I vaccini anti covid possono portare alla progressione, recidiva e/o mutazione delle patologie tumorali.
E sempre quei vaccini (soprattutto a mRNA, ossia quelli di ‘Pfizer’ e ‘Moderna’) possono sensibilmente diminuire le difese immunitarie dell’organismo, danneggiandolo, e quindi rendendolo più vulnerabile all’aggressione di agenti esterni. Si tratta delle non poco significative conclusioni alle quali arrivano due studi.
Il primo è stato condotto da due ricercatrici di valore a livello internazionale, Raquel Valdez e Yolanda Perea Bustos, ed è stato appena pubblicato dalla autorevole rivista scientifica ‘Cureus’. Così dettagliano infatti: “Dopo aver particolarmente esaminato la letteratura disponibile, siamo preoccupati del fatto che alcuni vaccini Covid-19 possano generare un ambiente pre-tumorgenico (cioè un ambiente specifico che potrebbe portare alla trasformazione neoplastica) che predispone alcuni pazienti oncologici (stabili) alla progressione del cancro, recidiva e/o metastasi”.
A questo proposito, si proponiamo a seguire la lettura del pezzo pubblicato da ‘Il Giornale d’Italia’, tra le mosche bianche dell’informazione autentica sul fronte di Covid & Vaccini, in particolare sul versante dei sempre più devastanti (e numerosi) ‘effetti avversi’, soprattutto a carico del sistema cardiocircolatorio ma anche (come illustra lo studio) per l’incremento delle patologie tumorali.
Il secondo è stato condotto da un ricercatore oggi in pensione, ma molto attivo per tanti anni soprattutto in Svizzera. Si tratta del professor Pietro Vernazza, che sul suo blog ha da poco pubblicato un intervento titolato “Mehr evidenz zur hemmungs des immunsystems durch mRNA”, ossia “Ulteriori prove sull’inibizione del sistema immunitario da parte dell’mRNA”.
In estrema sintesi, secondo Vernazza i vaccini (soprattutto quelli a RNA messaggero) possono danneggiare in modo significativo (e forse irreversibile) il sistema immunitario innato delle persone alle quali viene iniettato, rendendole più vulnerabili di fronte all’attacco di virus, batteri, funghi e altri parassiti. “Questi vaccini – attacca – hanno scempiato il sistema immunitario: gli esami sul sangue dei vaccinati dimostrano che il sistema immunitario reagisce più lentamente e in modo meno incisivo in presenza di agenti patogeni”.
Lo stiamo constatando anche in questi giorni, in cui si registra un’impennata di ricoveri per via del boom di infezioni a carico delle vie respiratorie che colpiscono soprattutto i bambini.
A seguire, quindi, vi proponiamo la lettura dell’articolo pubblicato da ‘il Giornale d’Italia’ e dell’intervento di Vernazza. Per quest’ultimo, visto che la traduzione è un po’ zoppicante, in basso potete trovare il link dell’originale, in tedesco.
E trovate anche altri link che vi faranno leggere cose parecchio interessanti.
Partiamo dal blog di Maurizio Blondet, che pubblica un pezzo su una non poco clamorosa iniziativa presa negli Usa: si intitola, significativamente,
Quindi, vi proponiamo un tris d’assi. Si tratta, cioè, di articoli e interventi pubblicati da ‘The Defender’, la costola informativa della sempre più battagliera ‘Children’s Health Defence’ fondata e animata da Robert Kennedy junior, candidato indipendente alle presidenziali Usa di fine 2024.
Tradotti e messi in rete per l’Italia dall’ottimo sito (proprio sul fronte di Covid & Vaccini) ‘Renovatio 21’, ecco a seguire
E, soprattutto
Da rammentare che è appena uscito negli Usa un libro che sta già spopolando, “Wuhan – Cover Up” firmato da Robert Kennedy, un vero j’accuse proprio sul bollente tema circa le origini del Covid e il ruolo giocato da Anthony Fauci, al quale del resto aveva già dedicato il profetico “The Real Anthony Fauci” uscito a novembre 2021, di cui la ‘Voce’ ha spesso scritto.
Infine, trovate il link che vi porterà a leggere un ulteriore pezzo messo in rete da ‘The Defender’, titolato
French researchers identify ‘improbabily high rates of deaths’ in newborns who received new RSV shot
ossia “Ricercatori francesi identificano un ‘tasso di morti improbabilmente alto’ nei neonati che hanno ricevuto un nuovo vaccino RSV”. Per leggerlo dovrete azionare il traduttore automatico.
Come al solito, per reperire articoli e inchieste pubblicati dalla Voce in questi ormai 4 anni di pandemia e relativi a personaggi o sigle citati nel pezzo, dovete andare alla casella CERCA che si trova in alto a destra della nostra home page e quindi digitare il nome e cognome del personaggio o della sigla che vi interessano.
