MARIO DRAGHI, IL CARNEFICE / PRIMA CON I VACCINI COVID, ORA VIA “PFAS”

Dopo una vita ai vertici bancari italiani e internazionali, il nostro Super Mario Draghi che tutto il mondo ci invidia negli ultimi tre anni ha scoperto un insospettato e insospettabile talento per Salute & Ambiente.

Nel 2021 come premier che ha imposto in via obbligatoria, in perfetto stile nazista, i vaccini anticovid rivelatisi poi mortali e/o gravemente nocivi per la salute; quindi bollando come aspiranti suicidi e assassini del prossimo quelli che non volevano sottoporvisi e celebrando in pompa magna la miracolosa efficacia di quei ‘sieri’.

Adesso concede il bis, mettendo’ la mano sul fuoco per sostanze notoriamente dannose alla salute come i PFAS e sancendo, nel suo super dossier sulla competitività appena presentano solennemente a Strasburgo, che “attualmente non esistono alternative ai PFAS”: o bere o affogare, oppure se preferite, come si diceva un tempo, “o mangi la minestra o salti dalla finestra”.

Sorge spontanea la domanda: può un esponente così di rilevo sullo scenario internazionale dire baggianate del genere? E soprattutto di stampo ‘criminale’, perché impattano direttamente – e letalmente – sulla salute di tutti i cittadini? La Corte Penale Internazionale dell’Aja per i crimini contro l’Umanità dovrebbe occuparsi del caso: ma si tratta di un organismo che esiste solo sulla carta e conta come il 2 di briscola.

Wopke Hoekstra. Sopra, Mario Draghi

In ottima compagnia, Super Draghi, delle due ladies di ferro, come la fresca riconfermata presidente della strategica Commissione UE, Ursula von der Leyen, e la ‘Giorgia’ nazionale,  acclamata dai nuovi vertici di Confindustria per le sue bordate anti green.

La prima ha tenuto a battesimo il suo ‘Dream Team’ di vice e commissari, la carica dei 26. Tra cui, per fare un solo esempio, fa capolino la presenza, con due deleghe pesanti – ossia  ‘Clima’ e ‘Fisco’ – dell’orange Wopke Hoekstra, nel cui pedigree splende il ruolo di top manager del colosso ‘Shell’, non proprio il massimo in tema ambientale; mentre la sua Olanda capeggia la hit europea dei paradisi fiscali…

Tra gli ultimi atti della passata presidenza, poi, von der Leyen fa segnare un maxi acquisto di vaccini dalla sempre amica ‘Pfizer’, la star di Big Pharma il cui Ceo, Albert Bourla, andrà alla sbarra il 6 dicembre al tribunale di Liegi, affiancato proprio dalla grande amica Ursula per quel ‘Pfizergate’ che la Voce ha tante volte denunciato, anche nell’ultima inchiesta del 17 settembre,

UE CHIAMA, ITALIA RISPONDE / VACCINI KILLER & ARMI UBER ALLES

La seconda, Giorgia Meloni, fa subito il suo bravo endorsement a Draghi per lo ‘storico’ rapporto; e il suo ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha appena firmato il decreto per l’acquisto di altri 81 milioni di dosi di vaccino anti covid, pro ‘richiami’: ignorando totalmente la valanga crescente di effetti avversi e di morti improvvise, cifre spaventose, da brivido, che più avanti vi dettagliamo.

E allora, partiamo dalle news su Draghi & PFAS.

 

QUEGLI INSOSTITUIBILI “PFAS”

Un caso, quelli dei ‘PFAS’, praticamente ignorato o almeno pesantemente sottovalutato da media & politici; e invece drammatico per la salute di tutti i cittadini, visto l’allarme, quotidianamente lanciato soprattutto al Nord, da un vasto mondo di medici e associazioni.

Una manifestazione anti PFAS

In prima linea ‘Greenpeace’, che così titola il suo ultimo report di maggio scorso: “Sedici regioni in Italia hanno i corsi d’acqua contaminati da PFAS, sostanza chimica pericolosa”. Per chi non li conosce bene, spiegano a Greenpeace, “quelle poli-e per-fluoroalchiliche sono un gruppo di sostanze chimiche usate nell’industria, alcune delle quali cancerogene e oltremodo inquinanti. La loro presenza in Italia è un fenomeno diffuso, che riguarda i corsi d’acqua di tutte le regioni”.

I test fatti sono tutti altamente preoccupanti, segnalando una media di dannoso (e cancerogeno) inquinamento nel 25 per cento dei campioni esaminati. Ma solo in 4 regioni del Nord (Lombardia, Friuli, Piemonte e Veneto) sono stati effettuati in modo minimamente sufficiente. Nelle altre solo a macchia di leopardo e spesso male. Perché le autorità hanno paura della verità? Ossia di scoprire dati da allarme rosso?

