IN 40 RIGHE- Nazi-omofobia

Haec ex hoc mundo sunt: così la madre lingua, da cui deriva la locuzione italica “cose dell’altro mondo” e per estensione “cose di questo mondo”. Allarme di Mattarella. Gli hacher di Putin inquinano l’informazione del mondo occidentale, Italia inclusa, con il bombardamento di infornazioni fasulle-. Alcuni giganti dell’informatica si appropriano abusivamente di milioni di indirizzi e-mail, di numeri dei cellulari e riversano su di noi valanghe di messaggi pubblicitari, censurano articoli e  commenti negativi sui governi  a loro amici’. Sono perfino complici, volontari o involontari, di truffe telematiche. Cose dell’altro mondo: siamo soggetti passivi dello tsunami di notizie veicolate con strumenti sempre più sofisticati, che influenzano perfino l’esito delle elezioni. È credibile l’alibi diGiorgia, che  tenta da due anni di legittimare la bocca chiusa su erorri, gaffe, inadempienze,  reati, sulle clamorose  incompatibilità  dei suoi affiliati con incarichi istituzionali? Di infima dimensione è il silenzio su ‘fatti scabrosi’ come l’assalto alla sede della CGIL, le frequenze, impunite  manfestazioni nazifasciste dei suoi sostenitori e di quet giorni l’aggressione squadrista a un deputato 5Stelle in Parlamento o l’indegna frase omofoba di tale Carmine Alfano, medico primario dell’ospedale Ruggi di Salerno che ,rivolto ai suoi speciliazzandi, ha insultato i gay e ha auspicato che finiscano tutti nel forno crematorio di Cava dei Tirreni, città dov’è candidato sindaco della destra. Prima di lui Marasco, fratelli d’Italia, suscitando le risate dei suoi intrerlocutori ha detto: “Siamo  abituati ai forni crematori”.  Come credere a Giorgia, alla solita scappatoia di non esser informata? Avrà saputo e se interrompesse il ‘silenzio stampa’ per commentare la neandezza dell’impresentabile aspirante sindaco, o di Marasco li assolverebbe perché “provocati” (sic) come ha fatto in mille precedenti e da ultimo per scagionare gli squadristi che hanno assalito il deputato 5Stelle in parlamento, “colpevole di provocazione” per aver offerto a Calderoli la bandiera tricolore in nome dell’unità d’Italia, contro il discrimine dell’autonomia differenziata.  Ecco: cose dell’altro mondo. Carmine Alfano, direttore della scuola di specializazione in chirurgia plastica, scandalosamente omofobo, si è meritato la richiesta di sospensione dal ruolo di direttore anche perché protagonista di frasi ingiuriose nei confronti del Presidente della Repubbblica, di offese ai medici specializzandi: “Siete una banda di scemi!” (la denuncia è del quotidiano la Repubblica). Giorgia? Direbbe nella lingua di Cicerone: “Qui curat”, ovvero “me ne po’ fregà de meno”.


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento