatiche apparizioni a cosiddetti ‘veggenti’, destinatari di messaggi e predizioni. E nessuna risposta all’obiezione molto laica sul perché di nessun miracolo che abbia restituito a chi ne è privo, di una gamba, un braccio, una mano, della vista.  Si moltiplicano le  conferme della ‘nuova medicina’ di guarigioni nate dall’attivazione dell’emisfero destro, del sistema immunitario, avvenute in stato di intensa suggestione, come ad esempio l’atmosfera di coinvolgente misticismo di luoghi come Lourdes o con tecniche collaudate.

In almeno due circostanze l’entourage di alti prelati, refrattari all’evoluzione del cattolicesimo dei dogmi, della conservazione, deve aver condizionato il ‘rivoluzionario’ Papa Francesco. Di recente, anziché liberalizzare la facoltà di preti e suore di sposarsi e condurre una vita sessuale normale, Bergoglio ha ‘pontificato’ che si dovrebbe impedire a  giovani omosessuali l’accesso ai seminari, per ‘combattere’ la pedofilia. Di stretta attualità è ora il placet al culto del centro affari che ha inventato il rapporto privilegiato della Madonna di Medjugorje con un gruppetto di abili destinatari, che a date prestabilite avvistano la Madonna e ricevono i suoi ‘comunicati’ per l’intera umanità.

Mancanza anagrafica di lucidità o pressioni di chi gestisce il giro di affari che ruota attorno a quel luogo della Bosnia Erzegovina altrimenti anonimo,  che nessuno avrebbe mai considerato? A quante Medjugorje del mondo sarà estesa la licenza di speculare sui bisogni di fede dell’umanità?


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