Perseverare? Diabolico

San Gerolamo, Sant’Agostino, Cicerone, Seneca il Vecchio: sono a disputarsi la paternità della locuzione “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”.

Chiedo scusa, nel racconto delle gaffe da incultura di ‘Genny’ Sangiuliano, che nientemeno è il delegato alla cultura dell’esecutivo Meloni, ho privato il divertissement al servizio della satira di una gag altamente davvero comica. Sangiuliano, nel ruolo di presidente di giuria, ha confessato con leggerezza da dilettante allo sbaraglio di non aver letto i libri da giudicare e premiare. Nel riferirlo è stata apprezzata l’espressione televisiva di sgomento di Geppi Cucciari.

È guerra disumana, parallelamente criminale a Gaza e in Ucraina. Continua la strage di innocenti, alimentata da beceri interessi venali coincidenti e contrapposti. L’Italia degli incompetenti contribuisce al default dell’evanescente esecutivo di destra-destra; monta in mezzo mondo l’onda del nazifascismo, il futuro della Terra rischia un catastrofico the end e come si dipana il racconto mediatico di giornali e informazione radiotelevisiva è presto detto. La priorità dell’intero sistema mediatico cioè  uno tsunami di news, interviste, commenti, incontri-scontri di talk show, approfondimenti, speciali, incursioni  dei social, inchieste, è monopolio totale, ossessivo delle disavventure di Sangiuliano e di Maria Rosaria Boccia, sua compagna di un tour estivo dalle Alpi all’Etna, dotato di un album fotografico inequivocabile, di video e documenti compromettenti, di fatti e misfatti certi e da accertare, di eclissi del ministro  econtroffensive per lui devastanti della Boccia.

Provate a emulare il geniale trasformista Brachetti, mettetevi nei panni di un cittadino british, francese, tedesco, svizzero, immaginate il loro commenti su questa comico-tragica comedy all’italiana. Il nostro Bel Paese piomberebbe del baratro di “Paese di Pulcinella”, con tutto il rispetto per la celebre maschera partenopea. Ora tornate nella dimensione di utenti dell’informazione made in Italy. C’è da finire in depressione ed è la conseguenza peggiore del faccia a faccia Meloni-Sangiuliano che oggi Ellekappa disegna uniti naso contro naso pinocchieschi e il felice titolo “Il punto d’incontro’.

La Boccia pubblica la copia di una mail ricevuta dal ministero sull’organizzazione del G7 della cultura, con ‘dati sensibili’ sulla sicurezza dell’evento. Mentre la premier e il suo ministro giocano a ‘nascondino’ un paio di Paesi temono che la sicurezza del summit non sia garantita e chiedono al nostro governo di essere rassicurati.

Dobbiamo rassegnarci? Un esponente del giornalismo amico della destra, a proposito di Sangiuliano muto come un pesce, ci ha rassicurato. Ha detto che nelle prossime settimane, o mesi (!), il ministro parlerà. La Meloi ha parlato ‘a casa sua’, a Rete 4: “Il ministro mi ha detto che è tutto ok”. A questa perentoria, quanto aeriforme difesa d’ufficio ha fatto da spettatore il conduttore Del Debbio, con una serie significativa di approvazioni non verbali ma egualmente esplicite.

Abbiamo errato, costretti a sorbirci il bombardamento Tv sul caso Sangiuliano-Boccia quasi senza alternative, ma perseverare sarebbe diabolico. Dedichiamo tempo e piacere alle imprese di Jannic Sinner, di Luna Rossa e dei nostri atleti che conquistano ori nelle ‘Paraolimpiadi’.


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