Eppure, incredibile ma vero, perfino sul sito della Regione Piemonte campeggia un titolo da brividi, come del resto i dati contenuti: “Inquinamento da PFAS nel polo chimico di Spinetta Marengo”. Si tratta del maxi complesso, in provincia di Alessandria, “Solvay Speciality Polymers Italy’ riconducibile al colosso multinazionale ‘SYENSQUO SOLVAY’. Dove viene trattato il più che border line ‘Aquivon’, poi destinato alla produzione di idrogeno verde. Capito la catena mortale?

E sapete cosa ha fatto pochi mesi fa il governo sfascista? Il suo ‘prestigioso’ ministero del ‘Made in Italy’ guidato dal fedelissimo di ‘Giorgia’ e antica anima della Fiamma almirantiana e poi di AN, Adolfo Urso, ha pensato opportuno destinare, con l’ultima finanziaria a fine 2023, 3 milioni di euro a quel colosso che non ha certo bisogno di aiuti di Stato. Ai confini della realtà: altro che ammazzare il Green Deal, qui si portano davanti ai plotoni neri moltitudini di cittadini!

Adolfo Urso

Precisa, nel suo profetico rapporto, Vate Draghi: “Una possibile messa al bando delle sostanze poli-e per-fluoroalchiliche nella UE avrebbe un impatto negativo sullo sviluppo e la produzione di tecnologie fondamentali per la transizione energetica”. Sostanze già da alcuni anni ritenute, anche dai vertici UE, dannose, tanto da stabilire un calendario per un progressivo abbandono: che oggi salta totalmente per aria, non prevendo neanche una minima scaletta temporale per l’abbandono. Inconcepibile: per stare al passo – e la UE non ci starà mai – con la Cina, a tutta tecnologia, e chi se ne fotte della salute dei cittadini!

Ma vediamo cosa ne pensano alcuni esperti ed associazioni.

Christian Schaible, dell’‘European Environmental Bureau’: “Non si può barattare la competitività con la salute di tutti, che dovrebbe essere l’obiettivo prioritario dello spirito europeo, che così viene tradito”.

L’Associazione Medici per l’ambiente-ISDE Italia:Invitiamo i decisori europei a proteggere la salute delle persone, sostenendo la proposta di drastica riduzione dei PFAS a livello UE e fissando chiari limiti di tempo per eventuali deroghe. Le preoccupazioni espresse nel rapporto Draghi sulla mancanza di tecnologie alternative sono del tutto fuorvianti”.

Scende in campo il comitato veneto ‘Mamme NO PFAS’ che invia una lettera aperta all’ex capo della BCE: “Vogliamo esprimere tutta la nostra preoccupazione e delusione, ci sentiamo scoraggiate e inascoltate. Lei parla di transizione ecologica e di impossibilità di sostituzione dei PFAS in questo processo. Abbiamo l’impressione che Lei sia poco informato e molto confuso: le molecole PFA sono cancerogene, indistruttibili e purtroppo le subiamo da anni, bevendo e mangiando si sono accumulate nel nostro corpo ammalandolo. Noi e i nostri figli abbiamo PFAS nel sangue e ne stiamo pagando le conseguenze. Se è vero che voleva fare il nonno, questa sua posizione non aiuterà molto i suoi cari nipotini che sono sottoposti ad un inquinante subdolo e pericoloso che non risparmia nessuno”.

Una recente – e altrettanto pericolosa – variazione sul tema è rappresentata da ‘TFA’, ossia l’acido trifluoroacetico, che sta ulteriormente minacciando le nostre acque.

Sottolinea Sara Johnsson, senior policy officer all’‘European Environmental Bureau’: “La mancanza di standard di qualità per le acque sotterranee e superficiali e l’assenza di un limite TFA per l’acqua potabile hanno portato ad una contaminazione chimica diffusa che è passata del tutto inosservata, con gravi rischi per la salute. Con l’aggiornamento degli standard d’inquinamento idrico regolamentato dalla Direttiva quadro sulle acque, questo potrebbe cambiare: le istituzioni europee hanno l’opportunità di stabilire il percorso per la protezione delle acque, lo devono ai loro cittadini. Le persone hanno diritto a un’acqua sana”.

Ma tutto questo Alice nel paese delle Meraviglie, nonno Draghi, non lo sa.

O meglio lo sa bene, e se ne strafotte.

 

A CACCIA DELL’ASSASSINO

21 luglio 2021. In un breve video che fa ormai ‘storia’, l’allora premier Draghi comunica il suo Verbo al popolo bue e gli fa capire, in poche ma succose parole (la clip dura 58 memorabili secondi), “il senso della vita”. Su due fronti allora molto caldi: quello della pandemia e quello delle tensioni ai confini est.

