VOLANO I DEM NEGLI USA / TUTTO IN UNA NOTTE. O POCO PIU’….

Immaginate una trama simile per un distopico giallo americano che potrebbe titolarsi – pare ce ne siano già del genere – ‘Tutto in 10 giorni’, ‘Oppure i 10 giorni del Falco’ o del Condor se preferite.

O, stringendo i tempi, ‘Tutto in una notte’…

Protagonista il capo della Casa Bianca Joe Biden.

Co-protagonista (finale) Vladimir Putin.

 

Sondaggi in picchiata (tutti, e con cifre da brivido) per la corsa di Joe Biden alle presidenziali di novembre.

Il memoriale del super ispettore Robert Hur lo assolve penalmente ma lo fa a pezzi politicamente perché lo giudica “troppo anziano e dalla memoria molto scarsa” e tutti sanno che gli americani al voto badano più alla salute fisica e mentale del candidato che al suo stesso pedigree politico.

Il presidente Biden è in fortissima difficoltà per la richiesta continua di fondi al Congresso Usa e fornire altri armamenti all’Ucraina, perché i repubblicani si oppongono.

Il presidente Biden è in fortissima difficoltà con l’amico e alleato di sempre Bibi Netanyahu che vuole il genocidio dei palestinesi e l’ok Usa per continuare nel massacro.

Il presidente Biden è sempre in enormi difficoltà per il bilancio americano, visto che lo scorso anno per ben due volte ha rischiato il crac, il default come preannunciato dal ministro del Tesoro Janet Yellen e schivato in extremis.

Il presidente Biden ha un gigantesco fronte bollente a Taiwan, dove gli Usa corrono seriamente il rischio, quest’anno, di un improvviso e catastrofico conflitto con la Cina dagli esiti imprevedibili.

Il presidente Biden, sul fronte giudiziario interno, ha nel cassetto una bomba ad orologeria per le accuse da novanta di magistratura ed FBI a carico del figlio Hunter per affari sporchi in Ucraina e in Cina quando il padre era vice di Barack Obama.

Il presidente Biden ha un’altra bomba ad orologeria nel cassetto e riguarda le altrettanto pesanti accuse di una Commissione del Congresso (e di due procuratori generali) per il ‘Wuhangate’ che coinvolge Anthony Fauci e altri 9 papaveri della casa Bianca e tira in ballo la CIA.

Il presidente Biden è in grosse difficoltà in seguito alla clamorosa, prima intervista rilasciata dopo l’inizio del conflitto da Vladimir Putin al notissimo anchorman tivvù Carlson Tucker a metà febbraio.

Poi il miracolo, degno del San Gennaro più in forma, con ogni probabilità in vacanza a Washington, dopo un blitz a Mosca.

storico oppositore di Putin, Aleksej Navalny, muore in circostanze misteriose nel carcere artico dove era detenuto e dopo ore Il suo cadavere non si trova nemmeno.

Lo stesso giorno in Germania si apre la storica kermesse tra le potenze del mondo, la ‘Munich Security Conference’ che si trasforma in un grande abbraccio al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, fra i primattori la presidente della commissione UE Ursula von der Leyen e il Segretario generale NATO Jens Stoltenberg.

A poche ore di distanza la Corte di Washington condanna il rivale di Biden per la corsa presidenziale, Donald Trump, alla multa record da 345 milioni di dollari e all’interdizione dai pubblici uffici per tre anni e mezzo in quello Stato.

I sondaggi DEM fanno uno scatto e guadagnano 9 punti nel giro di 48 ore.

Il 20 e 21 febbraio la Suprema Corte di Londra decide il destino di Julien Assange, ossia se estradarlo o meno negli Usa – come pare probabilissimo – dove lo aspettano 145 anni di carcere, anzi di supercarcere.

E già volano le scommesse. Se Assange, sempre per miracolo, riceve mai la grazia dal cielo a stelle e strisce, quanti punti guadagnano ancora i DEM? 10, 15 o 20?

A quel punto, poco importa se a ‘correre’ è il rincoglionito Biden o una delle ladies in rampa di lancio, Kamala Harris o Michelle Obama…

P.S. Ultime news su Putin, sempre relative alle scommesse dei bookmakers che impazzano. Due le opzioni alle stelle: il più grande rincoglionito della storia (vince in tromba il confronto con Biden); il più grande masochista di tutti i tempi.

Scommettete anche voi.