NORD STREAM / CUCU’! LO HA SABOTATO KIEV…

Sta venendo a galla, finalmente, il giallo non poi tanto giallo del sabotaggio dei gasdotti Nord Stream di quasi due anni fa, il 2 settembre 2022.

La procura federale tedesca ha cominciato ad indagare con un minimo di serietà ed ha appena emesso un mandato di arresto europeo a carico di un sospettato di nazionalità ucraina, con ogni probabilità un addestratore di sommozzatori. Non è ancora accertata la sua identità: filtrano, per ora, un paio di nomi, Vladimir S. e, addirittura, Volodymyr Z.. Mister x, a quanto pare, è fuggito in Polonia, ma le autorità di Varsavia, avvisate da quelle tedesche, si sono lasciate ovviamente sfuggire la ‘preda’, che ha tranquillamente varcato il confine e fatto rientro nella sua Ucraina.

I primi a dare la notizia sono i quotidiani tedeschi ‘Die Zeit’, ‘Suddeutsche Zeitung’ e la tivvù pubblica ‘ARD’.

Ma ecco qualche dettaglio in più.

Secondo le ultime ricostruzioni dei media, gli investigatori tedeschi avrebbero individuato altri due componenti del commando (tra cui una donna), sempre sommozzatori. In precedenza le ricerche si erano concentrate su una grossa barca a vela su cui sono state scoperte tracce di esplosivo. A bordo cinque uomini e una donna.

Anche Svezia e Danimarca, in una prima fase, hanno svolto alcune indagini. Ma si sono presto defilate. Le autorità di Stoccolma sostennero di non aver giurisdizione su quanto accaduto. Mentre quelle di Copenaghen affermarono di non aver mezzi sufficienti per affrontare le ricerche, pur essendosi rese conto che si trattava di “un atto intenzionale”.

Olaf Scholz

Oggi, comunque, il governo tedesco cerca di minimizzare gettando abbondante acqua sul fuoco e confermando il solenne impegno ad appoggiare sempre e comunque Kiev nel suo conflitto con Mosca. Il portavoce del Cancelliere Olaf Scholz è lapidario: “Le due cose non hanno niente a che fare l’una con l’altra. Resta immutata la garanzia della Germania all’Ucraina sul fatto che la sosterremo per tutto il tempo necessario”. Più chiari di così…

Per capire meglio cosa sta succedendo in queste ore vi proponiamo la lettura di due stimolanti e istruttivi reportage, vere ‘rarità’ nel deserto informativo, soprattutto di casa nostra, sempre più genuflesso davanti ai diktat della Casa Bianca e della NATO.

Il primo è pubblicato da ‘InsideOver’ il 15 agosto,  Nord Stream, sono stati gli ucraini. Ed ecco chi ci ha guadagnato

Il secondo è messo in rete dal sito francese ‘Observateur Continental’ il 14 luglio,  Attentat contre Nord Stream: l’Allemagne a émis un premier mandat d’arret

 

Ma le cose sono ben chiare da molti mesi, solo che sia le autorità tedesche che, soprattutto, quelle polacche, hanno chiuso gli occhi e cucito le bocche. Depistando a più non posso.

Risalendo nel tempo, ad esempio, vediamo cosa metteva in rete un anno fa esatto, il 26 agosto 2023, l’AGI con una sua nota: “La stampa tedesca fa emergere nuove tracce che portano a Kiev come mandante dell’attentato ai gasdotti russo-tedeschi Nord Stream 1 e 2. A sostenerlo sono il settimanale Der Spiegel e la televisione tedesca pubblica ARD, in una nuova inchiesta appena pubblicata”.

E veniva aggiunto: “Le analisi dei metadati dell’equipaggio dello Yatch Andromeda utilizzati dai presunti attentatori per trasportare l’esplosivo e depositarlo nei fondali, in prossimità dei gasdotti, si trovavano in Ucraina. Citano fonti della Procura federale antiterrorismo di Wiesbaden. Der Spiegel già a maggio, in una prima ricostruzione basata su fonti investigative tedesche, si era detto ‘quasi certo della traccia ucraina’. Aggiungendo ‘ci sono sempre più indizi che gli attentatori siano ucraini’”.

Seymour Hersh

La vera dirty story era stata raccontata comunque, per la prima volta a livello internazionale, da un grande reporter sui fronti di guerra, lo statunitense Seymour Hersh, premio Pulitzer per aver denunciato all’epoca la strage di My Lai in Vietnam.

Pochi mesi dopo il suo bollente reportage, quasi a ‘botta calda’, quando di quell’attentato veniva ancora accusata la Russia. Incredibile ma vero: il Cremlino avrebbe sabotato una sua stessa maxi infrastruttura!

Ed Hersh, invece, ha avuto il coraggio di denunciare anche collusioni & complicità a stelle e strisce!

A seguire, quindi, vi proponiamo la lettura di due pezzi messi in rete dalla Voce dove emerge il documentato j’accuse firmato Hersh. Mentre solo adesso i tedeschi indagano…

Ecco a voi, del 9 febbraio 2023,

GASDOTTI NORD STREAM / FATTI SALTARE DAGLI AMERICANI

 

E poi, del 27 agosto 2023,

ATTENTATO AI GASDOTTI NORD STREAM / C’E’ LA FIRMA DI KIEV


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