UE / LA SUPER CORROTTA URSULA VON DER LEYEN VERSO IL BIS?

Settimane e giorni bollenti per l’Europa.

Che può vedere i suoi destini catapultati a un passo dal precipizio quasi in un baleno.

Soprattutto per via del voto politico del 30 giugno e 1 luglio in Francia, con il rischio trovarci con un futuro transalpino, e non solo, in mano alle destre estreme, visto che i sondaggi delineano già un trionfo per il ‘Rassemblement’ ultra fascista di Marine Le Pen e dell’Uomo del Futuro, il suo ventottenne pupillo.

Qualche sussulto positivo è appena arrivato dal secondo turno amministrativo di casa nostra, che ha visto la clamorosa debacle del centrodestra a trazione meloniana, nonché la ‘larga’ vittoria del ‘campo largo’ nel centrosinistra a trazione PD che fa sperare in un qualcosa di buono, finalmente, e in un cambio di rotta nel Paese, con i cittadini sempre più consapevoli del disastro economico & sociale ormai totale nell’ultimo anno e mezzo griffato ‘Giorgia’.

Marine Le Pen. Nel fotomontaggio in apertura, Ursula von der Leyen

Ma – come al solito – il vincitore autentico è sempre più il ‘partito del non voto’, visto che ai ballottaggi è andato a votare, per la prima volta in Italia, meno del 50 per cento del corpo elettorale, un magro 48 per cento che nel Mezzogiorno fa segnare astensioni da record.

Ulteriore, ennesima conferma che l’offerta politica – come si dice in gergo tecnico – fa sempre più schifo e non incontra più le aspettative, anche minime, degli italiani.

Tra poco più di un mese – non dimentichiamolo – votano gli inglesi.

Non fanno parte della UE, ma hanno sempre un grosso peso nello scacchiere internazionale soprattutto ora con le guerre, e contano non poco a livello NATO.

In mondo inaspettato, un paio di mesi fa, il premier conservatore (e guerrafondaio) Rishi Sunak ha chiesto il voto anticipato, nonostante i sondaggi non gli fossero affatto favorevoli.

E’ cambiato qualcosa in questo frattempo?

O possiamo aspettarci, dalla perfida Albione, una lieta sorpresa con una vittoria Labour?

Rishi Sunak

Certo non il massimo. I laburisti inglesi, infatti, sono ancora pesantemente scottati dalle imprese targate Tony Blair, il vero regista – in combutta con gli Usa, of course – della tragica e devastante invasione in Iraq per detronizzare Saddam Hussein, che non possedeva armi nucleari di distruzione, come invece falsamente ‘documentato’ (con carte taroccate) proprio dal democratico e progressista Tony: ancor peggio dei Bush, il che è tutto dire.

Ma veniamo al piatto forte. Che verrà, molto probabilmente, servito ad ore.

Stiamo parlando delle nomine UE di cui si ‘tratterà’ giovedì e venerdì, quindi prima del voto francese.

LA REGINA CORROTTA DELLO SCACCHIERE

Tutto è possibile, sullo scacchiere.

Fervono gli incontri, i summit, le promesse, gli scambi, sono in gioco le poltrone e poltronissime.

Non vogliamo addentrarci nella ridda di ipotesi, nella giungla di ‘inciuci’. Che vede tra i protagonisti assoluti proprio la ‘Giorgia’ nazionale, la quale sta giocando un ruolo da non poco, come del resto le cronache politiche raccontano in queste frenetiche ore.

Qui ci preme solo sottolineare e portare alla vostra attenzione un fatto, di cui i media – nostrani e non solo – praticamente non parlano, con una ‘scientifica’ operazione di ‘oscuramento’ che più vergognoso non si può.

Con ogni probabilità, almeno se non si verificano clamorose sorprese o ribaltoni ora fuori da ogni orizzonte politico, il nuovo presidente della Commissione UE sarà di nuovo il vecchio, che così va trionfalmente al bis: ossia Ursula von der Leyen.

Quindi, forse non subito, ma tra alcune settimane ufficialmente, riavremo per un secondo, strategico mandato, soprattutto con le arie di guerra e non solo che tirano, lady Ursula al timone della UE.

