IN 40 RIGHE – Allons enfants de la Patrie

“Alzatevi, figli della Patria, il nostro giorno di gloria è arrivato…le nostre teste piegherebbero sotto il loro giogo! Ignobili despoti diventerebbero i padroni del nostro destino!Tremate, tiranni e voi crudeli, l’obbrobrio di tutti i partiti,tremate!..Libertà, cara libertà, combatti con i tuoi difensori.”

‘Campo’ largo, larghissimo, globale: la salute democratica della Francia diventi fitto dialogo politico con i cugini al di qua delle Alpi, con l’Italia che dopo cocciuti egocentrismi dell’asse virtuale antifascista sembra finalmente condividere l’obiettivo di sradicare dall’Italia la malapianta della destra generando il saldo sodalizio degli oppositori.  Il fenomeno Le Pen, strillato in prima pagina perfino da ‘la Repubblica’, che pur nei limiti di una proprietà blandamente di sinistra si veste di antifascismo (come poche altre voci non asservite al megafono di Telemeloni), vince temporaneamente la sfida elettorale francese con motivazioni sovrapponibili al “colpo di Stato” della destra italiana. Il ‘lepentismo’ coincide con la falsa moderazione di Giorgia, in stridente contrasto con la palude che la comprende. La sorella d’ ‘Italia, e i suoi avanguardisti del movimento giovanile scovati da Fanpage, non riescono più a nascondere il ruolo di violento supporto delle componenti nazifasciste. L’inquilina di palazzo Chigi prova e non riesce  a slegare i lacci che le legano al regime istaurato da Fratelli d’Italia nel momento storico-politico di grande fragilità dello schieramento democratico, dilaniato dallo stress per colpevole estraneità dai problemi delle povertà, di sistemi determinanti la qualità della vita come il lavoro, la sanità, l’equilibrio nord.-sud. Affidare all’incognita del ballottaggio il futuro della Francia, a impronosticabile defaillance della destra, deve tormentare gli elettori anti Le Pen, tutti loro, anche se relativamente eterogenei, fino al momento di   scrivere la “X” sulla scheda dello spareggio che sventerebbe la iattura della destra al comando. L’invito, non è un mistero, ha sostanza di ammonimento: se con il voto delle amministrative, l’Italia ha cominciato ad avvertire che forse la “pacchia” per la destra è vicina al capolinea, merito del ‘miracolo’ è l’avvio del processo che ha compattato lo schieramento, quasi onnicomprensivo dell’opposizione. In Italia, il trend potrebbe perfino coinvolgere Forza Italia, ingolosita dalla svolta pro dem dell’autorevole figlia di Berlusconi e dalla mortificante subordinazione al regime della Meloni. In Francia., come in Italia, le grandi città hanno bocciato la destra, ma non basta per smarcare il Paese dal ciclone Le Pen. Per batterla, i partiti contro dell’opposizione devono condividere l’appello di Macron per un fronte senza defezioni contro la destra, per ò l’eccezionalità di un ‘campo larghissimo’.


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.

Lascia un commento