Continua senza sosta la strage silenziosa dei detenuti che si tolgono la vita in carcere. Lo scorso anno sono stati 66, terzo dato più alto dal 1992. E la recente rivolta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ha fatto salire alto il grido di coloro che finiscono dietro le sbarre, molti dei quali, oltre la metà, sono innocenti, trattenuti ai confini fra la vita e la morte per presunte “esigenze cautelari”, che molto spesso poi si riveleranno inesistenti. Le statistiche lo dicono chiaro e tondo: ogni anno 1000 persone vengono sbattute in carcere senza alcuna colpa, innocenti. Gente qualunque, padri, madri, fratelli, potrebbe essere chiunque, fra noi.
Sono questi temi ed altre sofferte emergenze la sostanza ed il senso della lotta che il Partito fondato da Marco Pannella e la sua costola storica, Nessuno tocchi Caino, portano avanti da anni.
E lo faranno anche fra pochi giorni, lunedì 15 gennaio alle ore 10:30, proprio all’interno cel carcere sammaritano, la casa circondariale “Francesco Uccella”, dove si terrà la visita ai detenuti (ex art. 117 DPR 230/2000) e la successiva conferenza stampa.
“Carcere di Santa Maria Capua Vetere: suicidi, violenze, rivolte e tanto altro” è il tema della mattinata.
Con la leader dei radicali Rita Bernandini e il “padre” di “Nessuno tocchi Caino”, l’instancabile Sergio D’Elia, ci saranno fra gli altri la deputata Elisabetta Zamparutti, il garante dei detenuti Samuele Ciambriello, l’avvocato penalista Alessandro Gargiulo insieme ad una folta schiera di colleghi impegnati su questo delicato fronte umano e sociale.
L’incontro, che andrà avanti per tutta la mattinata, è organizzato dalla Camera Penale di S. Maria Capua Vetere, dalla Camera Penale del Tribunale di Napoli Nord, da “Nessuno Tocchi Caino”, dal Garante dei detenuti e dal Movimento Forense.
Qui sotto, la locandina.
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