Buone letture.
“Vaccino Covid può portare alla progressione, recidiva e/o metastasi del cancro”: lo studio su CUREUS
Secondo lo studio prodotto dalle dottoresse Angues e Bustos, i vaccini Covid-19 possono generare un ambiente pro-tumorigenico
“Dopo aver particolarmente esaminato la letteratura disponibile, siamo preoccupati dal fatto che alcuni vaccini Covid-19 possano generare un ambiente pro-tumorigenico (cioè un ambiente specifico che potrebbe portare alla trasformazione neoplastica) che predispone alcuni pazienti oncologici (stabili) e sopravvissuti alla progressione del cancro, recidiva e/o metastasi”. Lo si apprende da uno studio eseguito e pubblicato da Cureus lo scorso 17 dicembre 2023. Nella pubblicazione, si apprende che il vaccino Covid può portare alla progressione, recidiva e/o metastasi del cancro.
Nello studio, prodotto da Raquel Valdés Angues e Yolanda Perea Bustos, si esortano i colleghi medici e scienziati a valutare l’impatto delle vaccinazioni contro il Covid-19, in particolare sulla biologia del cancro, adeguando di conseguenza le raccomandazioni sulla salute pubblica. “Numerose stime e studi di modellizzazione evidenziano i milioni di vite che i vaccini Covid-19 avrebbero potuto salvare a livello globale, tuttavia, la crisi ha avuto un impatto negativo sulla salute e sul benessere di molte persone, in particolare di coloro che convivono con il cancro (ad esempio, la pandemia di Covid-19 ha interrotto l’accesso alle cure mediche, rinviato gli screening oncologici ei servizi diagnostici e terapeutici, separa il cancro pazienti provenienti da familiari e persone care, e sono diventati un’ulteriore fonte di stress e angoscia). A tre anni dall’inizio della pandemia, le autorità sanitarie continuano a raccomandare che le persone con cancro attivo e in pregresso vengano vaccinate contro il Covid-19″.
Lo studio di Cureus: “Il primo principio della medicina è di non nuocere”
“Primo principio della medicina: Primum non nocere”. Nella conclusione dello studio spicca subito agli occhi questa frase, che, tradotta, significa “primo, non nuocere”. Secondo le relatrici dello studio, dimostrare che i vaccini suscitano un ambiente pro-tumorigenico favorevole alla progressione del cancro e/o alla recidiva è un passo necessario verso la soddisfazione del primo principio, e quindi non nuocere la salute. “Tutte le crisi globali pongono enormi sfide alla salute e al welfare; tuttavia, tali eccezionalità non dovrebbero essere una giustificazione per abbassare gli standard scientifici. Ciò è particolarmente rilevante per i farmaci profilattici destinati a proteggere le popolazioni vulnerabili ad alto rischio in tutto il mondo. Precisamente, il successo dei nuovi vaccini a base di mRNA contro il Covid-19 ha creato un interesse diffuso per la tecnologia dell’mRNA come soluzione ad alcune delle malattie infettive più mortali (ad esempio malaria, tubercolosi e HIV/AIDS) per le quali un trattamento efficace è stato reso possibile da un vaccino facilmente distribuibile. Tuttavia, poiché alcuni dei meccanismi pro-oncogenici delineati sono antigene-indipendenti, gli attuali problemi di sicurezza dovrebbero essere affrontati tempestivamente prima che i nanomedicinali basati su mRNA trasformino ulteriormente il modo in cui le malattie verranno gestite e prevenute in futuro”.
Clicca QUI per leggere lo studio integrale
Ulteriori prove sull’inibizione del sistema immunitario
da parte dell’mRNA
Nel mio articolo di novembre 2022 parlavo del sovraccarico degli ospedali pediatrici negli Stati Uniti. È possibile vedere il risultato del distanziamento sociale (vedi anche Corona Elefante , p. 140). Per mantenere attivo il nostro sistema immunitario innato, deve essere ripetutamente stimolato da virus e altri agenti patogeni. La stimolazione della capacità cellulare aumenta la produzione di diversi prodotti, in particolare dell’interferone.
La vaccinazione ha effetti negativi sul sistema immunitario?
L’innocuo sistema immunitario è importante per prevenire la corona e altri virus, come pubblicato il 31 dicembre 2022. Ciò include anche il trattamento di Christine Benn, che potrebbe avere un effetto negativo sui vaccini più di 10 anni fa. Si postula inoltre un effetto negativo “non specifico” sui vaccini a mRNA (a cui si fa riferimento nell’articolo citato).
