IN 33 RIGHE

“Camerata Mariotti… Presente”

Vincenzo De Luca, ardimentoso presidente della regione Campania: gli fa difetto l’empatia era omnes, latita il feeling con il ‘nemico’ che s-governa l’Italia e la quota di ‘inerti’ del Pd che in colpevole ritardo trasferiscono nelle piazze lo sdegno per il triplice salto nel buio nero del neofascismo e dei suoi affiliati. Il crociato De Luca, lancia in resta, è il condottiero della guerra senza feriti contro chi sferra un ignobile attacco alla Costituzione con gli stravolgimenti di ‘premierato, autonomia differenziata, asservimento alla politica della magistratura alla destra’ e annessi, ovvero con l’affossamento della sanità pubblica, del sistema scolastico e del trasporto pubblico. De Luca: “Siamo in battaglia e ci resteremo, lo dico da uomo libero, di chi non ha voglia di fare da maggiordomo, né da scendiletto a questo governo, né da ectoplasma, né succube di una politica oscurantista. La nostra dignità non è in vendita. Faremo le barricate contro chi vuole spezzare l’Italia”. Scandalo nello scandalo (il je accuse più aspro), è il voto di deputati della Campania a favore dell’autonomia differenziata che lede gli interessi del Sud. Ed eccoli, a loro scorno: Schifano, Cerreto, Rotondi, Schiano Di Visconti, Giorgianni, Vietri, sono i ‘disonorevoli’ di Fratelli d’Italia; Ferrante e Rubano di Forza Italia; Piero e Zinzi leghisti; Bicchielli di Noi moderati. De Luca: “Sono i nostri eroi a cui daremo una medaglia al ‘valor civile’”. La dialettica politica di De Luca sarà forse poco raffinata, da burbero, combattivo oppositore qual è e lui lo sa, non sfuma la contestazione, alza la voce, agisce. Nel caso in questione dà seguito in sede giudiziaria alla denuncia di incostituzionalità dell’autonomia regionale, condanna il vecchio e nuovo vulnus dell’incoerenza di eletti meridionali in Parlamento che per motivi di bieco opportunismo ‘se ne fregano’ di rappresentare il Sud.  A De luca fa eco Marco Travaglio: “Autonomia e premierato, ‘schiforma’ della magistratura, cambiali tra Fdi, Lega e Fi per far passare delle porcherie”. A latere: veloce ritorno alla disabilità della Meloni che non vede, non sente non parla: silenzio assordante anche sull’ultimo insulto alla Costituzione antifascista, nello scenario della Verona mussoliniana. Tale Massino Mariotti, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, noto esponente della destra, durante una seduta, a proposito di una delibera dichiara: “Io e il mio camerata votiamo a favore”. Lo testimonia un video”.


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