TRASPORTI / DA BRIVIDI. E L’INFERNO NAPOLETANO

Da due lettori abbiamo ricevuto le mail che seguono, e riguardano la penosa situazione in cui versano i trasporti a livello nazionale e quella ancor più drammatica che affligge Napoli.

Partiamo dalla prima.

“Voglio dirvi cosa mi è successo per prendere un treno regionale da Roma a Napoli nei giorni delle feste. Ebbene, mentre per l’andata mi hanno dato un passaggio in auto alcuni amici, per il ritorno ho fatto il biglietto on line, perché volevo evitare il caos alla stazione di Roma e quindi rischiavo di non partire. Ho fatto il biglietto con la data e l’ora precisa della partenza, con tanto di codice del biglietto scritto a caratteri cubitali in nero, insomma c’erano tutti i riferimenti, compreso il mio nome e cognome, il modo come ho pagato cioè PayPal, il prezzo di 13 euro e 65. Arrivato alla stazione ho preso in mano il biglietto ma mi sono accorto di una cosa che non avevo visto prima: al centro del biglietto che ho stampato su un foglio di carta c’era un’altra scritta al centro che diceva ‘non valido per viaggiare’, e valido per che cosa allora? mi sono chiesto. E in piccolo c’era poi scritto “prima di salire a bordo sul treno per il tuo viaggio, ricorda di fare il Check-in con la tua APP Trenitalia o, in alternativa, attraverso il link disponibile nella e-mail di conferma acquisto e nel SMS ricevuto (se richiesto in fase di acquisto)’. Mi sono quasi sentito male e perso. Non sapevo che cosa fare, e ho rischiato di perderlo il treno, perché alla stazione Termini non puoi andare ai binari perché ci sono le entrate automatiche dove devi infilare il biglietto e alla fine solo per un miracolo sono passato assieme ad un altro viaggiatore. Insomma una vera impresa. A questo punto, salito sul treno, mi sono detto che quando passava il controllore mi incavolavo e gli dicevo che non si capiva niente di quello scritto dalle ferrovie, che è una follia pretendere quelle cose impossibili, che era molto meglio prima che facevi il biglietto con tutti i dati e quello bastava, che mi poteva fare la multa quanto voleva ma poi io lo facevo scrivere a qualcuno. Per questo vi mando questa mia mail, per favore fatelo sapere che le cose non funzionano e vanno in questo modo che impedisce ai cittadini di fare le cose più elementari. Oggi ho appena sentito una notizia che in Valle d’Aosta la linea ferroviaria principale non funzionerà per i prossimi tre anni, dovranno prendere l’autobus. Mi viene da chiedere in che paese ormai viviamo. Forse stiamo tornando man mano indietro nel tempo”.

 

Eccoci al secondo messaggio.

 

Traffico bloccato sulla Tangenziale di Napoli. Sopra, Stazione Termini in tilt

 

“Vi scrivo perché qualche settimana fa ho letto un vostro pezzo sul sindaco Gaetano Manfredi che si è preso una grossa multa di 230 mila euro dalla Corte dei Conti, ho cercato su internet e ho visto che l’avete scritto solo voi e un paio di altri siti e invece è una notizia grossa, perché dopo tutto Napoli è mi pare la terza città d’Italia.

E vi scrivo perché i trasporti a Napoli funzionano davvero uno schifo. Ma tutti i trasporti. L’altro giorno ho preso la Tangenziale che mi ha mangiato 4 euro, perché lo sportello automatico non andava, si è preso 3 euro uno dietro l’altro e alla fine sono andato nell’unico dove c’era un addetto e gli ho detto che succede spesso così e nessuno fa niente, intanto noi buttiamo 3 euro”.

Così continua il racconto. “Le strade poi sono ridotte una pena, dappertutto, meno che al centro centro dove vanno i turisti che così si credono che tutto è bello e tutto funziona. Dalle altre parti è una croce, strade scassate che sembrano cadute le bombe, e rischi ogni volta di rompere l’auto, bucare una ruota, di sbandare. E anche i marciapiedi stanno male, che tanta gente cade e molti anziani non escono più di casa per paura di farsi male.

Gaetano Manfredi

L’autobus passa quando gli pare, poi ne passano dopo 40 minuti due dello stesso tipo, e il primo è pieno zeppo che devi fare a spinte per entrare e tutti stanno azzeccati uno sull’altro e poi dice che viene il covid. Le fermate dove ci stanno le segnalazioni degli orari per regolarsi, o sono rotti e non compare niente oppure di continuo cambiano l’orario che non si capisce niente e non sai se aspettare o no. Anche alla metropolitana succede lo stesso, non ci sono orari perché la metropolitana principale dicono che passa ogni 7 minuti e l’altro giorno l’ho aspettata mezz’ora e poi è arrivata piena che per arrivare a piazza Garibaldi da Bagnoli ci vuole un sacco e tutti in piedi. L’altra metropolitana devono ancora finire i lavori che sono cominciati 40 anni fa e hanno scassato tutto il centro storico che molte parti se ne cade e pezzi e perfino l’anno scorso hanno fatto cadere una cappella del cimitero di Poggioreale che molte ossa sono venute fuori e non si sa più di chi sono. Veramente così ci vogliono fare andare tutti a Poggioreale prima del tempo”.


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