Super inquisita sia dalla magistratura che dalla stessa UE.

Ne abbiamo scritto decine e decine di volte e qui solo riepiloghiamo per sommissimi capi.

Ursula von der Leyen con Bourla

Von der Leyen si dovrà presentare a metà settembre davanti al tribunale di Liegi che ne deciderà sul rinvio a giudizio per una serie di reati gravissimi. E relativi, in particolare, al maxi contratto stipulato con ‘Pfizer’ per la fornitura dei suoi vaccini anti Covid: contratti per la bellezza di 71 miliardi (avete letto bene, miliardi) di euro. Stipulati con il ‘compagno di merende’, ossia il Ceo di Pfizer, il veterinario greco Albert Bourla, anche lui imputato davanti al tribunale di Liegi.

Sotto la lente d’ingrandimento soprattutto il terzo contratto, il più pingue, da 31 miliardi di euro. Addirittura sottoscritto senza l’ok della apposita commissione di vigilanza sui contratti UE. E, incredibile ma vero, stipulato via SMS, avete capito bene, un ‘messaggino’.

Non è finita qui perché c’è una terza sorpresina: quel contratto via SMS è letteralmente sparito, volatilizzato.

Ai confini della realtà.

Ma ben dentro i confini delle super ‘Istituzioni Europee’. Che, di tutta evidenza, se ne strafottono della salute di tutti i cittadini ma pensano solo ai loro interessi, alle loro tasche. E, in questo caso, via corruzione, per preservare & rimpinguare i maxi profitti della star di Big Pharma, la statunitense Pfizer che ha tagliato per prima il traguardo nella produzione dei vaccini anti covid, guarda caso, in partnership con la tedesca ‘BionTech’.

Vaccini che stanno producendo una marea di devastanti ‘effetti collaterali’, spesso mortali.

Heiko Von der Leyen

E, ancora guarda caso, il marito di lady Ursula, Heiko von der Leyen, è al vertice di una società di biotecnologie statunitense, ‘Orogenesis’: la quale, sempre per le imperscrutabili vie del destino, fa affari con Pfizer. Per la serie: un conflitto d’interessi che più gigantesco e palese – perché è sotto gli occhi di tutti – non si può!

Lo ha scoperto, orma un anno e mezzo fa, la Commissione parlamentare d’inchiesta UE sui vaccini, i cui commissari hanno parlato de “il più grande scandalo nella storia dell’Unione Europea’. Commissione che ha svariate volte cercato di interrogare i due ‘compagni di merende’, ovvero von der Leyen e Bourla, senza mai riuscirci, come la Voce ha dettagliato in molti reportage.

Mesi fa ha acceso i riflettori, finalmente, una procura.

Quella di Liegi.

Che, appunto, ha fissato un’udienza per metà settembre.

Avremo, quindi, con tutta probabilità il Presidente della strategica Commissione UE inquisito eccellente a Liegi.

Anche stavolta un primato europeo!

Sorge spontanea la domanda: ma non erano capaci, mesi fa, le Menti Politiche socialiste, verdi, popolari e via elencando, avanzare una candidatura almeno non così impresentabile, perché corrotta fino al midollo?

Per un minimo di decenza.

E anche per un minimo di rispetto di fronte alle tante vittime dei Vaccini su cui la lady tedesca ha costruito un lurido business arcimiliardario: giocato, appunto, sulla pelle di tutti i cittadini.

Vergogna.

P.S. Non solo hanno la faccia di bronzo, von der Leyen e Bourla, ma sanno anche si poter agire in modo fino ad oggi del tutto impunito. Perché hanno appena concesso il bis, siglando un accordo per la fornitura a ben 15 paesi UE di vaccini Pfizer anti aviaria: la bellezza, stavolta, di 40 milioni di dosi!

E tutto questo, of course, va accuratamente ‘nascosto’ al popolo bue di tutta Europa!!

Per leggere inchieste e articoli messi in rete dalla Voce su questi temi bollenti, vi invitiamo come al solito ad andare alla casella CERCA che si trova in alto a destra della nostra home page. Basta, a quel punto, digitare i nomi e i cognomi dei protagonisti (URSULA VON DEL LEYEN e ALBERT BOURLA) e ne ritroverete a bizzeffe.


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