KATE MIDDLETON / E’ UN ‘TURBO CANCRO’ DA VACCINO MRNA, L’IPOTESI CHOC 

Il giallo ‘reale’ che sta scuotendo l’opinione pubblica di mezzo mondo, tra gossip e drammatiche news.

Il tumore che ha colpito la quarantaduenne principessa del Galles Kate Middleton, dei lei stessa rivelato qualche giorno fa davanti alle telecamere.

Se ne parla e straparla in tutte le salse e in tutti i talk.

Ci pare più opportuno leggere quanto ha appena scritto un oncologo di fama mondiale, il canadese William Makis che lavora al ‘Cross Cancer Institute’ e insegna all’Università di Alberta.

Nelle sue frasi c’è un preciso e diretto riferimento al cosiddetto ‘turbo cancro’ provocato ai vaccini a mRNA, ossia quelli prodotti da ‘Pfizer’ e ‘Moderna’, le due star di Big Pharma che per prime hanno tagliato il traguardo nella produzione dei sieri anti-covid.

William Makis. Sopra, Kate Middleton nel video in cui annuncia la sua malattia

Ecco cosa scrive via blog, poi postato su X (l’ex twitter): “C’è un’alta probabilità che la principessa del Galles abbia un turbo-cancro, causato dai vaccini a mRNA che ha assunto nel 2021”.

Come si sa, non si registrano solo ‘effetti avversi’ immediati, pur frequenti, ma anche a medio termine, e soprattutto – secondo le ultime drammatiche rilevazioni scientifiche – fra gli under 50. E l’incremento delle patologie tumorali è quello di gran lunga più evidente, seguito a ruota dagli aumenti in quelle che colpiscono il sistema cardiocircolatorio.

Ma continuiamo a leggere le parole dell’oncologo canadese: “Questi tumori si comportano in modo completamente diversa da qualsiasi cosa io abbia visto prima nella mia carriera. E ho diagnosticato circa 20 mila pazienti con cancro”.

Adesso si tratta di tumori “indotti dai vaccini a mRNA” che possono richiedere “un intervento chirurgico addominale e una chemioterapia preventiva”.

Makis ne indica quattro diversi tipi: turbo cancro al colon, uno dei più comuni; turbo cancro ovarico, in forte aumento; turbo cancro uterino; e turbo cancro più rari, e cioè alla cistifellea, all’appendice, al pancreas e, appunto, allo stomaco.

Continua la ‘diagnosi’ di Makis: “La mia ipotesi e preoccupazione è che l’intervento chirurgico addominale maggiore subito dalla principessa del Galles sia stato un’isterectomia totale e una salpingo-oforectomia bilaterale; e che il cancro sia ovarico o uterino, scoperta inaspettata dopo l’esame del campione chirurgico. La necessità di chemioterapia preventiva suggerisce un turbo cancro ovarico o un turbo cancro uterino in stadio più avanzato”.

Commenta il luminare canadese: “poiché i turbo cancri in generale non rispondono ai regimi standard di chemioterapia, radioterapia e immunoterapia, e ciò è particolarmente vero per i turbo cancri ovarici”, Kate Middleton avrà bisogno di “un piano di trattamento che affronti alcune delle caratteristiche uniche del cancro indotto dall’mRNA”. Per questo motivo, sostiene Makis, dovrà ricorrere a “medici che non hanno abbandonato il giuramento di Ippocrate durante la pandemia”, anche se “la stragrande maggioranza lo ha fatto, compresi praticamente tutti gli oncologi”.

Secondo i risultati di una recente ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica ‘Nature’, il numero delle patologie tumorali è in crescita esponenziale anno dopo anno, e addirittura “entro il 2030 l’incremento sarà pari al 30 per cento”.

Cifre da brividi, nonostante tutti i progressi della ricerca scientifica.

Negli Stati Uniti, viene documentato, il tumore al colon retto è diventato la principale causa di morte per cancro tra gli uomini under 50; nelle donne è la seconda causa di morte per cancro.

Dichiara a ‘NatureSonia Kupfer, gastroenterologa all’Università di Chicago: “Se si fosse trattato di una singola pistola fumante, i nostri studi avrebbero puntato almeno a un fattore. Ma non sembra essere così, c’è una combinazione tra diversi fattori”.

E uno, il killer più sospetto, è la proteina Spike, indotta proprio dall’mRNA dei vaccini!

Robert Malone

Ormai sono diversi i medici, scienziati e ricercatori che lo stanno documentando in modo sempre più rigoroso. Come da noi l’oncologo Mariano Bizzarri, tra gli antesignani, ne parla ormai da quando sono iniziate le campagne vaccinali.

E il virologo Giulio Tarro, allievo di Albert Sabin che scoprì l’antipolio e autore di due illuminati libri sulla pandemia, “Covid 19 – Il virus della paura” (giugno 2020) e ‘Covid 19 – L’incubo è finito” (giugno 2022).

A livello internazionale in pole position proprio l’inventore (pentito) della tecnica dei vaccini a RNA messaggero, Robert Malone.

Quindi Michael Palmer, un altro medico canadese, docente universitario e autore di un illuminante studio pubblicato da ‘Doctors for Covid Ethics’.

Peter McCullough

E soprattutto il cardiologo statunitense Peter McCullough, che mesi fa elaborò proprio un trattamento in grado di disintossicare (nel senso più autentico del termine) l’organismo di chi ha dovuto subire l’impatto del vaccino a mRNA, quindi Pfizer o Moderna.

 

 

 

 

La ‘Voce’, il 1 settembre 2023, pubblicò infatti un reportage titolato ARIECCO I VACCINI ANTI COVID / COME DIFENDERSI DAL KILLER SPIKE?

Al quale ha poi fatto seguito, il 12 febbraio 2024, proprio un’inchiesta sul devastante turbo-cancro, ossia

VACCINI ANTI-COVID / LE ULTIME SCOPERTE SU mRNA “TURBO-CANCRO

Sorge spontanea la domanda. Come mai né a livello scientifico, né a livello politico, né a livello mediatico nessuno dice niente, tutti zitti e muti: ignoranti o al soldo di Big Pharma?

Un colossale vergogna.

Una strage organizzata in modo davvero ‘scientifico’.

E la magistratura, al solito, non vede…

P.S. Potrà forse il caso ‘reale’ aprire finalmente gli occhi a tanti, troppi ai quali fino ad oggi è stato letteralmente impedito di sapere e di ‘vedere’?


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