Torna prepotentemente alla ribalta il giallo Epstein. Per via della fresca desecretazione d’una valanga di documenti ‘bollenti’, soprattutto relativi a incontri di vip da novanta con minorenni. E delle ultime verbalizzazioni, davanti al tribunale di New York, di una delle grandi accusatrici del super-finanziere, e cioè l’‘aristocratica britannica’ Susan Ransome.
Così titola poche ore fa il ‘New York Post’: “Ho visto video sexy con Clinton, Trump e il principe Andrea”.
E così dettaglia l’Ansa: “Jeffrey Epstein aveva registrazioni video di rapporti sessuali tra una donna e alcuni suoi amici di alto profilo, come Donald Trump, Bill Clinton, il principe Andrea e il miliardario Richard Branson. E’ la rivelazione esplosiva della desecretazione dell’ultima tranche di documenti legati al caso del finanziere-pedofilo, suicidatosi in carcere a New York nel 2019 mentre attendeva un processo per traffico sessuale di minorenni”.
Un ‘suicidio’, peraltro, che resta ancora avvolto da una fitta coltre di misteri: troppi i dubbi, i sospetti, le zone d’ombra mai chiarite.
Quale il vero obiettivo – secondo gli inquirenti – del tandem composto da Jeffrey Epstein e dalla socia-compagna Ghislaine Maxwell, processata e condannata nel giugno 2022 a vent’anni quei traffici sessuali?
Ricattare quegli amici potenti, in soldoni.
Tenerli in pugno.
In linguaggio più soft – come viene precisato nei capi d’accusa – “offrire minorenni a numerosi eminenti politici americani, potenti dirigenti aziendali, presidenti stranieri, un noto primo ministro e altri leaders mondiali allo scopo di ingraziarseli per le sue attività finanziarie, ma anche per ottenere potenziali informazioni ricattatorie”.
A proposito del principe Andrea, aggiunge l’Ansa: “Trascorse settimane nella sua villa a Palm Beach, in Florida, dove avrebbe ricevuto ‘massaggi quotidiani’. Una ragazza, identificata come Jane Doe 3, ha anche accusato il Duca di York di aver preso parte ad una ‘orgia’ con ragazze minorenni durante uno dei soggiorni sull’isola privata di Epstein nei Caraibi”.
Per chiarire meglio i contorni del giallo sempre più internazionale, vi proponiamo la lettura di due interessanti reportage appena messi in rete dall’ottimo sito ‘Renovatio 21’.
Riguardano, in particolare, rapporti & legami del padre di lady Maxwell, Robert, per decenni magnate dell’editoria britannica, con il Mossad. Ossia i sempre potentissimi servizi segreti israeliani.
Leggere per credere.
Epstein, Blinken e i servizi segreti israeliani: le connessioni ignorate dagli ultimi file
I documenti di Epstein rivelano complicità ad altissimo livello. E connessioni sorprendenti
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