Sul primo disse il Maestro: “L’appello di alcuni a non vaccinarsi è un appello a morire o a far morire”.

Chiaro, no? Chi non si vaccina è un aspirante suicida e un potenziale omicida.

E, per farsi capire meglio sempre da quel popolo bue, il Profeta aggiunse: “Senza vaccinarsi si deve chiudere tutto di nuovo”, agitando come al solito il vessillo del Lockdown, della Paura, del Terrore, l’unica via, del resto, per rendere obbligatori quei vaccini killer e farli accettare da una popolazione ignara dei maxi effetti avversi, costretta a firmare un ‘consenso informato’ estorto, quello sì “suicida”.

Ma il vaticinio non terminò qui. Perché il Messia aggiunse un’altra frase, riferendosi all’odiata Russia: “Volete la pace o il condizionatore tutto l’anno?”.

Tutte parole, ovviamente le prime soprattutto, che per settimane rimasero scolpite nelle coscienze di tutti gli italiani. Ma che oggi forse hanno dimenticato (chi le pronunciate, forse, le ha rimosse) e che varrebbe la pena portare all’attenzione di quella però ectoplasmatica Corte Penale dell’Aja.

Per rinfrescare la memoria, vi proponiamo perciò il link del Messaggio lampo, messo su YOU TUBE il 21 luglio 2021 e titolato  ‘Chi non si vaccina muore’ e ‘volete la pace o il condizionatore?

Ma eccoci alla ‘chicca’ finale.

Non poco tragica, ma ci sembra opportuno, per un preciso diritto-dovere di informazione, di sottoporla alla vostra attenzione perché si tratta di cifre che parlano da sole, più di ogni commento.

Totò Schillaci

Cifre ufficiali, perché diramate dalla FIFA (ossia la ‘Federation International de Football Association’) che in genere minimizza i fatti. Soprattutto in un momento come questo, dove si verificano quotidianamente ‘morti improvvise’ di giocatori, anche giovani o giovanissimi, altre volte cinquantenni o giù di lì, come è appena capitato a due nostri miti, Gianluca Vialli e poche ore fa Totò Schillaci.

Le cifre che leggerete tra poco riguardano soprattutto morti improvvise per arresto cardiaco, quindi ovviamente fatti che riguardano l’apparato cardiocircolatorio. Rammentando che le valanghe di morti o lesioni gravi per vaccino anti covid (soprattutto a mRNA, come quelli di ‘Pfizer’ e ‘Moderna’) sono causate soprattutto da patologie cardiache (pericarditi, miocarditi, trombosi, ictus, infarti), ma anche tumorali e non solo.

Ecco la sostanza del rapporto FIFA che riguarda il numero di calciatori morti nei soli paesi UE tra marzo 2021 e marzo 2022, ossia in piene campagne vaccinali per la pandemia.

I decessi sono stati 769: “atleti – viene ufficialmente messo nero su bianco – che hanno subito un arresto cardiaco o altri malori che hanno portato alla morte sul campo da gioco”.

Vengono tutte classificate come ‘SADS’, vale a dire ‘SUDDEN ADULT DEATH SYNDROM’ (‘Sindrome Morte Improvvisa adulti’).

Il dossier precisa che la causa cardiaca è cresciuta del 420 per cento.

Ma sapete quale era la media annuale fatta registrare negli anni precedentiAvete letto bene, solo cinque calciatori morti ogni anno improvvisamente sul campo di gioco.

 

Ecco il link che vi dà la possibilità di leggere quei tragici numeri. EMD112 del 14 luglio 2022,  Studio sull’aumento di SADS e di decessi per arresto cardiaco improvviso

Ancora una volta: ai confini della realtà.

Come mai il taumaturgo DRAGHI non dedica un piccolo spazio delle sua eruttante Mente a queste cifre?

Perché i soloni della Scienza e della Medicina non forniscono qualche risposta?

Perché i Politici se fottono e dedicano giornate alla vergognosa sceneggiata Sangiuliano da chiudere i 4 minuti con un calcio in culo?

E come mai tacciono i Media, sempre più altrettanto vergognosamente omologati, autocensurati e silenziati?

Diceva bene una volta il mitico Gino Bartali, per rimanere in campo sportivo: “L’è tutto da rifare…”

Non vogliamo angosciarvi più di tanto; perciò, per quanto concerne ciò abbiamo scritto e messo in rete su ‘crimini e affari’ griffati von der Leyen, come al solito, vi consigliamo di andare alla casella CERCA in alto a destra della nostra home page e digitare URSULA VON DER LEYEN, ALBERT BOURLA oppure PFIZER o MODERNA.


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