SFASCISTI AL GOVERNO / I “CASI” DONZELLI & SANGIULIANO

Mentre la pesciarola de noantri – come lei stessa si è più volte definita – ossia la ‘Giorgia’ nazionale viene presa letteralmente a pesci in faccia dei leader europei, che la stanno clamorosamente ridicolizzando e mettendo ai margini politici (di una UE che peraltro conta con il 2 di briscola a livello internazionale), i suoi colonnelli continuano a combinarne di tutti i colori.

Senza perdere la minima occasione – come regolarmente fanno da quando si è insediato il governo sfascista – per farsi notare e per far parlare, purtroppo, di sé.

Nel giro di pochi giorni, anzi nel volgere di poche ore, due casi che più emblematici non si può.

Giorgia Meloni. Sopra, Giovanni Donzelli intervistato da La7

Partiamo delle più che eloquenti frasi pronunciate non da un passante, ma da un pezzo da novanta nella nomenklatura fascistoide (per andar leggeri) che affianca molto da vicino la mitica (fino a poco fa) premier.

Ci riferiamo a Giovanni Donzelli, il numero uno dell’organizzazione per Fratelli d’Italia, un volto che loro malgrado gli italiani conoscono bene via tivvù.

Ecco le fresche parole a commento delle vergognose ‘imprese’ dei fascisti griffati ‘Gioventù Nazionale’, balzati alla ribalta nazionale e alle cronache NERE da un giorno all’altro.

I ragazzi di Gioventù Nazionale sono bellissimi. E’ un movimento sano e meraviglioso. Se qualcuno ha fatto degli errori ne paga le conseguenze: ma non consentiamo di infangare il movimento giovanile che abbiamo che è bellissimo”.

Poche ma farneticanti parole, e un ‘bellissimo’ ripetuto 2 volte nel corso dello stesso ‘alto’ concetto. Da primato.

E per chi non ne abbia colto la profondità, ribadisce: “Cosa intendiamo fare lo decidiamo noi. Ma mi è indifferente”. Proprio il tono che usava il nostro ‘amato’ duce dal balcone di piazza Venezia. Arrogante e minaccioso. Ma qui siamo alle prese con un ducetto alle prime ‘armi’.

Se a questi ‘toni’ aggiungiamo una bella dose di ignoranza nella sua quintessenza, eccoci in piena zona ‘Genny’, ovvero nel campo largo della sub-cultura allo stato brado.

Genny Sangiuliano

E’ il caso (clinico, ormai) del ministro Sangiuliano Gennaro che pochi giorni fa si è cimentato in un periglioso itinerario di alto livello che lo ha portato da Cristoforo Colombo a Galileo Galilei.

Mitico.

Per carità di Patria – così cara agli sfascisti – preferiamo non addentrarci in impervi percorsi tra ‘Cime’ tanto tempestose; ma ci affidiamo a due commenti a botta calda.

Il primo – succinto e compendioso, come si diceva un tempo – è del Governatore della Campania Vincenzo De Luca, uno dei pochi ad avere il coraggio civile e politico di affrontare, nel Belpaese delle eterne statuine, a ‘muso duro’ la ‘Giorgia’ nazionale.

Così ha appena detto De Luca nel corso della presentazione, a Napoli, dei lavori di restyling della stazione di Porta Nolana: “Se verrà qualcuno del Governo nazionale a fare una comparsata o verrà uno sulla scia del tracciato di Galileo Galilei, sappiate che il Governo nazionale non ha stanziato un euro”.

Vincenzo De Luca

Meno colorito ma più nel merito il commento dei 5 Stelle, affidato ad una fresca nota: “Cosa ha fatto di male un Paese come l’Italia, conosciuto in tutto il mondo per la sua cultura, per avere quale ministro uno come Gennaro Sangiuliano? Dopo aver confezionato gaffe di ogni tipo, dopo aver giudicato libri (il riferimento è al Premio Strega, ndr) senza averli letti, dopo aver piazzato Time Square a Londra, si è spinto a dire che Colombo avrebbe circumnavigato la terra sulla base delle teorie di Galilei, che nacque però diversi decenni dopo la sbarco di Cristoforo in America”.

Prosegue la nota pentastellata: “Con le sue dichiarazioni ogni giorno più imbarazzanti, è Gennaro Sangiuliano a circumnavigare la storia e la cultura con la sua ignoranza. Se solo avesse un minimo di dignità farebbe un passo indietro, rendendosi conto di essere inadatto al ruolo che riveste. La sua inettitudine è uno sfregio costante alla cultura italiana”.

Sorge spontanea una domanda: ma vuoi vedere che il nostro Vate ministeriale si riferiva all’altrettanto mitico tenente Colombo? Prima di gettagli la croce addosso, perché non fare una verifica sul tema?

Scherzi a parte’ (una vera ghiottoneria, ‘O ministro Gennaro, per la mitica – arieccoci – trasmissione!), una breve riflessione sorge spontanea.

Non c’è assolutamente bisogno di scomodare Freud per capire quel che corre nella Mente di Lorsignori. Basta un manualetto del vecchio, bistrattato e sempre giustamente criticato Lombroso.

Non occorre il lettino dello psicoanalista per interpretare quel che gira in certi ‘cervelloni’. Basta uno Specchio.

Ne hanno uno a casa Lorsignori?

P.S. Per rileggere pezzi dedicati, nel corso dell’ultimo anno e mezzo abbondante di governo sfascista, a tali soggetti, basta andare alla casella CERCA chi si trova in alto a destra della nostra home page e digitare GIORGIA MELONI oppure GENNARO SANGIULIANO, o se preferite IGNAZIO (BENITO) LA RUSSA, tanto per gustare i toni più marcatamente mussoliniani. Comunque, a seguire, vi proponiamo il reportage messo in rete dalla Voce pochi giorni dopo l’insediamento sulla poltronaministeriale, dell’ormai mitico Genny: per la precisione il 22 ottobre 2022, titolato

GENNY SANGIULIANO / QUANDO LA SUB-CULTURA VA AL POTERE


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