URSULA VON DER LEYEN / E’ CORROTTA. PERCIO’ LE SPETTA IL BIS AL VERTICE UE

Stati Uniti e Unione europea ormai totalmente delegittimati.

Alla frutta.

Come mai era successo prima, a memoria d’uomo: americano o del Vecchio continente, e oltre.

Tutto nel giro di poche settimane, forse di giorni che possono scrivere la Storia.

Una storia non poco tragica per i cittadini, alle prese con esecutivi incapaci, ma soprattutto corrotti, e solo in grado di prendere decisioni contro i diritti sacrosanti di tutti, calpestandoli nel mondo più vergognoso: ma in modo perfettamente ‘democratico’, secondo lorsignori.

Decisioni, per di più, che pesano sulla salute e la vita stessa dei cittadini, come dimostra in modo che più plasticamente criminale non si può il ‘Pfizergate’, di cui torneremo a parlare – per l’ennesima volta – più avanti.

LA ‘PROFEZIA’ DI ROBERT HUR

Un drammatico weekend di follia, potrebbe tranquillamente titolarsi un horror movie su quel che sta per succedere alla Casa Bianca & dintorni; a pochi giorni dall’attentato di Butler che sta innescando un ‘giallo’ Secret Servizi (e non solo) di proporzioni epiche, se il Congresso Usa avrà il coraggio di sollevare il coperchio da quel Vaso di Pandora che ne contiene di tutti i colori e per tutti i gusti.

Joe Biden con la moglie Jill

Nel prossimo weekend, infatti, Joe ‘Sleepy’ Biden potrebbe essere costretto (convinto o che?) a gettare la spugna, a rassegnare le dimissioni, visto che i sondaggi ormai parlano drammaticamente chiaro per i democratici in picchiata e assegnano senza ombra di dubbio una vittoria trionfale all’odiato Donald Trump.

A quanto pare il testimone potrebbe passare alla vice, Kamala Harris. Per restare nelle sue mani o, in vista della convention dem di agosto, per essere a sua volta smistato a un prodigioso coniglio, un Bunny Bannister in forma smagliate?

Certo, se dal ‘Deep State’ – che ha comandato indisturbato nell’ultimo quarto di secolo negli Usa – non salta fuori un’ideona coi fiocchi, saranno cavoli amari, con la consegna del potere direttamente nelle mani del Tycoon, che certo non immaginava una serie di autogol a raffica da parte degli avversari. La dea bendata, of course, lo protegge, come s’è visto con il perfetto colpo del cecchino che l’ha centrato al lobo dell’orecchio destro!

Prima di passare alle vergognose sceneggiate europee, vogliamo ricordare solo un dettaglio, non da poco e, soprattutto, mai rammentato in questi giorni di ‘agonia’ per ‘Sleepy’ Joe.

Robert Hur

All’inizio di quest’anno, per la precisione a febbraio 2024, il procuratore speciale Usa (e non del Burundi), Robert Hur, ha stilato un’ordinanza ‘storica’, ma non tale, di tutta evidenza, per i media di mezzo mondo, i nostri in pole position, visto che da noi la notizia è stata del tutto snobbata, totalmente oscurata.

Hur, infatti, nel corso di un procedimento giudiziario che vedeva coinvolti Joe e soprattutto lo scapestrato (ha combinato ‘dirty business’ in mezzo mondo, dalla Cina all’Ucraina) rampollo Hunter Biden, ha messo nero su bianco che il capo della Casa Bianca non può affrontare un processo, e quindi non lo rinvia nemmeno a giudizio, perché è incapace di intendere e volere, le sue condizioni mentali sono più che precarie, la memoria gli vien meno. Una sentenza senza alcuna rilevanza penale, ma di incalcolabile portata politica: come mai i vertici dem hanno chiuso gli occhi davanti a un pronunciamento che non ammette dubbi?

Perché non ne hanno discusso allora, di un ritiro, e si sono invece ridotti penosamente ad oggi?

Hunter Biden

Come mai non hanno fatto sapere ai loro elettori, e a tutti i cittadini, di quel provvedimento e circa le condizioni psichiche presidenziali?

Un’ipocrisia senza confini e soprattutto pericolosa per i destini del mondo: visto che, fino a prova contraria, Biden non è un capo condominio ma alla testa della più potente nazionale del mondo!