Il 23 marzo , sulla base di un’analisi aggiornata dei ricercatori olandesi guidati da Mihai Netea, abbiamo riferito che la vaccinazione con mRNA si inibisce effettivamente a lungo appuntamento i meccanismi di difesa innati. Netea ha d’altronde sottolineato la ridotta capacità di produrre interferone nella cellula dei vaccini dopo una vaccinazione con mRNA.
Quasi nessuna risposta da parte dei professionisti dei media
Ebbene, il mio riferimento a questi effetti collaterali in gran parte sconosciuti ma importanti delle vaccinazioni contro il Covid mRNA difficilmente ha nessun professionista spinto dei media a riferire qualcosa al riguardo. È così buono, ma è importante garantire che sia sicuro vaccinare. Questo è anche il caso del mio blog. Per questo motivo è possibile utilizzare un unico studio per avere la qualità garantita in un unico laboratorio.
Se è possibile mantenerlo, occorre dimostrare
che in realtà non rientra nella tutela di un singolo gruppo. Un effetto negativo della vaccinazione con mRNA del nostro attuale sistema immunitario è descritto nella 21a edizione del libro in lingua cinese dell’autore ( Liu et al ) in Nature “Cell Discovery”. Oppure unisci un altro pezzo del puzzle, anch’esso testato in un laboratorio diversificato. Ricercatori australiani hanno pubblicato un’osservazione simile nei bambini questa settimana ( Noe et al, Front. Immunol, 25/08/23 ). L’autore è Hanno, 29 bambini nati tra i 5 e gli 11 anni e i 28 anni che hanno ricevuto un vaccino Covid mRNA (Pfizer). Analoghi di Netea, hanno esaminato gli effetti in vitro nelle cellule del sangue di sti bambini.
Risposta specifica buona
Hanno scoperto, come mostrano anche gli studi sulle vaccinazioni, le 4 settimane dopo una vaccinazione, gli anticorpi contro la proteina spike amentano. Questo è l’“effetto vaccinale” desiderato, che è ancora visto come una misura di una vaccinazione efficace. Gli efficaci documenti “aspecifici” degli autori sono così importanti. Quindi modifiche ai meccanismi di difesa per altri agenti patogeni. Ed è qui che diverta interessante: hanno scoperto lo stesso fenomeno che noi del gruppo Netea (Föhse et al, 2023, pre-print) abbiamo riportato: se le cellule di questi bambini vaccinati entrano in contatto con altri agenti patogeni dopo 4 e 24 settimane Le reazioni delle differenze sono così significative. Nel laboratorio di “reazione di diffusione”, la quantità di citochina prodotta dovrebbe essere messa in contatto con un agente patogeno. Una significativa diminuzione della risposta delle citochine è stata riscontrata dopo la stimolazione con funghi, batteri e virus. La risposta alla risposta virale è stata ancora significativamente peggiore dopo 6 mesi.
Il sistema immunitario innato – ampiamente ignorato
Tutti e fenomeni descritti riguardano il nostro sistema immunitario innato. Quindi non gli anticorpi o le cellule di difesa specifiche vengonono prodotti dal sistema immunitario acquisito dopo il contatto con un agente patogeno. Riguarda la difesa, che è programmata in ogni cellula fin dalla nascita. È interessante notai che la nostra ricerca sui vaccini e le autorità di regolamentazione trascurano che i fenomeni che influenzano il sistema immunitario innato.
La conclusione della ricerca per la protezione della malattia
è la seguente: la malattia è stata vaccinata contro il Covid-19 e ha un effetto positivo sul sistema immunitario della rete cellulare e la maggior parte degli involucri non deve realmente temere una malattia grave. La vaccinazione di Richiamo è efficace e benefica (in termini di bella decorazione) e se ne parla, in questo caso, solo insufficientemente documentata. Ciò significa che puoi accedere al vaccino con un certo grado di certezza e il documento dimostrerà che ti sei vaccinato contro l’mRNA (vieni dall’altra parte del vaccino in attivati) e hai un effetto negativo sull’innocuo sistema immunitario. Questi effetti possono avere conseguenze di vasta portata perché il nostro sistema immunitario innato non solo ci protegge dalle infezioni, ma è un altro importante per combattere le cellule tumorali. Ciò spiega anche la recente osservazione secondo cui la somministrazione di vecchi dosaggi di vitamina D riduce la recidiva del cancro al colon ( Kanno et al, 22 agosto 2023, JAMA Network ).
Stiamo valutando il fatto che quando verrà presa un’eventuale decisione in merito alla vaccinazione, è probabile che il mio appello sarà “Stop ai richiami” il 22 novembre 2022 . La persona ha anche la libertà di credere nell’uccello.
Professor Pietro Vernazza
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