ELON MUSK E L’UOMO BIONICO

L’uomo bionico è l’ultima sfida al futuro del vulcanico Elon Musk. Dopo l’auto che si guida da sola, le vacanze nello spazio ora Musk pensa ad una sorta di uomo che sarà capace di persino di autoripararsi. Tutti obiettivi con vista sul futuro. Per ognuno di questi obiettivi ha fondato una nuova società. Un network imprenditoriale capace di gestire la società del futuro. Oggi è la volta di Neuralink e del suo “Telepathy”, un progetto che prevede un chip da impiantare nel cervello umano e che dovrebbe far recuperare la perduta connessione tra elaborazione di un comando, da lanciare col pensiero, e un qualsiasi movimento di un arto. Infatti, è proprio l’interruzione di questo collegamento la causa della mancata risposta al comando lanciato a mani, braccia e gambe da parte di un paziente con problemi neurologici o con lesioni traumatiche.

Uno di questi chip è stato impiantato, per la prima volta, in un umano e pare che il paziente stia rispondendo bene. I primi risultati hanno già mostrato un promettente funzionamento neuronale. Il dispositivo riceve i segnali provenienti dai singoli neuroni del cervello e li ritrasmette. Un potenziale ulteriore progresso potrebbe portarci a decodificare anche altri segnali cerebrali di qualità superiore, ma corriamo anche un rischio gigantesco, quello che qualcun altro riesca ad intercettare i segnali inviati dal chip e possa a sua volta inviarne suoi per condizionare i comportamenti. Ma questa è fantascienza.

Consiste in questo il lavoro già fatto e quello annunciato al mondo intero dallo stesso Musk, visionario fondatore e titolare dell’azienda che si è posta l’obiettivo di rivoluzionare il cervello umano con un chip. La sperimentazione sugli animali è stata completata con successo senza incontrare seri problemi tecnici. Elon Musk non ha rivelato altri dettagli. Ma da quando il progetto Telepathy ha ricevuto dalla FDA l’autorizzazione a reclutare volontari per un primo trial clinico su pazienti paralizzati, Neuralink ha iniziato a cercare volontari affetti da quadriplegia.

“Siamo entusiasti di annunciare che abbiamo aperto il reclutamento per il primo studio clinico sull’uomo – è scritto nel suo comunicato – rivolto a pazienti affetti da quadriplegia causata da lesione del midollo spinale cervicale o da sclerosi laterale amiotrofica”. L’iniziale intento della installazione di un chip è quello di aiutare coloro che hanno problemi neurologici o lesioni traumatiche a recuperare l’uso degli arti. La sperimentazione ha inserito nei criteri di inclusione quelli di avere meno di 40 anni e di avere i quattro arti paralizzati.

Ai pazienti reclutati, con una complessa e lunga operazione neurochirurgica fatta utilizzando un robot, saranno applicati nel cervello almeno 64 elettrodi, collegati con sottilissimi fili collegati al chip. La rimozione necessaria di una porzione di calotta cranica larga pochi centimetri avverrebbe con un “laser a femtosecondi”, capace cioè di emettere impulsi di milionesimi di miliardesimi di secondo.

Al posto della parte di calotta rimossa è stato impiantato un chip che Neuralink ha messo a punto e chiamato “telepathy”, che dovrebbe consentire al paziente il controllo di uno smartphone o un computer tramite il pensiero che, secondo Musk, gli permetterà di “telecomandare” gli arti.

Ancora non è noto come il cervello così impiantato risponderà nel tempo ai fili inseriti. Potrebbero crescere attorno dei tessuti in grado di degradare i segnali elettrici che riusciranno a catturare. Non solo. I dispositivi dovrebbero consentire alle persone di comunicare, con l’aiuto di un computer, il loro pensiero in maniera semplice e immediata e, soprattutto, senza ritorni o interferenze. Il chip, impiantato e a contatto con il cranio, si potrà anche ricaricare in modalità wireless. Ad oggi non sono noti dati definitivi sull’efficacia e sulla sicurezza di questo tipo di impianto. Quel che è certo è solo che al momento sulle scimmie non si sono registrati problemi.

Alla presentazione del 2022, Musk aveva affermato che i dispositivi della sua azienda potranno presto consentire ai non vedenti di vedere e saranno in grado di restituire a chi ha il midollo spinale reciso la piena funzionalità di tutto il loro corpo.

Per capire come potrà accadere che Neuralink abbia prodotto e pubblicizzato un video nel quale si vedono due scimmie capaci di muovere i cursori di un computer col loro cervello. Cosa dimostrata possibile anche per gli esseri umani e da oltre 15 anni.

Sul sito della società il progetto è visibile e spiegato nel dettaglio. “Questo studio – si legge – prevede il posizionamento di un piccolo impianto esteticamente invisibile in contatto con quella parte del cervello che trasmette segnali cerebrali”. Segnali trasmessi poi in modalità wireless a una App che decodifica l’intenzione del movimento. L’obiettivo iniziale era garantire la capacità di controllare il cursore o la tastiera di un computer usando solo il pensiero. Il dispositivo è stato progettato proprio per interpretare questa intenzionalità decodificando l’attività neurale, in modo da riuscire a utilizzare un computer o uno smartphone per trasmettere la sola intenzione di muoversi senza usare né fili né movimento fisico.

Ma, ultimo quesito, quanto costerà quest’impianto? Ognuno di questi dispositivi oggi costa all’azienda circa 10mila dollari ma, i pazienti-clienti pagherebbero circa 40mila dollari. Poi l’eventuale produzione industriale e la competenza chirurgica renderanno i costi molto più accessibili.

Neuralink sostiene di poter ricavare da questi impianti almeno cento milioni di dollari nei prossimi cinque anni. Il completamento del primo intervento chirurgico sarà realizzato in meno di sei mesi dall’apertura del reclutamento per avviare la sperimentazione umana. Si mette alla prova non solo la capacità di Neuralink di muoversi rapidamente, ma anche l’esistenza di una forte domanda per questo prodotto che convalida l’interesse e le aspettative per le neurotecnologie.

L’azienda di Musk svilupperà un giorno un impianto cerebrale capace di gestire le grandi patologie psichiatriche e curare le depressioni?

 


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