VAIOLO DELLE SCIMMIE / L’OMS HA INIZIATO LA SUA ‘SCIENTIFICA’ STRATEGIA DEL TERRORE

Solo un paio di giorni fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha proclamato l’emergenza sanitaria internazionale (PHEIC) per il vaiolo delle scimmie (MPOX). E’ la seconda volta nel giro di appena due anni: il precedente allarme globale, suonato nel 2022, venne infatti revocato pochi mesi dopo.

Eppure, tranne che in Africa, dove si è sviluppato il virus, fino ad oggi i casi registrati si contano sulle dita di una mano. E anche meno: uno in Pakistan e l’altro in Svezia.

Perché un provvedimento così drastico, allarmante e tale da gettare mezzo mondo nel panico?

E soprattutto sorge un interrogativo alto come un grattacielo: come mai l’OMS ha già ordinato e consigliato (a breve anche il rituale ‘obbligo’ in perfetto stile nazi?) l’uso dell’unico vaccino contro il mostro MPOX, ossia quello prodotto dalla casa farmaceutica danese ‘Bavarian Nordic’?

Non c’è puzza di maxi conflitto d’interessi arcimiliardario, nella migliore delle ipotesi?

A questo punto riavvolgiamo il nastro e partiamo dalle news.

 

IL PIANETA DELLE SCIMMIE

Ecco il fresco dispaccio ‘Ansa’, messo in rete alle ore 11 del 16 agosto e titolato ‘In Pakistan il primo caso di vaiolo delle scimmie MPOX’.

“Il Pakistan registra il suo primo caso di MPOX, il vaiolo delle scimmie del quale l’OMS alcuni giorni fa ha dichiarato l’emergenza globale, anche se è ancora da accertare se si tratti della pericolosa variante Clide1, registrata per la prima volta fuori dall’Africa, in Svezia. Lo annuncia il ministro della Salute di Islamabad, il quale afferma che la persona ammalata proveniva da un non meglio precisato Paese del Golfo, ha 34 anni ed è residente nella provincia di Khyher Paktunkha. Il tampone è stato inviato per l’esame genico ad un laboratorio specializzato per stabilire di quale ceppo di MPOX di tratti”.

Fa eco ‘RaiNews24’.

“L’agenzia svedese per la sanità pubblica ha annunciato di aver registrato il primo caso al di fuori dell’Africa della variante più pericolosa del vaiolo delle scimmie, che l’OMS ha dichiarato ieri emergenza sanitaria globale. Dice il ministro della Salute, Jakob Forssmed: ‘Niente allarmi, i rischi di infezione da vaiolo delle scimmie è basso. Siamo ben preparati, è una malattia conosciuta. Ci sono vaccini e li abbiamo in magazzino’”.

L’allarme, comunque, è lanciato. E non pochi, ai piani alti UE, gettano ettolitri di benzina sul fuoco.

Ecco le parole dell’Alto rappresentante per la politica estera UE, Josep Borrell: “L’epidemia di vaiolo delle scimmie è un’emergenza sanitaria: sono necessari almeno 10 milioni di vaccini”.

Stella Kiriakides

Rincara la dose il Commissario UE per la Salute, Stella Kyriakides: “Le minacce alla sicurezza sanitaria non conoscono confini. E oggi, grazie alla collaborazione tra la Comunità europea, il Centro africano per il controllo delle malattie e la Bavarian Nordic, stiamo rendendo disponibili 215 mila vaccini per proteggere i più vulnerabili nei paesi colpiti dall’epidemia di vaiolo in Africa”.

Quindi ‘rassicura’ e dà i numeri Tim Nguyen, a capo della ‘Unit High Impact Events Preparadness’ dell’OMS:

“Le case farmaceutiche stanno lavorando a pieno regime. Sono già pronte 500 mila dosi contro il vaiolo delle scimmie e 2 milioni e mezzo possono essere prodotte entro fine anno”.

Non basta perché, gonfiando il petto, aggiunge: “Per l’anno prossimo, il 2025, la produzione potrà arrivare a quota 10 milioni”. Un botto.

Tim Nguyen

La sua stima, però, si riferisce al ‘prodotto’ di una sola azienda, che in pratica agisce in regime di perfetto monopolio: la danese ‘Bavarian Nordic’, appunto, letteralmente baciata dalla fortuna in questi mesi e, soprattutto, in questo bollenti giorni.

Ecco quanto riporta ‘Milano Finanza’: “Il laboratorio danese Bavarian Nordic ha presentato richiesta all’Agenzia europea dei Medicinali (EMA) per estendere l’uso del suo vaccino contro il ‘monkey pox’, il vaiolo delle scimmie che rischia di colpire soprattutto gli adolescenti tra i 12 e i 17 anni. Dopo l’annuncio le azioni di Bavarian Nordic sono aumentate del 14 per cento, raggiungendo il massimo degli ultimi due anni e sono salite del 38 per cento negli ultimi giorni”.

E viene aggiunto: “Il vaccino di Bavarian Nordic è l’unico autorizzato per combattere il MPOX a livello globale e l’OMS lo ha indicato come strumento fondamentale nella lotta contro l’emergenza sanitaria internazionale”.

Vediamo, ora, di saperne qualcosa in più sulla fino ad oggi misteriosa e miracolata Bavarian e sulla ben nota OMS, più volte passata ai raggi x dalla Voce.

 

C’E’ DEL MARCIO IN DANIMARCA?

Quartier generale ad Hellrup e stabilimento principale a Kvistayard, in Danimarca, Bavarian può contare su una seconda, grossa unità produttiva a Thorishms, a un passo da Berna, in Svizzera. Le unità di ricerca, invece, sono localizzate a Martinsried, in Germania, e a San Diego, in California; quindi uffici amministrativi e legali a Zurigo e a Morrisville, nel North Carolina.

Azienda biotecnologica a ciclo integrato, ha focalizzato i suoi sforzi nello sviluppo, produzione e commercializzazione dei vaccini. Trovando la vera gallina dalle uova d’oro nella tecnologia MVA-BN, sviluppata dal ‘virus Ankara vaccinico modificato’ e in grado – teoricamente – di contrastare il vaiolo delle scimmie.

Il suo prodigioso prodotto è stato acquistato in quantitativi massicci dalle forze armate Usa, rappresentando una ‘scorta nazionale strategica’. E altri paesi, of course, hanno seguito l’esempio: quelli NATO in pole position, con contratti altrettanto pingui. Negli Stati Uniti il siero è venduto con il nome di ‘Jynneos’, nel Canada con quello di ‘Imvanune’ e nei paesi UE come ‘Imvanex’. Un tris del tutto vincente e in grado di far lievitare a dismisura i profitti della casa farmaceutica.

Ma chi sono i proprietari della taumaturgica società danese?

Una fitta rete di sigle: banche, assicurazioni, finanziarie e, soprattutto, i soliti fondi speculativi, il vero tumore della finanza degli ultimi anni, una piovra in grado di condizionare vita, destini & salute di tutti i cittadini, come la Voce ha più volte dettagliato.

Restando nel dorato campo di ‘Big Pharma,’ i due colossi internazionali dei fondi, ‘BlackRock’ e ‘Vanguard’, sono i primattori nelle compagini societarie di quasi tutte le star del settore, a cominciare da ‘Pfizer’ e ‘Moderna’, le prime a tagliare il traguardo sul fronte dei vaccini anti Covid.

Passiamo, allora, all’OMS.

 

L’OMS GRIFFATA BILL GATES

Pochi lo sanno ma ormai, col passare degli anni, è diventata è un’organizzazione privata, pur essendo nata come organismo totalmente pubblico, perché finanziato con il contributo di tutte le nazioni.

Oggi, in soldoni, il più grande donatore-finanziatore è Bill Gates, il fondatore di Microsoft e più grosso latifondista a stelle e strisce (sapevate anche questo?). Nella special hit, infatti, è alle spalle solo degli Stati Uniti, e ben davanti a nazioni del calibro di Regno Unito, Francia e Germania. Tra gli altri ‘donatori’ di spicco fanno capolino – in perfetto conflitto d’interessi – svariate case farmaceutiche…

Negli ultimi anni il ‘filantropo’ Gates si è rimboccato le maniche soprattutto su due fronti, come aveva annunciato in modo profetico nel corso del ‘World Economic Forum’ 2010 di cui è il ‘burattinaio’, in perfetta sinergia con il fondatore Klaus Schwab, il banchiere svizzero di spiccate simpatie nazi.

Bill Gates

Vaticinò in quella storica occasione Super Bill: “Il prossimo decennio sarà caratterizzato da devastanti pandemie e poi da catastrofici cambiamenti climatici”. Aveva certo una palla di cristallo, il Salvatore del Mondo che si è tuffato nel business alla vaccinara, fornendo il propellente necessario – guarda caso proprio nel 2010 – per il decollo e il lancio di una piccola start up, Moderna, che nel giro di appena 10 anni diventerà una star di Big Pharma col suo prodotto anti Covid.

Ancora. L’OMS ha predisposto il suo ‘Trattato Pandemico’ nel più totale silenzio politico e mediatico mondiale. Praticamente tutte le nazioni (sono 192 in tutto) vi hanno aderito o in modo esplicito o con un significativo silenzio-assenso. Per cui d’ora in poi la sovranità in campo pandemico (e certo non solo) verrà sottratta a tutti i Paesi.

Un gigantesco scippo ‘legale’ sul fronte della salute di tutti.

Il libro pubblicato da Giulio Tarro nel giugno 2020

Proprio per questo motivo l’OMS ha tutto l’interesse a suscitare allarme, paura & terrore nei cittadini, agitando di continuo lo spettro di pandemie dietro l’angolo: due anni fa proprio via vaiolo delle scimmie, andato a vuoto; e ad inizio 2024 lanciando l’sos per una imminente aviaria che avrebbe falcidiato la popolazione mondiale. Meccanismi abbondantemente utilizzati negli Stati Uniti, per la regia del mago di tutti i Vaccini, Anthony Fauci, a fianco di ben 7 presidenti Usa come super consulente e oggi sotto inchiesta (due procure federali a stelle e strisce e una Commissione del Congresso Usa).

Meccanismi del terrore lucidamente analizzati da uno dei pochi virologi autentici di casa nostra, Giulio Tarro, l’allievo prediletto di Albert Sabin che scoprì l’antipolio; sconfisse poi negli anni 70 a Napoli prima il colera e quindi il ‘male oscuro’ che aveva ucciso decine e decine di bambini.

A giugno 2020, infatti, Tarro ha firmato il profetico ‘Covid 19 – Il virus della paura’.

 

VACCINI ANTI COVID INEFFICACI E INSICURI

E terminiamo proprio con il ‘vaccino’ (sic) anti Covid. Visto che solo pochi giorni fa addirittura l’AIFA, ossia l’Associazione Italiana del Farmaco, ha ammesso la sua scarsa efficacia nel contrastare il coronavirus. Meglio tardi che mai: ma con un evidente, più che colpevole ritardo.

Visto che sia AIFA sia EMA hanno sempre sbandierato le fantasmagoriche percentuali griffate Pfizer e Moderna pari al 93-94 per cento sul fronte dell’efficacia, e del tutto taroccate. Cifre sbugiardate in tempo reale, ad esempio, dal ‘British Medical Journal’ (BMJ) che in un editoriale firmato a gennaio 2021 dal coeditore e direttore scientifico Peter Doshi le riduceva drasticamente al di sotto del 20 per cento.

Peter Doshi

Per non parlare della ben più importante ‘sicurezza’ di quei prodotti sfornati da Pfizer e Moderna. Totalmente e criminalmente ‘dimenticata’ dalla ‘Food and Drug Administration’ (FDA) che ad agosto 2020 diede il suo ok alla commercializzazione dei loro sieri anti Covid. Immediatamente smentita, anche stavolta in tempo quasi reale, da un altro reportage di vero giornalismo d’inchiesta scientifico, sempre pubblicato dal BMJ: in sostanza la responsabile di un centro per i trials Pfizer negli Usa ne raccontava di tutti i colori su quelle sperimentazioni taroccate. E sapete che fine fece la sua denuncia alla FDA? Sbattuta in un cassetto, e addirittura inviata al ‘lupo’ Pfizer, in ovvia combutta con FDA!

Nel corso degli ultimi due anni – sempre sul fronte della sicurezza di quei prodotti anti Covid – si sono mano mano verificate valanghe di ‘effetti avversi’, soprattutto a livello cardiocircolatorio, ma non solo, visto che sono aumentate sensibilmente, da quando sono iniziate le campagne vaccinali, anche le patologie tumorali. Eppure, in perfetto stile nazista, quei ‘prodotti’ sono stati resi obbligatori. E contemporaneamente, in modo altrettanto criminale, sono state addirittura vietate quelle cure, quei farmaci che in quei primi dieci mesi del 2020 avrebbero potuto limitare la marea dei 120 mila decessi e contrastare fin da subito il virus. Il folle diktat governativo ‘Tachipirina e Vigile attesa’, infatti, impedì il ricorso a farmaci come idrossiclorochina e invermectina, ben presenti in farmacia e usati, per fare un solo esempio, in Francia.

Ai confini della realtà.

A seguire vi proponiamo la lettura di un testo appena elaborato e messo in rete, proprio sull’efficacia (sic) dei vaccini anti Covid, dal ‘Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina’, composto da numerosi ricercatori e scienziati indipendenti, cioè al di fuori delle perverse (e corruttive) logiche di Big Pharma.

CIEB-parere-n.-24

 

Comunque, per saperne di più sui personaggi e le sigle citate nel pezzo, vi invitiamo a consultare il nostro archivio, andando alla casella CERCA che si trova in alto a destra della home page. Basta digitare nomi e cognomi (come Bill Gates o Anthony Fauci oppure Giulio Tarro) o sigle (come Organizzazione Mondiale della Sanità o Food and Drug Administration, Pfizer oppure Moderna, o British Medical Journal) per rileggerne di tutti i colori.


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