Per rinfrescarvi la memoria, ecco l’istruttivo pezzo messo in rete dalla Voce il 9 febbraio 2024,

JOE BIDEN / NON PUO’ ESSERE PROCESSATO PERCHE’ E’ RINCOGLIONITO

PROCESSATA? MACCHE’, PREMIATA CON IL BIS!

Chi invece è in possesso di tutte le sue facoltà mentali e quindi dovrebbe essere processato per una marea di reati commessi, soprattutto a base di corruzione arcimiliardaria, viene invece premiato con un incredibile bis fino al 2029 sulla poltrona strategica di Commissario UE.

Servirà tutto ciò a rendere Ursula von der Leyen ‘immune’ davanti alla Corte di Liegi, davanti alla quale dovrà comparire il prossimo 17 settembre in occasione del processo per il ‘Pfizergate’? Staremo a vedere

Il Tribunale di Liegi

Il temine ‘immune’ calza proprio a pennello: perché il gigantesco affaire riguarda proprio i contratti d’acquisto dei vaccini Comirnaty per la bellezza di 71 miliardi di euro, in combutta con il Ceo di ‘Pfizer’, Albert Bourla. Contratti, come abbiamo documentato e denunciato tante volte negli ultimi tre anni, stipulati addirittura (soprattutto il terzo, quello più grosso, da 31 miliardi) via sms.

Messaggini ‘volatilizzati’, letteralmente spariti! Riguardanti, va sempre sottolineato, vaccini inefficaci e, soprattutto, insicuri, vista la valanga di effetti avversi – spesso mortali – causati.

Non vogliamo ripeterci per l’ennesima volta, per questo vi rimandiamo agli ultimi, illuminanti pezzi messi in rete dalla Voce il 20 febbraio 2024,

URSULA VON DER LEYEN / CRIMINI & CORRUZIONI. MA VUOLE IL BIS AL VERTICE UE…

e quello più fresco, del 25 giugno 2024,

UE / LA SUPER CORROTTA URSULA VON DER LEYEN VERSO IL BIS?

Nel secondo reportage abbiamo raccontato l’ultima performance dei due compari di merende, Ursula e Bourla: sì, perché è fresco fresco un altro maxi contratto stipulato dalla Commissione UEcon l’inseparabile Pfizer, stavolta per fornire a 14 paesi membri 40 milioni di dosi di vaccino contro l’aviaria. L’avranno sottoscritto anche stavolta via sms o c’è da sperare in uno straccio di contrattino scritto, come si fa anche per comprare una bici?

Heiko von der Leyen con la moglie Ursula.

Non dimentichiamo, anche stavolta, un altro dettaglio da non poco, al solito mai evidenziato dai media occidentali. Ossia il gigantesco conflitto d’interessi in campo, visto che il marito di Ursula, Heiko von der Leyen, è al vertice di ‘Orogenesis’, una grossa società statunitense che si occupa di biotecnologie e fa molti affari con ‘Pfizer’. Quanto è piccolo il mondo!

Ma veniamo alla sceneggiata in salsa belga, sulle rotte di Bruxelles e Strasburgo.

E partiamo da un tassello-base, anche stavolta of course silenziato e oscurato dai media, tanto per cambiar musica.

C’ERANO UNA VOLTA I VERDI…

Come sapete, lady Ursula ha ottenuto 401 voti a favore (284 i no e 15 le astensioni), con un aumento di 41 suffragi rispetto al voto che per la prima volta l’ha proiettata sulla poltronissima UE.

Al netto dei soliti franchi tiratori, si tratta, pari pari, dei voti Verdi.

I quali stanno dimostrando ancora una volta di aver perso ogni credibilità politica: gli una volta celebri (per le loro battaglie autentiche) Grune oggi sono i più guerrafondai d’Europa, fieri sostenitori del sempre più massiccio invio di armi a Kiev, vessillifero il ministro tedesco degli Esteri (Grune) Annalena Baerbock, ieri tutta baci e abbracci – di ciclamino vestita – con la sua amicona Ursula (che, non dimentichiamolo, è stata ministro della Difesa nell’esecutivo deutsch).

Poveri noi.

