MENO MALE CHE LA7 C’È

Orfani felici dell’informazione Rai, dei suoi Tg eterodiretti dalla signorina Giorgia Meloni che alterna a leziose mimiche, proclami tipo Palazzo Venezia, ci rifugiamo nella rete di Cairo, che come dire non è proprio tra i rivoluzionari di Potere Operaio o di Rifondazione del Pci. Urbano Roberto Agostino Cairo, ricco di nomi e non solo, è imprenditoreeditore,  presidente del Torino Football Club,  di  Cairo Communication  e di RCS MediaGroup (amministratore delegato). Il via alla scalata è iniziato con Fininvest. Segue la nascita di Cairo Communication, la proprietà del Torino CalcioCavaliere del Lavoro, fonda la concessionaria “Cairo Pubblicità s.r.l”, ottiene la concessione in esclusiva della raccolta pubblicitaria di tre periodici RCS, acquisisce  l’ “Editoriale Giorgio Mondadori S.p.A.”,  crea la casa editrice “Cairo Editore S.p.A.”, compra dalla Telecom la rete televisiva La7, diventa azionista di maggioranza e poi presidente di RCS (Corriere della Sera, Gazzetta dello sport). Il privato: tre matrimoni, quattro figli, si definisce uomo di centro, ma la linea editoriale dell’informazione lo smentisce. In esplicita concorrenza con la Rai della destra e di Mediaset che non è da meno, ingaggia nomi prestigiosi del giornalismo di sinistra, (Mentana, Lilli Gruber, Tiziana Panella, Floris, Formigli, Telese, Augias, Gramellini, Sardoni, Parenzo, Diego Bianchi…) e un paio di giovani davvero bravi, come Alessio Orsingher,  che affianca ogni giorno la Panella, splendida conduttrice di Tagadà e Luca Sappino con cui conduce con bella professionalità il programma ‘C’era una volta il ’900’. Intenso e importante è il percorso giornalistico di Orsingher (felicemente sposato con Pierluigi Diaco). Per tre anni inviato per i programmi di Santoro propone una stridente contraddizione: si direbbe decisamente di sinistra ed è sposato con Diaco, che si dichiara amico della Meloni. Luca Sappino, interessato soprattutto alla politica, ha collaborato con la rivista Zai.net, con il Riformista, l’Espresso, in Tv con Matrix. La competenza di Orsinher e Sappino è certificata dalla perfezione nel commento del programma che racconta con ricchezza di immagini eventi epocali, come il nazifascismo o la storia complessa della famiglia reale inglese. A fronte di tanti ingressi d’eccellenza nella squadra dell’informazione di La7, si registra anche un esodo e regala alla Rai Giletti, evidentemente complementare per la linea editoriale del servizio pubblico, che ogni sera apre il Tg1 delle 20 con l’invenzione di un qualunque pretesto per pubblicizzare la premier in bella vista.


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