SERVIZI, INTELLIGENCE & SECURITY USA / CAOS O CHE?

Falle nei Servizi segreti, d’Intelligence e nelle Super Security Usa?

L’espressione ricorre come un mantra in tutti i tiggì e le news.

Possibile definire in modo così minimalista una ‘roba’ del genere?

Passiamo in rapida carrellata, come in horror movie, la ‘falle’ (sic), larghe come voragini, nelle quali ci può essere di tutto e di più: collusioni, complicità & coperture comprese, come insegnano non pochi ‘attentati’ presidenziali a stelle e strisce.

Partiamo proprio sulla scia ‘cinematografica’. Ricordate uno dei tanti mitici film firmati dal grande Clint Eastwood, con un cecchino che corre per tetti sparando a destra e a manca?

Identica la scena del ventenne zazzeruto e ‘matematico’ cecchino.

Clint Eastwood oggi, alla regia del suo film

Che s’è fatto in auto una sessantina di chilometri, tranquillo, con a bordo il fucile super automatico (dicono tutti, semiautomatico: basta aggiungere un pezzetto per renderlo un’arma super automatica da guerra). Poi arriva in prossimità del Trump meeting e ha tutto il tempo per scegliere la migliore location, il tetto di una fabbrica a circa 150 metri di distanza.

Si apposta, predispone il fucilone, mentre un paio di elicotteri sorvolano la zona senza vedere quel che anche un cieco avrebbe agevolmente potuto constatare.

E nessuno, nell’area, fra le decine e decine di 007 delle varie security in mimetica d’assalto s’accorge di niente.

Anche quando un giovane dai capelli rossi, intervistato da un reporter della BBC, fa un racconto ai confini della realtà: “l’ho visto io, il cecchino, l’hanno visto altri vicino a me, alcuni minuti prima. L’ho segnalato agli agenti e quelli mi hanno quasi riso in faccia. Mi sono chiesto perché non portavano subito via Trump e invece niente, dopo un paio di minuti gli spari”.

Allucinante.

Possibile che, con tutti i mezzi sofisticati a disposizione, nessuno, proprio nessuno, abbia rilevato la presenza del cecchino, dell’arma da guerra, niente di niente? Possibile beffare in questo modo Servizi e Security della più grande potenza militare al mondo? Per questo sorgono altri sospetti…

Inspiegabile anche il comportamento degli uomini che si sono subito buttati su Trump facendo mucchio per un minuto. Errore gravissimo, perché una seconda raffica (soprattutto se i cecchini fossero stati più d’uno) avrebbe potuto agevolmente colpire nel ‘mucchio’ e far fuori tutti. Invece, avrebbero dovuto sollevare di peso l’ex presidente e catapultarlo subito in auto.

A quanto pare i responsabili delle ‘sicurezze’ ai vari livelli sono stati convocati per dare spiegazioni al Congresso Usa.

Pensate subito?

Macché, con tutta calma: a quanto pare il 22 luglio.

Roba da matti.

Thomas Matthew Crooks, l’attentatore

Sul cecchino. Di cui non si parla e non si sa niente per ore (come di morti e feriti tra gli spettatori). Solo dopo un bel po’ poche e contraddittorie notizie: è iscritto nelle liste elettorali dei repubblicani (che vuol dire?), un paio d’anni fa ha dato un contributo di 15 dollari ai democratici. Ci capite qualcosa?

Quindi il filmato di una premiazione universitaria per le sue doti matematiche; poi un recente video su you tube dove proclama il suo odio per i repubblicani e per Trump.

Misteri nei misteri.

Ma è ben chiaro che, a neanche vent’anni, aveva potuto tranquillamente comprare un fucile di quel genere. E qui entriamo nel sempre minato campo della follia ‘istituzionale’ Usa di non porre alcun freno alla vendita di quei letali aggeggi, come comprare un Coca al bar: solo perché i mega interessi arcimiliardari della potente industria delle armi non possono essere neanche sfiorati!

Un altro ‘dettaglio’ da non poco, eppure neanche sfiorato, arieccoci, da media & politica: come mai il cecchino è stato ucciso? Non avevano la mira, i super 007 Usa, per ferirlo, quindi catturarlo, averlo vivo tra le mani e farlo ‘parlare’? O non forse non conveniva?

Del morto e dei feriti tra la folla, poi, chissenefrega. Neanche una parola per loro. Solo molte ore dopo si viene a sapere che la vittima è un italo-americano, un calabrese trapiantato negli States.

Scartiamo i complotti e le dietrologie: che pure vanno esaminati con attenzione, perché la storia Usa ampiamente insegna, in pole position l’assassinio di John Fitzgerald e di Robert Kennedy.

L’attentato a John Fitzgerald Kennedy

Resta il fatto impressionante dell’inefficienza, della totale inefficacia, neanche da giovani marmotte o boy scout, sul fronte delle modalità operative in tema di ‘sicurezza’ nella vita pubblica Usa. Inconcepibile, appunto, se siamo al cospetto di quella che viene unanimemente riconosciuta come la più grossa (sotto il profilo militare) potenza a livello internazionale.

Verranno chiarite, e presto, le gigantesche responsabilità?

O, al solito, tutto verrà insabbiato?

Fa il paio, tutto questo, proprio con lo ‘scenario’ del partito democratico, alle prese da mesi e mesi (non da oggi, quando tutti se ne accorgono) con la ‘tenuta psichica’ del presidente e ricandidato Joe Biden. Che non vuole mollare, nonostante il montante numero di ‘sfiducie’.

Ma in che condizioni sono ormai ridotti gli Stati Uniti?

Tanto per rimanere ai grandi film: C’era una volta l’America


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