Annalena Baerbock

La cosa suona ancora più stonata se si pensa ad un fatto: proprio un paio di deputati Verdi avevano acceso l’unica miccia sulla trionfale marcia di Ursula verso la (ri)conquista del vertice UE, presentando il ricorso sui quei più che anomali contratti di fornitura dei vaccini Pfizer. Non denunciavano (come invece succede a Liegi per il ‘Pfizergate’) la sostanza, ma solo la forma: quanto è bastato, comunque, alla Corte di Giustizia Ue per condannare solennemente la Commissione UE e capo Ursula!

Come mai se ne sono ampiamente fottuti, di tale condanna, ad esempio i socialisti che siedono paciosamente tra gli scranni di Strasburgo?

Sanno e se ne fregano altamente che il neo-ri-Commissario UE si presenterà davanti al tribunale di Liegi nelle vesti di imputato e al tempo stesso Presidente della Commissione Ue fresco di rielezione?

Ai confini della realtà.

Come non è facile comprendere il loro disco verde (è proprio il caso di chiamarlo così!) al bis di lady Ursula in cambio di un piatto di lenticchie, una promessa sul ‘Green Deal’ campata del tutto per aria.

Scrive l’Ansa: “Ursula von der Leyen vuol mantenere la lotta sul Green Deal e intende lanciare, nei primi 100 giorni del suo mandato, un piano per l’industria pulita”.

Ed eccoci alla grande promessa verde dalle labbra di lady Ursula: “Questo preparerà la strada verso l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90 per cento entro il 2040, che proporremo di inserire nella nostra legge europea sul clima”.

Perché, a questo punto, non promettere la conquista di Venere e Nettuno?

Oppure affermare che l’asino vola, come si diceva un tempo?

Promesse ‘volanti’ e comunque ottime e abbondanti per conquistare l’ok dei Verdi…

Eccoci, per finire, al fior tra fiore circa il Programma di Ursula contenuto in una trentina di paginette. Un Bestiario che meglio confezionato non si può.

State a sentire.

DAL BESTIARIO DI URSULA

Sono convinta che la versione dell’Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, con tutte le sue imperfezioni e le sue disuguaglianze, sia ancora la migliore della storia. Non resterò mai a guardare mentre viene fatta a pezzi dall’interno o dall’esterno. Non permetterò mai che la polarizzazione estrema della nostra società venga accettata”.

La democrazia è il nostro tesoro comune. E’ il forum in cui le nostre differenze e i nostri disaccordi devono essere espressi. Ed è tanto vitale quanto fragile. Per molto tempo l’abbiamo data per scontata. Siamo diventati democratici per comodità, ma oggi le nostre democrazie sono minacciate. Da più di due anni la Russia sta conducendo una guerra implacabile in Ucraina”.

L’Europa è davanti ad una scelta decisiva che definirà la nostra posizione nel mondo nel prossimo quinquennio. L’Europa non può controllare dittatori e demagoghi nel mondo, ma può scegliere di tutelare la nostra democrazia. Non accetterò mai che gli estremismi o la demagogia distruggano il nostro stile di vita europeo”.

Le nostre prime priorità saranno la prosperità e la competitività”.

Nessuno vuole la pace più dell’Ucraina e l’Unione Europea sosterrà l’Ucraina finchè sarà necessario”.

Dobbiamo impedire che attori esterni interferiscano con i nostri processi democratici. La Commissione europea proporrà uno scudo democratico europeo”.

Oggi le nostre democrazie sono in pericolo. I nostri giornalisti, di cui plaudo il lavoro, stanno affrontando casi di spionaggio e campagne di disinformazione da parte di attori stranieri, soprattutto russi e cinesi. Mai gli attacchi ibridi sono stati a questo livello”.

Albert Bourla

Per finire, solo un brevissimo cenno, quasi per caso, al bollente tema-vaccini, preso appena di striscio: “Negli ultimi cinque anni l’Europa ha dimostrato cosa può ottenere quando agiamo insieme, quando è veloce e sfrutta le proprie dimensioni e la propria potenza, come abbiamo fatto fornendo vaccini ad ogni Stato membro contemporaneamente”.

Ha detto “agiamo insieme”: intendeva forse lei stessa col colluso Bourla, facendo ‘outing’?

C’era una volta l’America, abbiamo scritto amaramente ieri.

C’era una volta l’Europa, diciamo oggi.

Europa che del resto non è mai nata: e serve solo, unicamente per la rete di maxi affari tessuta da lorsignori.

Sulla pelle dei cittadini.

 

ASCOLTATE QUESTO INTERVENTO!

 


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento