Nichi, alleluia!

Vannacci era ancora un omofobo in embrione, altrimenti avrebbe condannato, perché insulti da dilettanti, le mascalzonate di Paolo Turdu, del partito di Berlusconi (citò Nichi Vendola così: “Vecchia isterica. Da sinistra odore di becero frociame”) e la didascalia non meno volgare, oscena, di una foto di Vendola pubblicata con il commento “Gay e pedofilo”). Sono attacchi isterici inverecondi, effetto collaterale di travasi di bile e richiedono una spiegazione politica: l’ex presidente della Puglia è tra pochi leader della sinistra che ha detto e fatto cose di sinistra, prima del distanziamento dalla politica sul campo e della scelta molto umana di dedicare amore e saggezza al figlio, insieme al compagno. Vendola non agisce in prima linea da dieci anni (ma è ancora il presidente del partito ‘Sinistra Italiana). Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha fatto riferimento al problema del turismo di massa,  delle immagini, non sempre civilissime, di chi prende d’assalto le spiagge della sua Puglia. Ricorda di aver inventato il rilancio del territorio, la “Puglia felix”, di aver modernizzato l’offerta: cultura dell’ambiente, industria alle infrastrutture, agricoltura, politiche giovanili, emersione di una ‘Puglia migliore’. Poi su Meloni e Salvini, che hanno scelto la sua regione per le vacanze: “In contraddizione con le loro ideologia, vengono in una terra ospitale, curiosa, innovativa, capace di resistere all’onda nera del razzismo e della xenofobia” (e sottintende, dell’omofobia).  “La premier e il suo sodale rendono involontariamente omaggio al lavoro straordinario del centrosinistra pugliese”. Diritti civili: Vendola condanna il mancato rispetto dei diritti di Fratelli d’Italia e della Lega. Definisce “interessante’ il richiamo ‘libertario’ di Forza Italia e degli eredi di Silvio Berlusconi. “Provano a dare forza all’ala liberale di un governo illiberale. Credo che quel richiamo sia importante, mentre Fratelli d’Italia insulta Elodie (critica nei confronti della Meloni) e la campionessa olimpica Imane Khelif. Ora per la sinistra è il momento di contrastare populismo, classismo, autoritarismo, per rispondere alla crisi sociale.

Circola, a sinistra, non in chiaro, l’ipotesi fantapolitica della fondazione di un partito post Pd che come Vendola dica e faccia cose di sinistra. I nomi di un interessante vertice collegiale? Landini (classe operaia), Bersani (autorevolezza e prestigio da leader), Vendola (sinistra-sinistra), Schlein (giovanile vigore politico).


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